VI

35 1 1
                                        

Appena la vasca fu piena azionai l'idromassaggio ed entrai immergendomi.
"Cosa stai aspettando?" dissi con un tono più basso di voce.
Harry si riprese distogliendo lo sguardo dal mio corpo e facendomi sorridere soddisfatto.
"Oh si, arrivo." disse iniziando a spogliarsi velocemente.
"Sdraiati qui" indicai il posto vicino a me e appena mi si affiancò allargai le sue gambe e mi ci sedetti in mezzo appoggiando la mia schiena sul suo petto mettendo la testa sulla sua spalla. Chiusi gli occhi e mi rilassai ma ad un certo punto iniziai a muovermi facendo finta di non trovare una posizione comoda. Sentii delle mani posarsi sui miei fianchi fermando i miei movimenti.
"Puoi stare fermo, per favore?"mi chiese facendomi girare
"Perché?" alzai un sopracciglio aspettando quello che volevo sentire.
"Perché inizio ad avere un problemino." abbassò lo sguardo per far capire di cosa stesse parlando.
"Oh, mi dispiace. Non volevo." dissi sorridendo innocentemente.
"Sei un piccolo bastardo." si alzò e mi spinse facendomi sdraiare sotto di lui.
"Ma tu mi ritrovi adorabile." tirai in fuori il labbro e sbattei velocemente le ciglia.
"Vai convinto." Scese piano ed inziò una scia di baci sul collo.
"Sai che adoro le tue clavicole vero?" continuò il suo percorso arrivando esattamente su quella destra, la mordicchiò e la leccò facendo formare un segno violaceo. Si spostò su quella sinistra, un po' più in basso della clavicola e fece lo stesso.
"Ed è per questo che dobbiamo far sapere a tutti che sono mie" mugugnai un verso di approvazione non riuscendo a parlare.
Harry si mise a cavalcioni sul mio bacino dandomi la schiena ed iniziò a fare movimenti lenti e circolari che pian piano diventarono sempre più veloci. Appoggiò la testa sulla mia spalla e si avvicinò al mio orecchio mordicchiando il lobo.
"Ecco come mi sentivo io prima." disse con un tono che contribuì a farmi gemere. In un momento di lucidità mi ricordai del mio piano che il riccio lo aveva stravolto ma ero ancora in tempo così lo afferrai da fianchi fermandolo e spostandolo affianco a me.
"Per quanto mi piacessi tu sopra, non era questo quello che volevo per oggi, quindi scusami ma lascia fare a me." dissi sedendomi sul suo bacino. Lo baciai ovunque arrivassi, lasciai anche qualche succhiotto qua e là.
Mi alzai di poco e portai le mie dita alla mia apertura infilandone subito due che mi fecero urlare e il mio grido di conseguenza fece preoccupare Harry.
"Sei un coglione, lascia fare a me." levò le mie dita e portò le sue al mio orfizio. Fece entrare lentamente il primo dito lasciando un po' di tempo per farmi abituare prima di muoverlo. Successivamente fece entrare il secondo dito continuando a muovere la mano e alla fine mi ritrovai con tre sue dita che si muovevano facendomi allargare per poi non farmi sentire tanto dolore.
Portai una mano sulla sua per fermarla, gliela tolsi e portai la mia apertura alla sua punta.
"Fermo" urlò improvvisamente Harry. Lo guardai confuso, eravamo sul momento più atteso e lui mi ferma.
"Il preservativo?"
"Oh, tranquillo io sono pulito e se lo sei anche tu non c'è alcun problema."
"Si si lo so, ho fatto gli esami un po' di tempo fa e poi non sono più andato con nessuno. E tu con Stuart?" disse con un tono infastidito sull'ultima frase.
"Non andiamo a letto insieme da molto tempo." sussurrai imbarazzato visto che di solito tutte le coppie ci vanno abitualmente. Ma noi no, perché tra le corse che finivano tardi, tutti e due stanchi ed io che lo evitavo come la peste visto che non nutrivo più alcun sentimento verso Holden.
"Oh, non ti chiedo il perché ma meglio così." disse ammiccando e facendo un cenno con la testa spronandomi a continuare quello che stavamo facendo.
Mi calai di nuovo su di lui ma questa volta non esitai e feci entrare subito il suo membro dentro di me. Aspettai un attimo ed iniziai a muovermi su di lui prima piano e poi sempre più velocemente. Harry gemeva rumorosamente per il troppo piacere così iniziò a venirmi incontro e io contemporaneamente portai una mano al mio membro e iniziai a muoverla su di esso con lo stesso ritmo delle nostre spinte. Urlai appena Harry colpì la mia prostata così continuò a colpire lo stesso punto fino a quando venii nell'acqua. Non smisi di muovermi, nonostante l'orgasmo appena avuto, per Harry che venne dopo poco dentro di me. Mi appogiai al suo petto sfinito e lui si posizionò meglio per stare più comodo.

Passò qualche minuto dall'orgasmo ma io non riuscivo proprio ad alzarmi.
"Vuoi il mio cazzo dentro per sempre?" mi disse il riccio sotto di me ridacchiando.
"Se è possibile.." ammicai stancamente.
"Non credo visto che tra un po' dovremmo rifarlo se non ti sposti."
"Per quanto mi sia piaciuto non riesco più a muovermi." sbuffai sul suo collo facendolo rabbrividire.

