Capitolo IX~Amici

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BOB'S POV
Siamo accampati nell'ultimo piano della torre. Poche ore fa ho bruciato il cadavere di edoardo,come suggerito da Davide. Insieme abbiamo recuperato le armi di edoardo,e ce le siamo divise. Ma adesso devo dirgli a Davide una cattiva notizia. "Ehi,Da" gli parlo io. "Dimmi Bob" mi risponde tranquillo lui. Mi giro dall'altra parte,dove giace inpiedi la mia armatura atomica. "Bhe,ecco... domani le nostre strade si divideranno" dico con un velo di sentimento. Alla fine,per me lui era quasi diventato un figlio. Lo avevo adottato e protetto, anche se erano stati solo 2 giorni.
Lui mi risponde con più freddezza del previsto
"Ah si,così presto? Dimmi almeno il perche"
Colgo un po di tristezza in quelle parole,ma ben nascosta.
"Bhe,io ti ho aiutato. Hai detto che vuoi andare in chiesa no? Io devo andare verso nord,dal altra parte. Ci spartiremo gli averi,e poi c'è ne andremo."
Davide continua a rispondermi con freddezza
"Ok a domani allora. Sono stanco,dormiamo.

Davide's POV
"Che posto di merda..." ero passato per vie traverse nella chiesa,per evitare gli zombie,ma alla chiesa era pieno di zombie,quindi sono dovuto scappare verso l'emme più. Adesso sono fermo come un coglione in mezzo alla strada,pensando ad una soluzione. Ad un tratto mi salta in mente un idea. Davanti all'emme più c'è un parcheggio che va anche sotto terra. Magari posso entrare in una macchina e passare il tempo li finché gli zombie non se ne sono andati. Mi giro,e vedo il cancello. Cavolo che deficente. Mi sono scordato che c'è un cancello alto 3 metri metri davanti all entrata. L'unica è cercare di scavalcare dal muretto di un metro di fianco,superare le inferiate alte almeno mezzo metro,e poi cadere da un altezza non inferiore ai 7 metri. Supero con un agilità suina il primo ostacolo,e supero le inferiate passandoci in mezzo. Faccio cadere lo zaino,in modo tale da salvarmi la testa se cado male. Poi salto io. La caduta durò 5 secondi,il tempo di dire "I belive i can fly..."
Atterro di culo sul mio zaino. La caduta,per quanto attutita,mi stordimento un attimo. Per qualche secondo vedo tutto sfocato. Sento delle voci,ma non riesco a capire di chi sono. "Sembrano voci femminili,non è vero Da?" mi chiede edoardo. La sua presenza nella mia coscienza è onnipresente,in tutte le situazioni,ma non è invadente quindi mi sta bene. "Non ce sto a capi n'cazzo edo..." rispondo io. Ad un tratto sento una voce,chiaramente femminile (e vagamente familiare) parlarmi "ao" Dice ridendo " ma da dove sei piovuto?"
Mi rialzo lentamente.
"Dal fottuto cielo..." rispondo io,un po dolorante. "Posso stare per oggi in questo parcheggio? Sai,la sopra le acque sono un po...turbolente..."
"Certo...ma aspetta...come ti chiami?"
Dice un altra voce femminile. A quanto pare sono in un campo femminile,ma le voci sono familiari.
"Davide,perché?"
"Oddio Da,sei vivo!"
"Ma che cazz...Avevo sentito una voce femminile,ma non credevo fosse vero!"
Mi dice edoardo
"Edo,non è possibile ciò. Le ho viste morire! I militari nella scuola,li hanno uccisi tutti! I nostri compagni sono tutti morti." Rispondo allora io mentalmente.
La vista riprende a mettere a fuoco. Davanti a me ho effettivamente 4 femmine,che facevano la mia stessa classe. Ma ciò non è possibile. Estraggo il revolver,pur non portandolo al altezza dell occhio per sparare. "Non potete essere reali,voi siete morte! Vi ho visto,nella scuola!"
Sara prende dalla fondina sulla gba una pistola,e la tiene con entrambe le mani,chiara invece mette una mano dietro la schiena,come per prendere una arma nascosta. La sparatoria è scongiurata da Fabiola,che ferma le amiche,e mi racconta di come si sono salvate alla scuola,e di come tutti i miei compagni di classe stiano cercando di sopravvivere.
"Ah,allora scusate per la pistola. Gli ultimi avvenimenti mi hanno fatto pensare ad uno scherzo della mia capoccia!"
Ad un tratto un colpo sfiora la mia testa. Subito punto la pistola contro fabiola. "ESCI DA LI O LA UCCIDO!" grido in una direzione imprecisata. "STESK! FAI COME TI DICE! È UN AMICO" Grida Alice
"COSA?" Grida di rimando un altra foce femminile,probabilmente di questa "stesk". Dai cespugli in alto del parcheggio,esce fuori una ragazza,con i capelli corti e neri,una frangia fuxia che le arrivava ad un occhio. Aveva un cecchino. "È mo chi cazzo è sta emo?" Mi chiedo
Edoardo risponde "non so te,ma a me sta qua me piace un sacco"
"A me mi sta tanto sui coglioni invece" Controbbatto io.
Ritorno alla realtà. Stesk ha posato il fucile, ed io gli riconsegno fabiola. Metto la pistola nella fondina da fianco,e comincio a parlare
"AO MA CHI CAZZO SEI,MA CHI CAZZO TI CONOSCE, MA CHE CAZZO VUOI...che giornata dimmerda..." parlando nel modo più romana ciò possibile.
La ragazza mi risponde pacatamente.
"Modera i termini. Sono Stesk,e loro sono le mie amiche. A quanto pare sei un loro amico. Scusa se ti volevo uccidere. Prometto che non cercherò di ucciderti."
Comincio a ridere come un matto
"Ma vaffanculo va'...stesk...che nome del cazzo...piuttosto stai zitta,che spari meno cazzate."
Allora lei controbbatte
"Già, quando sto zitta sparo più proiettili"
"E con quale precisione!" Aggiungo ironicamente io
"Basta litigare" ci interrompe chiara.
"Domani facciamo irruzione nel negozio,portiamo quello che dobbiamo a casa,e poi sarete liberi di continuare"
La sera intanto si stava avvicinando,e mi assegnano la macchina in cui devo dormire.

Apocalisse Zombie [ Completata ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora