Quattro chiacchiere su "Gli occhiali di Milù"

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alias la vincitrice ex-aequo del premio per la storia più originale del concorso.

Dopo l'intervista a Natsumeaoi, tocca a ferragostosenzalatte ritirare il primo dei suoi due premi.

Anche lei ha fatto il "doppio botto", arrivando seconda per la raccolta di storie con il punteggio più alto e vincendo a pari merito con Thommy95 per la storia preferita dai giudici, storia di cui vi parlerò a momenti.

Gemma seguiva già da un po' questa scrittrice, anche lei fuori target per gli standard di Wattpad.

[Chiedo umilmente perdono a ferragostosenzalatte sin da ora per la brevità di questa recensione, ma la sua storia è relativamente breve (il che non è un difetto) e comunque vorrei dedicarle più parole al momento della recensione delle altre storie, quelle frutto della sua fantasia e bravura, quindi non dipendenti dalle tracce del concorso.]

"Gli occhiali di Milù" è la sua versione della traccia n. 3 del concorso, quella che doveva riferirsi in in qualche maniera al mare e ferragostosenzalatte ha deciso di prendere un dettaglio particolare per svilupparci su una storia: gli occhiali da sole.

Ferragostosenzalatte ci svela della vita di Milù attraverso i suoi pensieri mentre cerca tra le buste un paio di occhiali.

La cosa che ammiro di più di questa storia in particolare, ma anche di tutto lo stile di ferragostosenzalatte, è la sua capacità di trascrivere i pensieri delle sue protagoniste in maniera naturale. Un po' come aveva fatto il buon vecchio Joyce con il suo "Ulysse".

In questa storia in particolare poi è riuscita a rendere personale anche la fredda terza persona singolare, che usa spesso anche nelle altre sue storie. Siamo dentro la testa di una Milù nostalgica dei tempi andati, che invece si trova ad affrontare una realtà che le sta scomoda.

Mi piace anche il finale dolce-amaro, dove lei ri ri-immagina a provare le farfalle nello stomaco per l'imminente partenza, l'arrivare nel luogo di villeggiatura che si trasformerà in "casa" per un qualche tempo, l'odore e le sensazioni della spiaggia, "il dolce rossore che ti regala il sole quando cominci ad abbronzarti". Io, che questa storia l'ho riletta mentre ero in spiaggia, mi ci sono ritrovata in tutte queste sensazioni e ora che le sto rileggendo, ne sento anche la mancanza.

E ferragostosenzalatte riesce a fare tutto questo usando meno di settecento parole.

E' stata la prima storia che ha pubblicato per il concorso, quindi quella ancora "legata" al suo modo di scrivere solitamente più libero dalle convenzioni formali, che io e Gemma le avremo imposto nelle storie successive.

Ogni paio di occhiali da sole rappresenza un momento della vita di Milù: il primo paio regalatole "dal suo amore", tenuto con cura maniacale; il secondo paio acquistato da sola, con accuratezza perché sono costosi e bisogna che durino, un po' stretti, tanto "poi cederanno - pensò, ma non cedettero mai". Noi donne quanti cassetti ed armadi abbiamo pieni di questi "poi cederanno", "se mi ingrasso", "quando dimagrisco" e "non si sa mai"?
Poi ancora ci sono gli occhiali "riciclati" dal fratello, più spendaccione di lei, che se ne compra un paio nuovo a cuor leggero. Poi ancora tornano di moda gli occhiali del "suo amore", però irrimediabilmente rovinati dal tempo ed irreparabili, ma che Milù non ha il coraggio di gettare, come se non volesse gettare con loro il ricordo dell'amore (suppongo) finito di chi glieli aveva regalati.

Gli occhiali come testimonianze materiali, quasi cicatrici, dei bei tempi che ora non ci sono più, per Milù.

Occhiali che metterebbe tutti, ancora una volta, nella valigia con sè, per andare avanti e cercare di essere felice.


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