Capitolo X~ Il Blitz

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È mattina. Ci raduniamo.
"Bene" incomincio io "vi spiego il piano. Io Alice e Sara entriamo da una parte, Stesk e le altre dalla entrata primaria. Ci incontriamo al reparto surgelati. Si trova al centro del market. Se qualcuno si trova nei guai,spari un colpo in aria. Fate capire al nemico che non avete paura. Mi raccomando,mirate alla testa se è un zombie. È tutto chiaro?" Mi sembra un piano geniale,niente può andare storto...
"Davide" mi chiama alice,infrangendo i miei piani "noi non combattiamo, abbiamo paura degli zombie."

"Ma Dio buono..." penso. Ci mancava questa. Circondato da gente che ha paura delle armi e una pazza che spara a caso alla gente. E neanche bene.
"Almeno quella che mi piace non sembra aver paura di niente" Dice edoardo
",ma in 2 non ce la faremo." Controbbatto io

"Secondo me si. Comunque prova,al limite ti ricordo che posso aiutarti"

"Ah gia" nonostante la costante presenza spirituale di edoardo,ogni tanto mi scordavo di lui. Era un gesto quasi irrispettoso,dal tronde io non ero riuscito a salvare la vita a lui,ma lui la aveva salvata a me,in varie occasioni a suo dire. Mi aveva dato parte della sua forza, mi parava dai proiettili...a volte non ci pensavo,perché era una situazione a cui ero abituato.
Ritorno alla vita reale

"Te stesk? Hai qualcosa da dire?"
Domando con aspetto irritato io
"No,ma il piano va revisionato"
Mi risponde pacamente lei.
Quanto la odio. Questo suo modo di fare...mi innervosisce. Le sue risposte hanno quel senso di sicurezza estrema che mi manda fuori dagli schemi. Come fa una persona adesso come adesso a essere certa di quello che può fare? Si può spiegare solo con una parola :fortuna. Comunque sia adesso stiamo in strada. Gli zombie se ne sono andati,quindi possiamo andare verso il minimarket.
"Allora stesk...prima di dirti il mio piano,vorrei sapere una cosa. Perché questo nome? Senza offesa,ma sembra uno di quei nickname da bimbominkia su minecraft.
Attenzione:voglio sapere il significato,non da quali parole è formato." Mentre parlo uso un tono formale,di rispetto.

"Non lo voglio dire" Risponde nel modo odioso lei

"Va bene,ma prima o poi lo scoprirò,giuro" rispondo io
"Va beh,comunque sia" continuo " il piano è questo. Entriamo dalla entrata principale è ci facciamo il perimetro. Poi entriamo nella sezione interna. Infine andiamo nei magazini.
"Ok boss" Risponde lei.

Il posto si rivela molto povero. È stato già razziato,mi domando da chi.
Entrati nella sezione centrale faccio cenno a stesk di andare verso i magazzini. Li troviamo quello che non ci saremmo mai aspettati.

Sono 4 uomini di pelle chiara e 2 donne bionde. Ci sono due colonne nello stanzino. Io ho il fucile a pompa,che mi ha donato Bob. Lo punto sul primo uomo,che evidentemente non si è accorto di me. Sono rivolti con la testa verso un fuoco e cercano di scaldarsi. Un uomo sta fabbricando una lancia con dei pezzi di ferro arrugginiti. Alla parete ne sono appoggiate altre 2. Il tizio che stavo puntando si alza verso di me.
"Bene bene...ragazzini con delle armi...una preda facile" sta per tramortirmi con una mazza fatta di legno,quando premo il grilletto. Il rumore è fragoroso,e i pallottolini dentro la cartuccia del fucile fornano la canottiera smanicata del tizio. Viene sbalzato all indietro,dalla forza dei proiettili che gli colpiscono la pancia. Comincia il caos. Le due donne prendono le aste appoggiate alla parete,mentre quello che la stava costruendo dopo un attimo di sorpresa si vede costretto a imbracciare l'arma incompleta. Stesk intanto con la pistola a eliminato il tizio di fronte a lei,con un colpo alla testa. Faccio scivolare sul binario del fucile il sistema di ricarica,espellendo la cartuccia vuota. Automaticente viene inserita una nuova cartuccia nella canna. Stesk spara 3 colpi all uomo con la lancia,uccidendolo. Intanto io faccio il giro della colonna,sparando alle due donne. La rosa dei colpi va a colpire entrambe le entità,uccidendole. Mi giro verso stesk. Ha la solita espressione rilassata. "Vado a esaminare il costruttore e le donne. Tu esamina questi due" faccio come mi ha detto. Mi vengono i brividi. La mia prima vittima ha un espressione di dolore e di supplica. Probabilmente quando a sentito lo sparo non pensava che lo avrei fatto. Gli tolgo la canottiera,mettendo in mostra quella che prima era una tartaruga bella scolpita. Ormai era forata dai proiettili del fucile. Prendo il machete,per trapassargli il cervello. Altrimenti si trasforma. Ma quando vado per prenderlo non lo trovo. Mi giro,e vedo un ragazzino. Avrà avuto all'incirca 5 o 6 anni. Aveva il viso rigato dalle lacrime. Come abbiamo potuto. Abbiamo ucciso i genitori di questa anima innocente. Probabilmente lui non sa neanche cosa sia la cattiveria. Però una cosa è certa. Ha il mio machete "Ehi, piccolo non è un Gio...aaaaah....." il bambino con il a machete mi trapassa lo sterno,colpendo il cuore. Non provoca dolore,ma brucia più delle fiamme dell inferno. Il sapore del sangue mi riempie la bocca. Sento del liquido caldo colare dal mio petto. Immagino sia il mio sangue. Comincia a colarmi il sangue dalla bocca. Vedo ancora il bambino,che lascia la presa sull'arma e scuote la testa dicendo "Scusa, scusa" con le ultime forze sussurro un "ti perdono" le immagini diventano sfocate,ma riconosco comunque il faccione del bambino che viene trapassato dai proiettili della pistola di stesk. Uno dei suo bulbi oculari vola verso di me,colpendomi sul naso. Stesk arriva. Comincia a urlare qualcosa ma non ci sento più bene. "Davide,Svegliati, non mi lasciare,DAVIDE!!!!!!!"

Apocalisse Zombie [ Completata ] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora