III

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La mattina fui svegliato da carezze talmente delicate che quasi non le sentivo. Appena aprii gli occhi vidi Harry seduto vicino a me con un vassoio tra le mani. Che carino, mi aveva portato la colazione a letto. Aveva preparato due croassaint, due tazzine di caffè, dello zucchero, alcuni biscotti e alcuni piccoli barattolini di marmellata di frutti diversi.
"Grazie mille, sei davvero gentile." dissi togliendomi i capelli da davanti gli occhi incasinandoli ancora di più.
"Figurati eri così bello mentre dormivi che non ce l'ho fatta a svegliarti" abbassai la testa sentendo le guance andarmi a fuoco.
"Grazie." sussurrai imbarazzato.
"Non devi ringraziarmi, lo dico perché lo penso." intanto mi aveva messo due dita sotto il mento facendomi alzare il viso. "Dai iniziamo a mangiare sennò si raffredda." così incominciammo a divorarci la colazione insieme. Sembrava tutto così buono, Harry ci aveva messo tanto impegno ed ero così felice che avesse fatto tutto questo solo per me.
"Allora, come hai dormito stanotte?" chiesi volendo sapere se anche lui era stato bene quanto me.
"Bene, non dormivo così da tanto tempo"
"Come mai?" era davvero curioso.
"È una storia lunga." vidi i suoi occhi incupirsi diventando di un verde scuro, tendente al nero.
"Poi me la racconterai?" volevo davvero sapere cosa turbasse così tanto il mio Harry. Avevo detto davvero mio? Ok ero andato fuori.
"Più avanti..." rispose distraendomi dai miei pensieri contorti.
"Va bene, dimmelo se devo picchiare qualcuno eh." gli feci l'occhiolino sperando di farlo sorridere.
"Ma cosa vuoi fare, piccolo nanetto?" disse con un tono divertito.
"Non sono basso, sono alto a modo mio. E poi nella botte piccola c'è il vino buono."
"Si, ma non nel tappo." disse scoppiando a ridere della sua stessa battuta.
"Ah ah spiritoso." alzai gli occhi in modo teatrale.
"Dai scherzavo, guarda che è un vantaggio"
"Per...?"
"Così posso tenerti tra le mie braccia e coccolarti meglio."
"E allora fallo."
"Non me lo faccio ripetere una seconda volta." così una volta finita la colazione passammo il resto della mattinata nel letto a coccolarci.
Verso mezzogiorno ci alzammo e iniziammo a cucinare un po' di pasta. Non che fossi molto bravo ma un aiuto al riccio volevo darlo.
"Che facciamo oggi?" chiesi sorridendo appena finimmo di mangiare. Quel giorno ero davvero felice, niente mi avrebbe tolto quel sorriso.
"Ti va di andare a pattinare?" mi propose Harry.
"Certo, mi piacerebbe anche se non sono capace."
"Tranquillo ti aiuterò io" rispose con quel sorriso tanto dolce che solo lui poteva fare.
Una volta arrivati, il riccio chiese due paia di pattini e pagò, mi aiutò a metterli e dopo di che lui entrò subito nella pista. Io passai i primi quindici minuti aggrappato alla ringhiera con la paura di cadere, Harry lo notò e mi tese una mano. Nell'afferrare la sua mano persi l'equilibrio e mi appoggiai al suo petto trovandomi il suo viso a pochi centimetri dal mio.
"Devo dire che sei proprio una frana." ridacchiò mentre piano piano si  avvicinava.
"Io te lo avevo detto."
"Meno male che non ne sei capace sennò non avrei potuto fare questo." apoggiò delicatemente le mani sulle mie guance e fece coincidere le nostre labbra in un bacio che divenne sempre meno casto.
Quando ci staccammo mi sorrise e mi prese per la mano tirandomi dietro di lui e così passammo il pomeriggio ridendo e scherzando tra le mie cadute e lui che mi aiutava a tirarmi su.

Arrivammo a casa e ordinammo una pizza, essendo entrambi affamati, nel giro di dieci minuti avevamo già finito tutto. Harry si andò a sedere sul dondolo mentre io mi sdraiai sulle sue gambe e nessuno dei due parlò fino a quando non mi tirai su e Harry iniziò a baciarmi portandomi dentro.
Ci buttammo sul letto e incominciammo a baciarci con foga.
Baci pieni di desiderio e passione. Desideravo tanto Harry come lui desiderava me, lo vedevo nei suoi occhi verdi pieni di passione mentre mi stava guardando.
Decisi di prendere l'iniziativa io, così le mie mani scivolarono verso il basso per afferrare i lembi della sua maglia e inziare a tirarli su.
Mi staccai dalle sue labbra solo per sfilare la maglia dalla sua testa e buttarla in un punto impreciso.
Harry fece lo stesso, mi tolse la maglia velocemente per poi riattacarsi alle mie labbra e iniziare a toccarmi il petto.
Decise di stuzzicarmi i capezzoli con le sue dita che appena sentirono il suo tocco diventarono turgidi.
Sbattonai i suoi jeans e tirai giù la zip lentamente.
Harry intanto raggiunse con le labbra il mio collo e lasciò una scia di baci umidi fino a quando non raggiunse la mia clavicola dove succhiò e leccò lasciandomi un segno violaceo.
La mia mano scivolò dentro ai suoi boxer iniziando a massaggiare.
Harry trattenne un gemito contro il mio collo che mi fece eccitare ancora di più.
Ritrassi la mano e tirai giù i suoi skinny jeans chiedendomi come faccesse a respirare lì dentro ma lasciai perdere continuando quello che stavo facendo.
Tirai giù anche i suoi boxer lasciandolo nudo davanti ai miei occhi.
Osservai tutto il suo corpo, aveva dei tatuaggi sia sul petto sia sulle braccia che mi fecero venire voglia di sapere che significato avessero.
Ero a cavalcioni sulle sue gambe ma non restai per molto visto che Harry con uno scatto mi fece ritrovare sotto di lui.
Mi slacciò i pantaloni lentamente e li tirò giù insieme ai boxer.
Ora eravamo entrambi nudi.
Vidi Harry che stava per scendere con la testa ma volevo fare prima qualcosa io così mi rimisi a cavalcioni su di lui ma questa volta sul suo membro.
Lo attirai verso le mie labbra e cominciai a muovermi sopra di lui molto lentamente.
Harry mise le mani sulle mie natiche ma lasciò decidere a me il ritmo. Gememmo nelle nostre bocche durante il nostro bacio che di casto non aveva proprio niente.
Feci movimenti circolari poi inziai ad accellerare un po' il ritmo ma se non volevo venire proprio in quel momento dovevo fermarmi così lasciai Harry invertire le posizioni. Quando fui sotto, lui iniziò a scendere verso il basso fino a ritrovarsi con la faccia davanti al mio membro.
Decise di massaggiarlo prima con la sua mano lentamente e poi di avvicinare la sua bocca.
Leccò la punta delicatamente, poi aprì di poco le labbra e lo prese tra di esse. Continuando a leccare scese prendendolo sempre di più.
Quando inziò a tornare indietro per poi riscendere afferrai con una mano i suoi capelli ricci e con l'altra la coperta.
Inziò ad andare più veloce facendo uscire dalla mia bocca versi osceni. Prima che arrivassi al limite si fermò ritornando dal mio viso baciandomi e facendomi assaggiare il mio sapore del liquido preseminale.
Mi guardò fisso negli occhi facendomi notare della preoccupazione nel suo sguardo.
Mi guardò per un po' finché non aprì bocca per parlare.
"Che cosa vuoi fare?" subito lo guardai confuso ma poi capii a cosa si riferisse così presi una decisione.
"Voglio che sia tu a farlo." non lo avevo mai fatto prima d'ora ma volevo donare una parte di me a Harry.
"Però non ho mai..." sussurai quasi vergognandomene.
Lui capì subito e si avvicinò baciandomi, non un bacio come quelli precedenti, questo era un bacio lento e delicato, esprimeva tutta la dolcezza di Harry infatti mi fece calmare subito.
"Tranquillo, mi prenderò cura di te e se ti faccio male dimmelo che mi fermo subito." io annuì solo arrossendo un po'.
Avvicinò lentamente tre dita alla mia bocca.
"Succhia." disse dolcemente così feci come mi era stato detto inziando a succhiare le dita cospargendole di saliva.
Le ritirò quando ebbi finito e avvicinò un dito alla mia entrata. Entrò lentamente quasi non sentendolo avvertendo solo un leggero bruciore.
Iniziò a muoversi dentro di me e appena assecondai le sue spinte aggiunse un secondo dito.
Mosse le dita sforbiciando di tanto in tanto e poi aggiunse un terzo dito. Non sentivo male, solo piacere così guardai Harry facendogli capire che ero pronto.
Prese la bustina e la strappò infilandosi il preservativo cospargendosi di lubrificante.
Prese il suo membro e avvicinò la punta alla mia apertura.
"Se senti dolore non esitare a dirmelo che mi fermo subito." lessi preoccupazione nel suo sguardo, ma quanto poteva essere tenero?
E pensare che fino a poco tempo fa sembrava uno che pensava solo al sesso e alle gare.
"Stai tranquillo, sei più agitato te di me." ridacchiai.
"Scusa ma ho solo paura di farti male."
"Non mi farai del male." dissi sicuro guardandolo negli occhi facendogli capire che ero serio.
Annuii come per dargli il via e lui iniziò a pressare il suo membro sulla mia entrata.
Pian piano entrò dentro di me.
Sentii un leggero bruciore ma non volevo darglielo a vedere cosi chiusi gli occhi.
"Guardami, per favore." aprii gli occhi di scatto fissando i suoi.
"Dimmi quando posso muovermi." Aspettai solo pochi secondi e  "Vai."
"Sicuro?" mi disse non certo del mio via libera.
"Sì." risposi serio.
"Sicuro, sicuro?", era cosi tenero.
"Se non la smetti di chiedermi se sono sicuro mi metto io sopra e mi scopo da solo."
"Per quanto mi piaccia questa idea così eccitante voglio farlo io e con calma".
"Allora sbrigati." gli dissi velocemente. Inziò a muoversi lentamente, sentii il bruciore di prima ma con il tempo si trasformò in piacere così andai contro le sue spinte facendogli capire di andare più veloce e così fece.
Si sentirono solo i nostri ansimi e i nostri gemiti in questa notte cosi silenziosa e perfetta.
Alla fine venimmo insieme, Harry si accasciò sul mio petto per un momento di pausa uscendo poco dopo da me affiancandomisi e abbracciandomi.
Per quanto fossimo sfiniti nessuno dei due aveva sonno infatti restammo così per un periodo tanto lungo da farci calmare dall'orgasmo avuto poco prima.

Ci scusiamo in anticipo per eventuali errori che potrebbero esserci sfuggiti.

driving || larry (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora