capitolo 11

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Andrea's pov.

Dopo pochi giorni dall'arrivo sulle coste della Corea Del Sud, Josh ci riempì i programmi di allenamento e quindi oltre ad allenare le persone brave in quelle abilità dovevamo allenare tutto il gruppo. Fu stremante per tutti: loro che dovevano fare sei percorsi diversi e noi che i sei percorsi dovevamo costruirli e provarli. Era davvero stancante, inoltre ho saputo che anche un altro gruppo si sta allenando nella nostra agenzia, sotto comando di B.O.B. che fu un rivale di Josh durante l'addestramento per le super spie. Il suo nome è una sigla ma nessuno sa il perchè o il vero significato che si nasconde dietro quel nome. In agenzia girano voci assurde e terrificanti su quel nome e su quella persona, addirittura si dice che B.O.B. alleni spie per un doppio fine e che le mandi sulla strada della criminalità. Ovviamente nessuno ha prove su questo quindi nessuno può accusarlo. Si dice anche che le sue due spie predilette, Emma e Erika due sorelle gemelle che differenziano solo nel colore dei capelli che cambiano in continuazione, abbiano addirittura una terza identità. Per me erano solo due stronzette smorfiose, all'inizio dell'addestramento da spia mi prendevano in giro perchè ero molto più grassa di quanto lo sono ora, ma sul campo erano seconde a me, mentre quando Giulia e le altre iniziarono l'addestramento arrivarono a picchiarle e accusarle di falsa identità. A quel punto non ci vidi più, le sfidai e sapendo i loro punti deboli le sconfissi. La loro sconfitta portò all'esonero delle due spie ma con il rientro di B.O.B. furono riaddestrate e mostrando una condotta esemplare furono riabilitate a spie. Quindi rieccole qui a rompere i maroni. Sentivo soprattutto Erika urlare il nome di un certo Jimin negli spogliatoi quando scopavano.
Mentre insegnavo a Ken per l'ennesima volta la posizione di un arciere mi accorsi che la freccia era quella che conteneva un siero omicida, inventata da Sophia ovviamente. Le differenze tra le varie frecce era nel colore della punta, avevano ognuna una sfumatura diversa di nero e le piume alla fine erano colorate diversamente. Stavolta mi incazzai sul serio, presi bruscamente la freccia dalle mani di Ken e mi diressi verso mia sorella che mi stava cercando anche lei. Aveva trovato un proiettile disgregatore mentre insegnava a Ravi come mantenere una pistola. Non c'erano dubbi che fossero state loro ma per sicurezza andammo da Taylor e Veronica che erano parzialmente invisibili. Questo perchè nelle loro borracce c'era il siero inventato da Louren che fu la prima spia dedicatasi ai dispositivi. Decidemmo di andare via, non sapevamo quante trappole ancora fossero nascoste ma prima di andare chiamai Sophia e le dissi di prendere il necessario per ricreare il siero di Louren, non ne serviva molto ma 200ml sarebbero bastatti.
Arrivammo a casa e aspettando che gli altri si facessero una doccia e scendessero per mangiare, feci compagnia a Sophia durante la preparazione del siero, ne uscì molto di più di quanto mi aspettassi.
Erano tutti seduti a tavola e allora mi decisi a parlare.

<<Ragazzi, volevo informarvi che stasera abbiamo una missione.>>

<<Mh di che si tratta?>> chiese N.

<<Infiltrazione. Ma comunque mi riferivo alle ragazze. Per voi era solo un avviso.>> dissi.

<<Perchè? Sarebbe un ottimo inizio per la loro carriera da spie.>> disse Sophia, che era già a conoscenza di tutto il piano.

<<E poi dobbiamo vedere e testare i frutti degli allenamenti.>> continuò.

<<Mh, messo sotto quest'aspetto non posso che approvare...ma non sono ancora in grado di andare in missione.>> dissi, riflettendo.

<<Beh comunque dovrà arrivare la loro prima missione.>> disse Giulia.

<<Le divise ci sono?>> chiese Laura.

<<E va bene. Giulia mi andresti a prendere gli OverWatch per loro.>> dissi rassegnata.

Mentre Giulia salì a prendere gli OverWatch io spiegai le regole per usarli.

<<L'OverWatch preleverà un campione del vostro DNA in maniera indolore, in modo tale che sarete riconosciuti. Nel caso in cui doveste perderlo verrete subito contattati dall'agenzia con le coordinate di dove si trova. Comprende varie funzioni e modalità: la più importante è quella 'missione' dove avrete poi le varie categorie da scegliere tipo 'armi', 'divisa', 'dispositivi', ecc...>> mi fermai vedendo arrivare Giulia con i cofanetti contenenti gli OverWatch, erano delle scatole di velluto blu dove sopra in argento era inciso il simbolo dell'agenzia. Ad ognuno era attaccato un cartellino con il nome del proprietario e la categoria appartenete. N, Mira; Leo, Mira; Ken, Invenzioni; Ravi, Combattimento; HongBin, Invenzioni, Hyuk, Combattimento.
Le loro facce erano meravigliate e confuse ma non esitarono ad indossarli. Subito eseguirono le mie indicazioni e in un fascio di luce erano tutti coperti da un tessuto nero. Le divise maschili erano ben diverse dalle nostre: erano attillate solo sul petto e sul busto, facendo intravedere i muscoli dell'addome, le maniche erano tagliate ad altezze diverse, chi a giromanica e chi a mezze maniche. La parte al di sotto della cintura era larga, i pantaloni avevano tutta l'aria di essere comodissimi, inoltre le scarpe erano bellissime, erano Dtt.Martens nere opache. Le cinture, invece, variavano di sei colori diversi a seconda del ragazzo. Avrei fatto volentieri un reclamo a Josh per la scelta delle divise femminili. Le nostre sono lucide e c'è troppo colore, almeno per me. Le nostre erano fatte di un tessuto molto stretto e lucido, sempre di colore nero. Le cinte erano troppo colorate ed accese, inoltre, lo stesso colore veniva ripreso lungo le gambe, le braccia e il busto, le scarpe erano degli stivali alti fino al ginocchio con un tacco che ci permetteva di camminare ovunque e di combattere comodamente. Avrei seriamente dei reclami da fare a Josh sulle divise femminili.
Fatto sta che quando fummo tutti pronti HongBin sgranò gli occhi nel vedere Sophia con la divisa indosso, già la vide in precedenza ma non ci fece caso. Ken si inchinò davanti a Laura come un principe si inchina davanti alla sua dama per invitarla a ballare. Hyuk e Ravi arrossirono nel vedere le reciproche allenatrici con la divisa che a loro stava particolarmente bene. Giulia non fece altro che guardare N da capo a piedi per non so quante volte, Taylor era intenta a guardare Leo che con la sua divisa stava proprio bene. Lui se ne accorse e arrossì girandosi verso di me, mi guardava e io lo sapevo. Quando girai il volto verso di lui dopo aver controllato se ci fossero tutte le frecce nella faretra, abbassò la testa rosso in viso più che mai.

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