16 novembre 2024
Ore 23:47'Shh sta zitto non urlare'
-rimprovero Alessio,è tardi e non deve urlare.
La nostra convivenza va avanti ormai da settembre, solo due mesi,e non c'è sera in cui non discutiamo per qualcosa, e poi ovviamente finiamo per fare l'amore.-
'Dimmi come faccio a non urlare e a stare tranquillo sapendo che il tuo amichetto dell'università ci prova con te'
'O andiamo hai 31 anni e ti comporti come un bambino, Alessio, sono 8 anni che stiamo insieme, dovresti fidarti di me'
'Ma io di te mi fido, di lui no'
-prende dal frigorifero una birra e se la apre-
'Ma cosa fai Ale è mezzanotte'
-mi guarda e ride-
'Tu hai 23 anni e ti comporti come mia mamma che ne ha 60'
'Forse perché tengo a te, no?'
-posa la birra e si avvicina-
'Okkey scusa, ma quando l'ho visto guardarti in quel modo, Sel, lo sai che sono geloso da morire'
'E tu sai che io ti amo da morire'
-torna indietro e riprende la birra.
Nessuno dei due parla.
In sottofondo solo le auto e il chiacchiericcio delle persone che girano ancora per Roma a quest'ora-
'Promettimi di non vederlo così spesso'
'Ma Ale lui mi presta i suoi appunti'
'Pure?!'
-chiede ironico-
'Si, pure, per colpa delle lezioni che salto a causa dei tuoi impegni'
-prendo la borsa ancora sul tavolo e mi dirigo in camera da letto.
Lo sento posare la birra in frigo e poi sedersi sul divano accendendo la TV.
A me dispiace farlo arrabbiare, ma io cosa devo fare se per lui tutti ci provano con me?
È geloso, si mi fa piacere vuol dire che ci tiene e su questo non ho dubbi, ma esagera.-
'Scusami Sel'
-rinchiusa nei miei pensieri non mi ero nemmeno accorta che lui era arrivato-
'Mi chiedi sempre scusa ma poi domani siamo allo stesso punto.
Vorrei litigare con te perché non hai buttato i cartoni della pizza, o perché ti sei dimenticato di comprare il latte, o perché io ho preso il gelato a pistacchio ma tu lo odi, ma non perché non ti fidi di me, vorrei farti capire che per me non c'è e non ci sarà mai nessuno come te.
Io sono innamorata di te e niente cambierà questo'
'Ho paura di perderti'
-sussurra quasi quando io ho smesso di parlare-
'E non succederà, capito?'
'Promettimelo.'
-mi dice avvicinandosi a me-
'Te lo prometto. E ora baciami prima che cambio idea e ti mando a dormire sul divano.'
Ride e si avvicina prendendomi i fianchi-
'Ti amo'
-mi bacia la fronte per poi scendere.
Appoggia la sua faccia nell'incavo del mio collo e lo sento inspirare il mio odore.
Dire che ho i brividi lo sminuirebbe troppo.
Porta le mani sulle mie gambe per poi prendermi in braccio.
Metto le mani intorno al suo collo e poi lo bacio.
Fa una cosa che non faceva da tanto tempo ormai, mi appoggia al muro, sempre tenendomi in braccio e continua a baciarmi con la dolcezza di sempre.
Prendo tra le mani le due guance che pizzicano per via della barba ispida, si stacca per prendere respiro.-
'Scusami se ti porto sempre con me ma non posso starti lontano un secondo'
-sorrido tornando a baciarlo.Mi mantiene ancora per le gambe e poi mi appoggia sul letto.-
'Sei mia'
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-Apro piano gli occhi svegliata dal rumore del clacson delle varie auto che girano a Roma.
Io lo avevo detto che vivere in piena città non mi avrebbe fatto bene.
Mi giro dal lato di Alessio ma noto che al suo posto ci sono solo lenzuola stropicciate, sorrido al ricordo della notte che abbiamo passato insieme.
Mi alzo controvoglia ricordandomi che oggi è sabato e che Ale sarà sicuro in cucina a preparare qualcosa di buono, arrivo in cucina e mi rendo conto che la mia ipotesi era sbagliata, ed infatti trovo un bigliettino attaccato al frigo che leggo e poi butto via-
"Torno nel pomeriggio, Riccardo è a Roma, è arrivato stanotte.
A dopo,ti amo"
-Le solite paroline di sempre, ormai ci sono abituata, ma non ne soffro molto, la maggior parte delle volte io sono all'università, e poi so che ha impegni con la band.
Chiamo Jessica per chiederle se ha un po' di tempo libero per andare a fare un po' di shopping, magari anche in centro perchè oggi fa abbastanza caldo.
Quando sono pronta, una quarantina di minuti dopo, prendo il mio cappottino appeso all'appendiabiti ed esco.
"Dieci minuti e sono sotto casa tua"
-invio questo sms a Jes, ma si sa che comunque dovrò aspettare minimo mezz'ora in auto.-
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'Menomale che ti avevo avvisata'
'Si tesoro scusami, solo che Fra si era appena alzato e voleva la solita colazione!'
