Amelia.

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Passa una settimana. Intanto John ha tolto il gesso, anche se è in riabilitazione. Per ora stiamo a casa di mia sorella, e finalmente potremmo avere una vita normale, come tutti gli altri.
Quando ritorno a casa, John è disteso sul letto. Da quando è tornato non abbiamo mai avuto tanto tempo per stare insieme. Ma oggi siamo soli a casa, e abbiamo tutto il tempo a disposizione per recuperare i giorni perduti. Gli salto sopra, e lo bacio. Sorpreso, mi afferra dai fianchi e mi porta a se, continuando a baciarmi. Una sua mano sale sotto la mia camicia, sollevandola. La paura pervade il mio corpo. Non l'ho mai fatto con qualcuno, e non so nemmeno da dove iniziare. Si alza, mettendosi seduto, con me sopra di lui. Continua a baciarmi, sbottonando lentamente la camicia, è una volta finito si toglie la sua felpa, buttandola dall'altra parte della stanza. Si allontana un attimo per guardarmi, e io faccio altrettanto. Quanto adoro il suo petto. Sembra scolpito con lo scalpello. Perfetto.In confronto a lui, io sembro una bambina. Senza forme. Ma lui mi guarda come se fossi la donna più bella del mondo, e questo mi fa arrossire. Noto che ha una cicatrice lungo la vita. Lo sfioro con le dita e lui freme al mio contatto. Lo guardo, preoccupata ma lui mi sorride come per dire "non preoccuparti, non è nulla". Continua a baciarmi e distendendomi nel letto, lentamente mi sbottona i pantaloni, sfilandoli con estrema lentezza. Questa cosa mi fa impazzire! E lui lo sa bene. Continua a baciarmi, scendendo lungo il collo e una serie di brividi attraversano il mio corpo. Lui lo nota e mi guarda, dritto negli occhi. -C'è qualcosa che non va?- dice, dolcemente. -Si. C'è qualcosa che non va.- dico preoccupata. -Se non vuoi fare nulla basta dirmelo, io non ti costringo.-.-No, no, voglio ma non so da dove iniziare.-.-È la tua prima volta?- ammette, un po' sconvolto. -Certo. Ma per te no, e questo mi fa innervosire!- dico, alzandomi dal letto. -Non sarà la mia prima volta, ma questo non deve preoccuparti. Hai paura?- dice alzandosi con fatica e abbracciandomi da dietro. È così alto che la mia testa arriva a stento alla sua spalla, e per baciarmi sul collo deve abbassarsi di molto. -Si! Ho paura! Ho paura che farà male. Ho paura che non ti piacerà, o che a me non piacerà! Ho paura di tutto. Tutto.- dico, voltandomi verso di lui. Mi prende il mento con le dita per farmi alzare la testa e dice -Finché sei con me non devi avere paura.- mi afferra la mano e mi porta in bagno. Apre il rubinetto della vasca da bagno, facendo uscire l'acqua calda. -Cosa vuoi fare?- dico, spaventata. -Facciamo un bagno. E quando sarai pronta tu, me lo dirai. Io non farò nulla senza un tuo "si".- annuisco, avendo capito e con dolci movimenti, mi slaccia il reggiseno. Stranamente non mi sento in imbarazzo di fronte a lui. Tolgo pure il resto, e lui fa lo stesso. Ci guardiamo, per qualche secondo. I suoi occhi non smettono di fare su e giù lungo il mio corpo. Mi prende per mano ed entriamo nella vasca. Ci mettiamo in modo tale da guardarci negli occhi. I miei piedi sul suo petto, e i suoi sotto di me. Passiamo un'ora a parlare. Lui strofina le mie gambe con del sapone, e io faccio il resto. Parliamo del più e del meno. Di notizie sentite in tv. Raccontiamo qualche barzelletta, e il tempo vola. Mentre ridiamo sento la porta di casa chiudersi. È Kate che sale le scale. -Amy, sono a casa!- dice, entrando nella mia stanza. -Dove sei?- dice. -In bagno.-. Entra e ci vede nella vasca da bagno. -Che ci fate voi due piccioncini qui?- dice con un tono malizioso. -Nulla! Ora lasciaci soli!- dico, lanciandogli una spugna contro, così da farla andare via. -Okay! Ho capito!- dice, andandosene. Mi copro la faccia dall'imbarazzo. Non posso crederci che ci ha visti insieme nella vasca. Alla fine ci alziamo e con delle tovaglie ci copriamo.

Aspettando.. (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora