Quattro chiacchiere su "Ciscandra - Solo la follia conosce il mio nome"

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Di  Ciscandra, alias la seconda classificata al Concorso 2016.

Wattpaders, dichiaro ufficialmente la mia difficoltà a fare una recensione per questa storia, non perché sia brutta, ma per il motivo opposto: sto faticando a trovare le parole per raccontarvela.

Ciscandra, la nostra autrice che si chiama come la protagonista della sua storia, come da sua stessa ammissione, si lancia in un'esperienza nuova per lei e bisogna riconoscerle che è una sfIda che sta vincendo.
La nostra seconda classificata infatti, è riuscita anche vincere il premio per la storia più social con la sua traccia "Agata - Diario di una cannibale", un personaggio onirico al limite tra follia e realtà, che - come da lei anticipato - entrerà anche nel viaggio di Ciscandra, la protagonista.

Per non fare confusione tra Ciscandra-autrice e Ciscandra-personaggio, d'ora in poi chiamerò la prima solamente Cis.

Premetto che le mie difficoltà principali sono dovute al fatto che "Solo la Follia conosce il mio nome" è un libro lontano dai miei generi preferiti. Al di là di questo, però, vale la pena spendere molte parole per questa storia. Credo che avrei parlato comunque di Ciscandra prima o poi, indipendentemente dal suo posto in classifica durante il concorso. Vi spiegherò ora il perché, anzi i perché.

La prima cosa che ho apprezzato sono i vari disclaimer, dove Cis ci sottolinea l'ispirazione alle malattie mentali, ma che non si debba ritenere ciò che lei scrive come una rappresentazione del reale stato d'animo delle persone che soffrono di queste patologie. Una premura del genere dimostra la grande umanità della ragazza, studentessa di psicologia clinica: è forse la prima volta qui su Wattpad che incontro un'autrice che non utilizza le malattie mentali come esche per attirare lettori. Né utilizza una determinata malattia come giustificazione per i comportamenti scorretti dei suoi personaggi. No, semplicemente Cis, dovendo studiare queste malattie, le ha trasfigurate e trasformate in immagini di "concrete", una sorta di spunto per inventare dei personaggi bizzarri nel vero senso della parola.
Inoltre, in queste sue precisazioni, chiamiamole tecniche, voglio vedere anche una forma di rispetto verso chi soffre veramente di queste malattie, che sono devastanti anche per chi sta loro vicino.
Sta passando molto l'idea, soprattutto tra i più giovani, che soffrire di determinate malattie permetta di vedere la realtà da nuovi punti di vista inediti e "anticonformisti" o cose del genere. Occorre invece ricordare che soffrire di queste patologie, come la schizofrenia o il bipolarismo o la depressione, non è un'esperienza piacevole, anzi credo sia devastante per chi ne è afflitto: essere condannati a vita a prendere medicinali, diventarne schiavi anche, solo per riuscire a alzarsi dal letto al mattino e poter essere un  membro della società. Quindi Cis, complimenti anche per questa gentilezza.

Altro motivo per apprezzare questa storia è la capacità di Cis di gettarci letteralmente nel viaggio di Ciscandra, senza tanti preamboli, facendoci incontrare una miriade di personaggi strani, ben caratterizzati e abbastanza inquietanti.
La storia si concentra tutta su questa attraversata e sui personaggi in cui ci si imbatte. Non abbiamo molto tempo per domandarci perché Ciscandra stia facendo questo viaggio, perché siamo impegnati a salvare Didi dai conigli assassini o a guardare l'Uomo-lampada o la Donna-orologio, a trascinare la Luna con delle reti o svenire nella Stanza delle Pillole.

Uno dei primi paragoni che mi è venuto in mente non è stato di certo con Alice, bensì ho pensato al buon vecchio Dante (non me ne vogliate): sia il Sommo Poeta che Ciscandra affrontano un viaggio in una realtà parallela in cerca di risposte in un momento oscuro della propria vita e incontrano persone che li fanno riflettere, che li mettono in discussione. Non sappiamo ancora se il viaggio di Ciscandra sarà a lieto fine come quello di Dante, però ritengo sia altrettanto introspettivo e ricco di immagini e simboli.
Come Dante, anche Ciscandra ha un compagno-guida, Dalila, alias Didi, drag queen afroamericana con una passione smodata per i glitter e i boa di piume e una fifa blu per i conigli. Didi è colorata e esagerata, sia in positivo che in negativo. Con i suoi urletti isterici e i suoi "My love" stempera il brutto che Ciscandra incontra nella sua fuga dal regno della Regina Bipolare.

Anche la Regina Bipolare ha un suo perché: una bambina capricciosa che cattura le persone tristi e le obbliga ad essere felici, cucendo sorrisi sulle bocche dei  bambini con fili di ferro oppure intrappolando i grandi scrittori del Male in cornici, oppure tagliando la testa ai membri della sua Corte e sostituirla con uno specchio.

Il Regno della Regina Bipolare e i suoi personaggi per quanto rappresentino il male riescono a superare tutti i luoghi comuni e i cliché dei personaggi cattivi. Io personalmente non riesco ad odiare nessuno: Cis non dà giudizi sui singoli personaggi, ma si limita a descrivercene i comportamenti, ci registra i dialoghi per lasciare la decisione e l'ago della bilancia a noi lettori.

Ritroviamo molti grandi della letteratura, volti noti ma da una prospettiva diversa: un Uomo Nero farneticante, ad esempio, che quasi ci inquieta di più di tutto il resto.  Incontriamo anche personaggi inediti, frutto solo della fantasia prolifica di Cis. Il tutto in un'atmosfera un po' gotico-vittoriana, ma anche un po' bio-meccanica, come la Donna-orologio, con l'orologio nel torace, che apre le porte a Ciscandra all'inizio del viaggio.

Cis riesce benissimo anche a mettere su carta la confusione di Ciscandra, che si ritrova all'improvviso senza emozioni e in un mondo sempre più simile a un incubo, senza regole.
Eppure unisce a questo non sense un sacco di colori: non solo il colore del sangue, che è elemento di arredo, ma in questa oscurità ritroviamo un arcobaleno di colori fluo, non solo per i vestiti di Didi, ma anche nei singoli personaggi che ritroviamo lungo il percorso.

Ulteriore motivo per leggere questa storia sono le illustrazioni inserite nel mezzo del racconto: la maggior parte delle volte, infatti, queste immagini sono opera di Cis, dimostrando così il suo essere eclettica. Ma oltre ai disegni, ogni capitolo ha una colonna sonora specifica, che spazia dalla musica elettronica dei Nostalghia alle ballate new wave dei The Cure, per sfiorare anche la musica classica di Mozart.

Se devo trovare un lato negativo in questa storia, oltre agli errorini grammaticali, ma nulla di grave ( Cis, le VIRGOLEEEE!), mi permetto solo di criticare la piega che sta prendendo ora: bellissima l'idea di aprire alle idee dei suoi lettori con la "Scatola di Pandora", interessantissimo l'approfondimento sui singoli personaggi con la "Bipolar convention" e "Il camerino di Didi - Rubrica per drag glitterate" con uno spazio pubblicità per gli autori preferiti di Cis, ma credo sarebbe meglio dedicare loro uno spazio a parte, non fisicamente dentro il viaggio di Ciscandra. Fine della mia critica.

Quindi Wattpaders termino qui i miei sproloqui: vi invito a correre a leggere del Mondo Bipolare e di affezionarvi ai personaggi. Scoprite qual è quello che vi assomiglia di più e fatelo sapere alla dolcissima Ciscandra.

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