Capitolo 3

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Vado verso l' ingresso ma la guardia mi blocca spingendomi all' interno.
Mi accascio su una sedia aspettando che arrivi, in silenzio.
- Ti dona l' arancione
- Che ci fai qui ?
- Sono felice anche io di vederti
- Chi ti ha avvisato e chi altro lo sa
- Watson, è preoccupata per te, per il fatto che ti sia dichiarata colpevole senza alcun motivo
Alzo gli occhi al cielo per rassegnazione
- Ti ha detto altro ?
Scuote la testa e dentro di me gioisco, non devono sapere di Doyle, non devono indagare.
-Sei venuto fin qui per dirmi che l' arancione mi dona ?
Fa una risatina e mi porge una busta con dentro i miei vestiti.
- Vestiti, sei libera
- cosa ? Ma, come ?
- Devi ringraziare la Brennan, e l' agente Booth
- Per cosa ? Cos' hanno fatto ?
- Pensavo fossi impaziente di uscire di qui, estiti, ne parliamo in macchina
Ci metto poco a prendere tutto e a vestirmi e 30 minuti dopo sono a 3 chilometri dalla prigione
-Cosa hanno scoperto ?
- È stato strangolato e le impronte delle mani sono troppo grandi per essere le tue
- Oh, beh, tutto merito delle mie mani piccole
Invece di ridere si fa serio e mi fissa
- Prentiss, non prendiamoci in giro, ti conosco abbastanza da capire che ti sei dichiarata colpevole per un motivo
- Io.. Derek, ti rispetto e ti chiedo di non farmi domande
Resta in silenzio come rassegnato e passiamo il resto del viaggio così, fino ad arrivare a casa.
Appena se ne va chiamo Watson chiedo a Watson di venire e dieci minuti dopo suona il campanello.
Vado ad aprire ma non è Watson.

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