Capitolo 1

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Sono passati molti anni dall'ultima volta che l' ho visto, dovrebbe essere in una prigione federale ora, lontano da me e dovrebbe pensare che io sia a 30 metri sottoterra, ma lui sa,per quanto ci ostiniamo a dire che siamo al sicuro anche loro lo sanno. Sta affermando il dominio su  di me, privandomi del sonno, mi vuole far sapere a tutti i costi che lui è qui.
I miei colleghi, amici, pensano che non mi fidi di loro, perchè non parlo, non sorrido e nemmeno li rendo partecipi della mia vita, li lascio nel silenzio, ma devo sopportarlo, ed ero sicura fosse tutto sotto controllo, o almeno lo ero prima di trovare un cadavere carbonizzato davanti  la porta di casa.
Resto lì a fissarlo, cercando un qualcosa che me lo faccia identificare, come se fosse davvero possibile, e mi paralizzo.
Lo scavalco e vado a sedermi sulle scale, appoggiando la testa al muro non sapendo cosa fare e poi un lampo, prendo il telefono e compongo il numero che conosco quasi a memoria e aspettp in silenzio che risponda.
- Sherlock, sei tu ?
- Prentiss ?! Non ci sentiamo da 3 anni e..
- Doyle, è tornato
Sento svariati secondi di silenzio e poi risento la sua voce
- Arrivo subito
Aspetto circa un oretta prima di vederlo comparire sulla porta insieme a Watson
Vorrei soddire, ma non ci riesco, non parlo, gli indico solo la porta lasciando che vada ad esaminarla
Come loro consueto osservano tutto, e poi tornano da me, ed è Watson a parlare, sedendosi accanto a me
- Emily, sei sicura sia opera di doyle ?
- Mi ha lasciato questa
Le porgo quel fiore che stringevo fino a poco fà, lo stesso che avevo quando l'ho visto.
-Hai idea di chi possa essere ?
La guado come se avesse detto che esistono gli unicorni e faccio una risatina
-No, dobbiamo portarlo al jeffersonian, c' è la dottoressa Brennan, lei riuscirà a identificarlo
Ora sono loro che mi guardano come se fossi pazza
- Se lo fai sarai la prima indizziata, finirai in carcere se c' è una minima prova 
Non rispondo, compongo direttamente  il numero .
Qualche ora dopo mi ritrovo nella sala degli interrogatori ad aspettare l' agente Booth per l' interrogatorio
- mi scusi per il ritardo, stavo vedendo se avevano identificato la vittima e stavo chiamando il suo capo
- cosa ?! L' ha già chiamato ?
- No, ma dato che si sarà il processo, le indagini, tutto durerà mesi e la sua squadra dovrà pur saperlo
- non c' è bisogno, sono stata io, l' ho ucciso io
Ps. Ringrazio le mie friends di gublerland per avermi convinto a scrivere :3

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