"Tocca fare tutto a me." si sfilò da me e si tirò su piano con me in braccio.
Prese con la mano libera un asciugamano grosso da coprirmi interamente, quasi cademmo ma mi aggrappai meglio ad Harry e preso l'equilibrio lui continuò ad asiugarmi come meglio poteva. Uscì definitivamente dalla vasca e si incamminò verso la sua stanza. Arrivati davanti al letto mi tolse l'asciugamano dalle spalle e lo aprì sul letto.
"Faccio come si fa ai bambini visto che ti comporti da tale." mi fece la linguaccia per poi poggiarmi sopra. Prese il lembi dell'asciugamano ed iniziò ad asciugarmi essendo ancora umido.
"Ecco fatto." avvicinò il suo viso al mio petto e lasciò dei baci dolci senza malizia un po' ovunque. Poi si alzò, andò verso l'armadio e prese dei vestiti e dei boxer per tutti e due. Ritornò da me, appoggiò il tutto sul letto tranne un paio di boxer, una maglietta e dei pantalonci per dormire e mi vestì. Mi riprese in braccio tirando giù le coperte posizionandomi poi sul materasso e ritirandole sù complentando il suo lavoro. Prese l'asciugamano, lo passò su tutto il suo corpo ed per finire si vestì. Venne sul letto mettendosi sotto le coperte affianco a me e spense la luce.
"Sei sicuro che mangi? Non pesi niente." disse appoggiandosi sul mio petto.
"Non mangio tanto ma il giusto."
"Tanto ora resterai qui e appena assaggerai tutti i miei piatti ingrasserai." mi fece l'occhiolino scherzando, almeno spero.
"Lo vedremo." improvvisamente sbadigliai così mi posizionai meglio con Harry sopra per poter dormire.
"Buonanotte mamma, grazi di tutto."
"Non sono io la donna" disse mettendo un broncio molto tenero.
"No, seriamente. Grazie davvero per tutto, grazie per ospitarmi qui. Se non ci fossi stato tu sarei tornato subito in America dalla mia famiglia."
"Tranquillo, mi fa piacere altrimenti non l'avrei fatto." si alzò di poco e mi accarezzò una guancia dolcemente.
"Grazie." sussurrai avvicinandomi alla sua bocca e baciandolo.
Mi tirai giù e mi misi su un fianco dando la schiena ad Harry che istintivamente si mise dietro di me stringendomi la vita con le braccia.
"Buonanotte piccolo." sussurrò dandomi un lieve bacio sulla spalla e subito il mio cuore inziò a battere velocemente nella cassa toracica.
"Buonanotte Harry."

Il peggior risveglio è sempre stato quello causato dalla troppa luce in camera ed era proprio quello che mi successe la mattina dopo. Io e Harry stanotte ci eravamo completamente dimenticati di chiudere la finestra, oltre alla luce in camera entrò un soffio di aria gelida e mi sorpresi di vedere il signorino dietro di me dormire ancora profondamente. Cercai di fare il più piano possibile nel togliermi le braccia di Harry ancorate alla mia vita come per paura che me ne andassi via e forse era così, aveva davvero paura che scapassi. Appena mi liberai dalla sua stretta Harry mugnò in segno di protesta cercando con le mani il mio corpo ma io fui più veloce e mi alzai in fretta dandogli il mio cuscino da stringere al mio posto. Andai subito a chiedere la finestra e rintornai dal letto per vedere l'ora e per coprire maggiormente Harry che nella notte si era tolto tutte le coperte. Erano le 10 in punto, avrei potuto dormire ancora un po' ma essendomi alzato non sarei riuscito più ad addormentarmi così decisi di provare a fare la colazione. Andai in cucina e decisi di fare i pancakes che sicuramente ad Harry piacevano, a chi non piacciono. Aprii un po' di sportelli a caso e stranamente trovai le padelle al primo colpo. Poi presi tutti gli ingredienti, li misi in una ciotola ed infine mescolai il tutto. Misi una padella sul fuoco, ci versai l'impasto e andai un attimo a vedere se Harry dormisse ancora. Vedendolo ancora morto sul letto tornai giù per girare i pancakes ma mi ritrovai davanti un ammasso di impasto bruciato, ci mancava poco che bruciassi la casa. Ero davvero un disastro in cucina, forse era meglio non avvicinarsi più ai fornelli per tipo.. sempre. Visto che era ancora presto buttai i pancakes bruciati e decisi di uscire a prendere delle brioches e dei capuccini da Starbucks.

Appena tornai davanti alla porta di casa mi ricordai che non avevo le chiavi così cercai un po' in giro per vedere se avesse una scorta e come avevo pensato le trovai sotto lo zerbino. Girai le chiavi nella toppa e varcata la porta mi ritrovai davanti un Harry con una faccia spaventata.

                              ***

Angolo autrici:

Ci piacerebbe ricevere dei pareri da parte vostra, soprattutto se doveste trovare errori.

Buona lettura!

driving || larry (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora