-Chapter 17-

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Axel pov's
Restai in attesa, aspettai.
Fu un tormento. Volevo si svegliasse...
Sento muovere nel letto, alzo la testa, con gli occhi gonfi e pieni di lacrime
Selene:"Se smetti di piangere, aprirò gli occhi, io non riesco a vederti soffrire...soprattutto se é per causa mia"
Io:"c-cosa?" Mi asciugo le lacrime
Selene:"Smetti di piangere, ti prego" dice asciugandomi le lacrime mentre cadono anche a lei
Io:"S-Selene...stai bene!!!"
Selene:"Se non piangi più starò ancora meglio" mi sorride con le lacrime
Io:"Non piango più...non piango più, promesso" dico sorridendo per poi asciugarmi le lacrime
Selene:"Che aspetti a baciarmi?" sorride
Io:"Niente" sorrido per poi baciarla.
Ci stacchiamo per la mancanza di ossigeno, è stato un bacio troppo pieno.
Selene:"Ora... mi ripeti quello che hai detto..." mi guarda negli occhi
Io:"Di che parli..." Non riuscì a capire, forse ha sentito qualcosa di quello che le ho detto?
Selene:"Ti sentivo parlare, che hai detto...?" Dice facendo fatica a respirare, le rimetto la mascherina per l'ossigeno, le accarezzo i capelli
Io:"Ho detto che voglio avere una bambina bella come te..." mi sorride, le prendo la mano.
Io:"Vado a chiamare i dottori, tu riposati" le bacio la fronte, esco da quella tenda-struttura sanitaria e vado a chiamare un infermiere.
Io:"Mi scusi..." chiamo l'infermiere che mi ha medicato il giorno prima
Infermire:"Si?"
Io:"La ragazza... che sta in quella tenda, si è svegliata..."
Infermiere:"Okey, grazie, ora chiamo il dottore" va a chiamare mio padre. Io aspetto vicino alla tenda.
Arriva papà,
Papà:"Axel fammi entrare..." ha un tono dispiaciuto
Io:"Non farle del male e non toccarla con i tuoi esperimenti"
Papà:"Axel... Non sono stato io a somministrati l'antidoto del vampiro, è stato il tizio che ti chiamava Alexander..." rimango di sasso, ed entro con mio papà da Selene.
Le ascolta il cuore con lo stetoscopio e le fa le varie visite. Le toglie la mascherina e io faccio uno scatto.
Papà:"Ora riesce a respirare, non preoccuparti" mi guarda e accenna una specie di sorriso.

Quando esco dalla tenda, ci sono i miei amici che aspettano
Io:"È viva ragazzi", loro non ci credono e hanno le lacrime agli occhi. Mi porto una mano sul viso e mi copro gli occhi cercando di non far scendere le lacrime.
Qualcuno me prende la mano e mi tiene il braccio, apro gli occhi.
Io:"Selene..." sorrido, è piena di cerotti e qualche livido si lascia vedere,
Selene:"Ragazzi sto bene. Non piangete... siamo dei guerrieri e abbiamo vinto la guerra" alza il braccio destro e tutti gli altri lo fanno.

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I due tornarono a casa ed ebbero la loro notte e qualche anno dopo ebbero una bambina di nome Lexa, con gli occhi azzurri come la madre e i capelli biondo platino come il padre.
Selene e Axel sono felici con la Loro figlia, è si amano ancora di più. Axel ha chiesto a Selene di sposarla dopo avere avuto la loro bellissima figlia.

Chi sono io per dirvi questo?

Lexa





E come ogni altra mia storia anche questa è finita.
Spero vi sia piaciuta, anche se un po corta, ci rivediamo nelle prossime storie.
Grazie,

ClaudiaElsaAira ♡

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