9.

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Il sole era ancora nascosto laggiù.
Era ancora troppo buio là fuori.Troppo freddo.
Lei era lì, seduta sul suo posto d'aereo mentre osservava dal finestrino la pista.
Aveva le cuffiette nelle orecchie e stava ascoltando una canzone.
La loro canzone.
Per quanto fosse banale,ogni attimo che avevano passato assieme,con quella canzone riusciva a dare il tocco finale per renderlo stupendo.
Risuonava nelle sue orecchie,provocandole brividi.
Non voleva davvero abbandonare tutto ciò.
Non voleva abbandonare la felicità. La sua felicità.
Ma non era tutto come nelle serie tv né tantomeno come nei libri,Sergio non avrebbe mai abbandonato Madrid,lei non avrebbe mai abbandonato Roma.
Avrebbe voluto fermare l'aereo, scendere,correre in citta' e poi da Sergio,svegliarlo e portargli la colazione per poi girare per la citta' com'era solito il sabato mattina.
E poi si sarebbero fermati in qualche fast food per addentare un hamburger mentre lui insisteva per offrirle pure quello.
Sarebbero corsi per le vie più nascoste mano nella mano,affrontando il freddo sulla pelle,ridendo come due bambini.
Sarebbero tornati a casa sorridendo e avrebbero cenato con qualche piatto veloce,per poi scivolare sotto le coperte in un abbraccio che sarebbe durato tutta la notte.
Ma non poteva.
Doveva tornare alla sua vita di sempre.
Magari lo avrebbe dimenticato in poco tempo,oppure in tanto.Oppure non lo avrebbe mai dimenticato.
Non avrebbe mai dimenticato quel ragazzo dal sorriso stampato sul viso sempre.
Non lo avrebbe fatto.Mai.
Poi l'aereo decollò,lasciando a Lucia solamente ricordi di Madrid e nient'altro.

6 am // s.ramosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora