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Arrivati al bar ci sedemmo in un tavolo vicino alla finestra e quando arrivò la cameriera ordinammo due cioccolate calde e iniziammo a parlare del più e del meno.
-Raccontami un po di te- disse Harry sorridendo
-Mah non c'è molto da dire su di me, ho diciotto anni, circa tre giorni fa mi sono trasferita qua a Londra dall'Italia con Silvia e Micaela perché ero stufa di vivere sotto l'ala dei miei ed essere dipendente da loro, ho una sorellina di nove anni, amo la musica e la recitazione, il mio sogno è di andare in Giappone e il mio colore preferito è il colore azzurro- iniziai a ridere perché mi sembravano delle informazioni così stupide notai, però, che lui sembrava veramente interessato.
-Harry, vorrei chiederti la stessa cosa, però voglio avvertirti che so quasi tutto di te... Vedi i-io s-sono una tua fan! Ecco e non voglio spaventarti anzi, ma vorrei sapere di più sul tuo conto non solo ciò che sento nelle interviste vorrei sapere ciò che pensi veramente e non ciò che dici per via del contratto- lo dissi talmente velocemente che non capii nemmeno io alcune cose.
-Sonela tranquilla lo avevo capito che eri una fan, però sei sempre rimasta calma con me e non mi hai trattato da "star"- fece le virgolette con le dita, ed era così carino che quasi non risposi perdendomi.
-Okay!- dissi con un sorriso a trentadue denti -allora raccontami di te-
-Beh, sono sempre stato un ragazzo allegro e spensierato, non ho mai avuto problemi con la mia famiglia, anzi, mia madre ad esempio è sempre stata, secondo me, la madre migliore che potessi mai avere e l'ho sempre considerata come un punto di riferimento, infatti quando ero triste e confuso sapevo che sarei potuto andare da lei per qualsiasi cosa perché sapeva sempre cosa dire e come rendermi di nuovo felice, poi c'è mia sorella che è come una migliore amica per me, mi ha sempre protetto da tutto e si è sempre presa cura di me spesso anche più di mia madre, e non lo dico perché mia madre non si prendeva cura di me anzi. Cos'altro posso dirti, vediamo.. Ah si ho tanti amici sinceri a cui voglio molto bene adoro il mio lavoro, ma penso che questo tu già lo sappia, amo veramente le nostre fan, col cuore, eee niente, non mi viene più in mente nulla in questo momento- disse ridendo.
Wow, il suo si che era un discorso non come il mio, mi sentivo leggermente ma leggermente eh, stupida.
Finimmo di bere le nostre cioccolate e continuammo a parlare un po' di noi ma ad un certo punto notai due persone strane tre tavoli in là dal nostro.
Cercai di capire chi fossero ma i giornali che avevano in mano e davanti al loro viso non mi aiutavano molto, ma d'un tratto riuscii a vedere il viso di una di loro, strabuzzai gli occhi capendo che quella ragazza era Micaela, che ci faceva qua e perchè aveva addosso un impermeabile marroncino? E a quel punto mi resi conto che era venuta a spiare me ed Harry, non ci potevo credere.
Harry si era alzato un'attimo per rispondere al telefono
-Cosa diavolo ci fate qua?!- chiesi con il labiale alle ragazze
-Non è ovvio?- rispose Miki con uno sguardo hem, perverso? - ti stiamo spiando, non potevamo perderci questo appuntamento.
Notai che Harry stava tornando così, in tempo, feci con il dito della mano destra dei cerchi veloci facendo capire alle due che ne avremmo parlato dopo in Hotel.
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Per favore datemi dei segni di vita haha ci terrei tanto se commentaste per dirmi che ne pensate della storia 🤗💋
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L'amore che credevo impossibile
FanfictionTre ragazze, un viaggio e un amore che si credeva ormai finito e impossibile. Sonela Silvia e Micaela stanche di vivere sotto l'ala dei genitori decidono di rendersi indipendenti e di prendere un volo per Londra dove ciò che credevano un sogno si st...