Arriviamo alla mensa e ci sediamo al solito posto. Con noi ci sono come al solito Chris, Ben, Sam e Jade. -Ma dove eri finita?! ti abbiamo cercato ovunque.- dice Sam. John mi guarda con curiosità, come se stesse aspettando anche lui una risposta, e quando abbassa gli occhi sul piatto, un sorriso affiora, conoscendo la vera risposta. Odio quando fa così, come se nulla fosse. -Ero in giro.- dico abbassando lo sguardo sul vassoio e giocando col cibo. -Okay.- dice, riluttante. Continuiamo a mangiare, senza rivolgere una parola. Non sono molto brava a mentire. Una volta finito torniamo nel dormitorio, i ragazzi si avvicinano a me e Sam dice -Non sai proprio mentire, Amelia.- -Ma io non stavo mentendo.- lo dico con una voce un pò troppo stridula.- -A si? Mi sa che lo hai fatto anche ora.- dice Sam. -Ti abbiamo cercata ovunque ma non ti abbiamo trovato. Ci stavamo preoccupando.- dice Chris. -Scusate ragazzi...- dico, mi dispiace averli fatti preoccupare. Vorrei dirgli dove ero e con chi ma non posso, non ancora. -E poi, perchè John era con te?- dice Ben. -Lo avevo incontrato per strada.- dico, con la stessa voce stridula. -Si, certo, per strada. Secondo me nascondete qualcosa.- Dice Jade con uno dei suoi sorrisi migliori. -No, no! Ti stai sbagliando!- sento le mie guance e le orecchie che scottano. -Ah! Lo sapevo! ho ragione!- dice Jade. Gli altri mi guardano, sorpresi. -No! Non sta succedendo proprio niente.- sento le guance e le orecchie che scottano ancora di più. Il mio volto deve sembrare un tutt'uno con i capelli, come se fosse un unico pezzo. -Ma guardati, sei rossissima! Tu ci nascondi qualcosa.- -Non nascondo proprio niente. Ora scusate ma vorrei riposare.- mi metto a letto e penso, penso a questa mattina, ripenso a noi, così vicini, le sue labbra sulle mie, le nostre mani che si sfiorano e non vedo l'ora che succeda un'altra volta. Mi addormento in balia di tutti questi pensieri, e per la prima volta riesco a dormire bene.
Mi sveglio, rinvigorita. Metto le scarpe ed esco. Giro per tutta la struttura, non l'ho mai vista tutta. Vado a finire in fondo ad un corridoio, ci sono delle porte, probabilmente delle stanze, o degli uffici. Un signore con la divisa esce da una di queste porte, mi fissa, incredulo. Si dirige verso una porta più in fondo e ci bussa, non riesco a sentire quello che dicono ma improvvisamente quell'uomo si scanza per far passare una persona, incrocio subito il suo sguardo e degli occhi verdi mi fissano, John. Si avvicina con un passo affrettato, -Che ci fai qui?- dice con tono serio. -Stavo facendo quattro passi e sono finita qui e...- mi interrompe dicendo -Non dovresti stare qui.- fissandomi dritto dritto negli occhi -Perchè?- -Perchè non ci dovresti stare punto e basta. Vieni con me.- mi prende il braccio e mi conduce fuori. -Non tornare più qui.- -Vuoi spiegarmi il motivo?- -Ci sono cose che ancora non puoi sapere.- -Come dici tu.- dico con un tono un po troppo arrogante. Mi ferma, mi fissa, sembra irritato, arrabbiato, guarda le mie labbra, indeciso se baciarmi o meno. Si guarda attorno per vedere se c'era qualcuno nelle vicinanze e, mentre si avvicina al mio volto mi scanso, arrabbiata e dico -Ci vediamo quando ti passa.- mi libero dalla sua stretta e scappo, sento che mi guarda ma non mi importa, non può urlarmi contro e subito dopo pretendere un bacio. Quanto mi fa incazzare certi momenti!
Continuo il mio giro anche se non gli do molta attenzione, troppo irritata per prestare attenzione a chiunque. Torno al dormitorio dove ci sono Jade, Chris, Ben e Sam. Mi avvicino a loro -Ciao.- dico -Di che parlate?- -Di quello che pensiamo di fare una volta usciti di qua.- dice Ben -Tu che vorresti fare?- dice Chris. -Una volta fuori di qui vorrei trovare un lavoro, costruirmi magari una famiglia. Oppure restare.- dico titubante, ma credo proprio di sapere cosa farò una volta fuori.
è ora di cena. Come al solito andiamo a sederci al solito posto. Iniziamo a mangiare, manca solo una persona. John. Passa il tempo ma lui non si presenta. Una volta finito di mangiare andiamo tutti a dormire. Gli altri parlano ma non mi importa, voglio solo che questa giornata finisca al più presto.
Vengo svegliata da dei passi nel corridoio, non so chi sia a quest'ora della notte, ma voglio scoprirlo. Metto le scarpe anche se sono ancora in pigiama. Seguo il rumore dei passi il più silenzioso possibile, facendo attenzione a non fare rumore. Finiamo fuori, qui devo fare ancora più attenzione a non fare rumore. Si ferma e si siede poggiando le spalle al muro, lo vedo, anche se non riesco a capire chi sia. -Chiunque tu sia, vattene.- riconosco la voce, so perfettamente chi è. John. -John?- dico, andando verso di lui. L'unica cosa che riesco a vedere è un puntino rosso, quello della sigaretta. -Che ci fai qui?- dico -Che ci fai tu qui.- -Ti ho sentito venire qui.- dico, sedendomi accanto a lui, anche se non riesco a vedere il suo volto. -Come mai non sei venuto a cena?- dico -Non avevo fame.- dice in modo schietto -Capisco.- restiamo per un pò in silenzio, osservando il cielo nuvoloso. Sento che cerca la mia mano nel buio, e la trova, stringendola e portandola a se. Mi appoggio alla sua spalla, anche se non ci arrivo del tutto. Nonostante quello che è successo prima, non riesco a fare l'arrabbiata per molto. Mi volto verso di lui e lui fa lo stesso. Cerco i suoi occhi nel buio. Sento che poggia la sua mano sulla mia guancia e mi bacia. Un bacio disperato, bisognoso di affetto. Gli poggio la mia mano sulla sua guancia, è umida, ha pianto. -John..- dico mentre mi bacia. Si stacca leggermente guardandomi dritto degli occhi, questa volta riesco a vederli. Non li ho mai visti così, disperati e tristi, ma anche arrabbiati e delusi. Decido di non dire niente, non mi risponderebbe comunque. Mi prende il viso con tutte e due le mani, e mi bacia, più intensamente. Ricambio. Con le mani gli asciugo una lacrima. è strano vederlo piangere. L'ho sempre visto forte, indistruttibile, invece anche lui piange. Anche lui ha qualche motivo per farlo. -John..- dico di nuovo. -John.- dico più forte, respingendolo. Si allontana a sua volta ma non troppo, quel tanto da poter vedere il suo volto. Vedo che asciuga una lacrima. -Cosa è successo?- dico -Non mi va di parlarne ora.- dice -Ok.- Non mi convince, ma rispetto la sua decisione. Contina a baciarmi, come a soffocare la sua tristezza con le mie labbra, come per colmare un vuoto. Mi bacia, con tenacia ma anche con dolcezza. Mi bacia ed importa solo questo.
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Roman d'amourUna ragazza, Amelia, scappa dal padre per far parte dell'accademia militare. Arrivata li incontra un ragazzo misterioso. beh. se volete sapere davvero di che parla leggetelo.