6 am // s.ramos

3.

Lunedì mattina.
Io odio i lunedì.Dal più profondo del cuore.
Come se non bastasse,alla prime due ore abbiamo algebra.
Stupendo.
Le due ore passano,non molto velocemente,ma fortunatamente passano.
Durante la ricreazione sto con Maria e Beatriz.
«Luci,basta guardare Ramos!» mi riprende Beatriz.
«Bea,ma cosa dici.» rido girando lo zucchero nel caffè.
Speravo non si fosse notato.
È da domenica mattina che penso a lui.
No,non del tipo "ommioddio lo amo",penso semplicemente al suo atto,che trovo molto gentile.
Infatti,la signora Rojo,Antonia,mi ha detto che mi aveva portata a casa davvero quella sera.
«Dai Bea,sarebbe comprensibile.
Sergio è un ragazzo bello e simpatico,ma non troppo figo.
Una via di mezzo.Ha i suoi amici, gioca a calcio,prende voti discreti.Però lo trovo davvero delizioso.» commenta Maria,inserendo alcuni spiccioli nella macchinetta del caffè.
«Io sinceramente non stavo pensando a lui in quel modo.» rispondo ad entrambe,guardandolo,«pensavo che è un bravo ragazzo, ma no,non mi interessa.Io ho già Alessandro.»
Mentre guardo ridere Sergio con alcuni compagni,i nostri occhi si incrociano per qualche secondo.
Bea ci riflette un po' su:
«In effetti, non avrebbe senso.»
«Però Ramos rimorchia.» ride Maria.
«Mari,provaci tu con lui.»,so benissimo che fra Maria e Sergio c'è molto interesse e non vedo perché inserire me in questa situazione.Io e Alessandro stiamo insieme,mi basta.
«Ale Florenzi?» mi domanda Abigail,dirigendosi verso la macchina degli snack.
Abigail è un ragazza inglese qui a Madrid per uno scambio culturale,come me.
Annuisco.
«In questo periodo sta diventando famoso.Vedrai tra qualche anno,diventerà titolare alla Roma e sai quanti soldi?Tienitelo stretto vah,plebea.»
«Torna a mangiare fish and chips.» rispondo.
Le mie amiche ridono e noto che Abigail è quasi offesa.
Non sopporto gli inglesi. Giuro.In particolare lei.
Se sto con Alessandro, sarà perché mi piace davvero,no?
«Voi italiani siete tutti uguali.» commenta andandosene.

Spazio Autrice
Questo capitolo non è granche perché è di passaggio.