E così passano le settimane, un mese, un altro. E ancora non ho notizie di John. L'ansia cresce giorno dopo giorno. Ora mai non riesco più a vivere tranquillamente la mia vita. Tra meno di una settimana viene il Natale, dovrei essere felice ma niente. Continuo a guardare fuori dalla finestra, sperando che il postino mi dia una lettera che dice che John è arrivato sano e salvo e che mi sta aspettando, ma niente. Vivo costantemente nella speranza.
È il 24 dicembre e qualcuno bussa alla porta. Vado ad aprire e il postino mi consegna delle lettere, come ogni giorno. Controllo, bollette, pubblicità, una lettera. La apro e leggo. Le ginocchia tremano, cado a terra. Piango, macchiando la lettera. Kate mi sente, corre nella mia direzione. Mi abbraccia e mi dice che andrà tutto bene ma non è così. "Disperso" dice la lettera. Mi manca l'aria, non riesco a respirare. Mi accascio a terra, vorrei morire. -Dai su, alzati, andiamo in cucina.- dice Kate. - Possiamo fare una passeggiata se ti va. Giocare con la neve come facevamo da piccole. Così ti distrai un po'.- so che cercava di distrarmi da tutta questa merda ma niente poteva farlo. Niente. -Voglio solo stare sola!- urlo, così Kate mi prende e mi accompagna in stanza. -Non fare cazzate, Amelia.- mi lascia sola, con le mie lacrime e la mia infinita tristezza. Non tornerà più. Non potrò più abbracciarlo, baciarlo, arrabbiarmi con lui per poi fare finta di niente. Non potrà dirmi ti amo. Io non potrò mai dirgli quanto lo amavo.
Passano i giorni. Mi rifiuto di mangiare, di andare avanti. Non posso senza di lui. Non voglio senza lui. Giorno dopo giorno mi sento sempre più debole. Mi capita di svegliarmi in piena notte e piangere. Quando sono alzata mi capita di crollare a terra. Non ce la faccio più in questo modo. Il peggior Natale che io abbia mai passato. Jade continua a chiamarmi, ma non ho la forza per parlarne. Ascolto la segreteria -Ciao Amelia! Come stai? Io tutto bene! Quanto vorrei che uno di questi giorni ci incontrassimo. E dimmi un po', come sta John? Scommetto che non rispondi perché sei troppo impegnata a sbaciucchiarlo eh?? Dai ti lascio in pace! fatti sentire, ci conto!- sembra così felice, ignara della verità.Entro in bagno e mi preparo per entrare nella vasca da bagno. Tolgo la vestaglia e mi guardo allo specchio. Avrò perso si e no 6,7 kg.. Dovrei rimettermi in forma, ma non ce la faccio, non ora. Non così. Entro nella vasca e per un attimo un senso di libertà pervade il mio corpo, libera dal pensare, da fare qualsiasi cosa. È l'unico modo per non pensare a lui.
Kate mi porta in giro, da sue amiche, all'asilo della piccola Penny. Mi porta pure al supermercato. Fa di tutto per non farmi pensare a quella stra maledetta lettera. Mette canzoni divertenti, cerca di farmi ridere, ma non riesco ad essere felice. -Amy, ci sarà un modo per farti stare meglio, no?- si rivolge a me preoccupata. -Si, certo che c'è un modo. Riportamelo indietro. Riportalo da me.- la guardo con le lacrime agli occhi. -Sai che non è possibile, Amy. Se solo potessi..-.-Ma non puoi, Kate. Non puoi.-.-Già, non posso. Però ti chiedo una cosa, non essere così davanti Penny, mi chiede che hai, ma non mi sembra il caso di dirgli le cose come stanno. Sorridi quando ti parla, ti prego.-.-Mi stai chiedendo la luna, Kate.-.- Lo so Amy, lo so..-
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Aspettando.. (in revisione)
RomanceUna ragazza, Amelia, scappa dal padre per far parte dell'accademia militare. Arrivata li incontra un ragazzo misterioso. beh. se volete sapere davvero di che parla leggetelo.