Mercoledì, 13 Luglio 2016.
Corro. Corro velocemente perché la sabbia scotta inesorabile sotto i miei poveri piedi. Mannaggia a me e a quando mi sono convinta di venire al chiosco a piedi scalzi. Mettermi le infradito no vero?
Finalmente arrivo sopra la pedana che conduce ai gradini, ed una volta adagiati i miei poveri piedi tiro un sospiro di sollievo. Velocemente mi incammino fino ad arrivare al bancone dove ordino un bel bicchierone di the alla pesca ghiacciato. Una volta pronto, pago e mi incammino verso un tavolinetto nelle vicinanze del mio ombrellone. Mi siedo ed inizio a sorseggiare quella bevanda così fresca che mi fa immediatamente riprendere coscienza e conoscenza. Ci saranno minino quaranta gradi, la spiaggia è super affollata e l'acqua è schifosamente calda al punto da non provare soddisfazione nel farsi il bagno.
Mentre sono assorta nei miei pensieri, non mi rendo conto che qualcuno si è seduto di fronte a me e che mi sta letteralmente scrutando.
Sapete quando vi sentite talmente osservati da qualcuno che quella determinata parte del corpo vi brucia? Ecco, mi sta accadendo proprio questo.
Infatti quando riapro gli occhi, il the che poco prima avevo sorseggiato mi va di traverso ed inizio a tossire."E tu che ci fai qui?"
Chiedo con occhi sgranati verso quel ragazzo che dopo tanto tempo rivedo. Quel ragazzo che dovrebbe essere, praticamente, un mio caro e vecchio amico del liceo ma di cui sono praticamente cotta a puntino. Ma chi non è cotto di lui?
E' bello, maledettamente bello. I suoi impegni lavorativi ,che lo hanno tenuto lontano dalla sua amata terra, non hanno fatto altro che renderlo ancora più affascinante.
Mi sorride, quel maledetto sorriso cui lui sa quale effetto mi provoca. Infatti ecco che in men che non si dica arrossisco di brutto, scatenando la sua risata.
"Ti ho vista tutta sola e quindi ho pensato che volessi un po' di compagnia." dice sorseggiando una bevanda alla frutta, suppongo.
"Queste non sono come quelle che ti offrono in Messico, mio caro." dico sorridendo furbamente, indicando poi il bicchiere fra le sue mani.
"Sono più buone queste, hanno il gusto di casa." spiega mettendomi a tacere.
Abbasso lo sguardo. Colpita e affondata.
"Non mi provochi Lulu, ricordati quanto amore io abbia per questa terra, per casa mia." conclude lui.
Prendo un respiro profondo.
"Perché non ti sei fatto sentire più? Sei totalmente sparito. Capisco il tour mondiale, capisco gli impegni, capisco tutto quanto ma.. perché?" chiedo spazientita.
Lo vedo sorridere.
"Sono mancato quasi un anno, ma tu non sei cambiata per nulla. Sei sempre la mia Lulu."
E alle parole 'mia' scoppio a ridere.
"Guarda, evita gli aggettivi possessivi, non sei mai stato in grado di mantenerne uno."
E con ciò, mi alzo dal tavolinetto incamminandomi.
"Ludovica aspettami. Ti prego parliamone. Mi sei mancata.."
E a quelle ultime parole, sento il cuore sciogliersi inesorabilmente. Così alzo il viso verso di lui, così bello, così dannatamente perfetto. Vedo che mi tende la mano, quella libera dal bicchiere.
"Vieni con me..." sussurra guardandomi.
*******
Ebbene, siccome sono veramente elettrizzata all'idea di questa storia che non ho resistito a pubblicare questo capitolo. *-*
Questo, è il capitolo dell'incontro con il misterioso ragazzo di cui è innamorata la nostra Lulu. *-*
Ma chi sarà fra Ignazio, Piero e Gianluca?
Si accettano scommesse, io intanto vado a dormire sul serio questa volta. Ahahahah! *-*
Buonanotte miei tesori, un bacione. *-*
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Le Note Dell'Anima. || Il Volo.
Fiksi PenggemarL'estate. L'estate è quel periodo dell'anno dove la vita migliora nettamente. Il sole, il mare, le lunghe giornate e le bellissime serate. La pelle diventa colore bronzo, i capelli più corti e più chiari. E poi, ci sono loro: gli amori che mai avre...