'Non cambia mai hahahah'
-strano che lui non sia andato a trovare Riccardo-
'Ma Fra non va a trovare Riccardo che è arrivato ieri sera?'
'Ieri sera? ma sei drogata Sel? Riccardo è qui già da tre giorni per parlare di Sanremo!'
'No Jes, Ale mi ha detto che andava a salutare Ric'
-all'improvviso sento come se qualcuno mi avesse dato un pugno dritto nello stomaco.
Perché avrebbe dovuto mentirmi?Cosa deve fare?chi deve vedere?-
'Non so Sel, forse avrà qualche impegno e non vuole parlartene' -dice mentre prende dalla borsa una piccola pochette-
'Perché non dovrebbe scusa?'
'Non lo so Sel, sei troppo paranoica, non preoccuparti, metti in moto e andiamo a rilassarci con un po' di sano shopping'
-mi lascio convincere da Jess, ma l'idea che lui possa mentirmi non mi abbandona, e infatti non riesco a divertirmi come faccio sempre quando esco con Jessica.
Perché deve mentirmi?Sono io troppo paranoica o i miei dubbi sono giusti?Non so cosa pensare-
'Jes ho bisogno di sedermi' 'Jes'
-la richiamo più volte per distrarla dalla vetrina di un negozio-
'Sel sono solo le 12, vuoi già mangiare?'
'Non voglio mangiare, voglio sedermi'
'Okkey'
-si siede vicino a me e ordina una bottiglietta di acqua-
'È per Alessio vero?'
-non le rispondo-
'Chi tace acconsente'
-la guardo accennando un falsissimo sorriso-
'Sei una cretina, cosa c'è di strano?'
'Ale mi ha detto che andava da Riccardo per salutarlo e invece Riccardo è tornato già da qualche giorno, cosa cazzo deve fare?'
'Sei troppo paranoica, te lo ripeto' -afferma per poi versarmi l'acqua nel bicchiere-
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-Sono tornata a casa da un'oretta, sono le 3, e Ale ancora non è tornato, ho provato a chiamarlo ma non risponde.
Non so cosa pensare.
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Ore 20:45
-Sento la chiave dalla serratura e tiro un sospiro di sollievo perché la mia testa paranoica aveva collegato il suo ritardo e il suo non rispondere a telefono a cose non piacevoli.-
'Buonasera, allora cosa hai preparato di buono?'
-lo guardo incazzata nera ma non se ne accorge, è più sorridente e spiritoso del solito ed infatti prende subito la birra dal frigo-
'No aspetta, fammi capire, tu non rientri da stamattina senza avvisare ne rispondere a telefono e pretendi di trovare la cena?Ma stai scherzando?'
'Selene dai scusa ho avuto un sacco di impegni con la band!'
-metto le mani nei capelli e vado avanti e indietro-
'Ale cosa cazzo mi stai nascondendo?'
-mi guarda e deglutisce-
'Selene, n-niente'
'Ale oggi sono stata con Jes e mi ha detto che Riccardo è tornato tre cazzo di giorni fa e non ieri sera.'
-Quasi gli cade la birra dalla mano, e per evitare guai la appoggia sul tavolo, è bianco in viso-
'Sel io..'
'No Ale, basta.Non voglio sentire nessuna delle tua cazzate, ci sentiamo quando avrai le idee chiare e le palle di dirmi la verità.'
-prendo la borsa e il cappotto dal divano e corro via, così veloce da cadere quasi tra le scale. Sento urlare il mio nome da Ale, la sua voce rimbomba nelle scale e questo fa uscire delle lacrime dai miei occhi.
Non so cosa fare, ho paura di quello che sta facendo, perché non so cosa sta facendo.
Non so dove andare, l'unica salvezza è il bed&breakfast che si trova vicino casa mia-
'Selene?'
-sento chiamarmi quando sto per entrare nel b&b e mi giro.-
'Marco?'
'Ma cosa ci fai qui?'
-mi chiede salutandomi con i due baci sulla guancia-
'Ehm, un brutta situazione tra me e Alessio'
'Ti ha cacciato di casa?'
-mi chiede Marco mentre cerca si ridere senza farsi vedere, ma non ci riesce-
'No, me ne sono andata io'
-rispondo io un po' fredda-
'Quindi stavi per prendere una camera qui?'
-annuisco alla sua domanda pensando al fatto che vorrei sapere Ale cosa sta facendo ora-
'In nome di tuo amico dal 1 anno di università non posso lasciarti qui a dormire in questo squallore, sei ufficialmente mia ospite'
-la richiesta mi mette un po' a disagio e vorrei rispondere di no, perché so comunque che non gli sono indifferente e che il suo invito ha scopi ben diversi dai miei, ma l'idea di dormire in questo vero squallore non mi entusiasma così accetto a patto di dormire sul divano-
'No, al massimo io sul divano e tu nel letto'
'No Marco non voglio darti fastidio già è troppo così'
'Se eri un fastidio non ti invitavo'
-risponde sorridendo e facendomi l'occhiolino mentre ci dirigiamo all'auto-
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'Ti presento la mia umile dimora'
-il suo appartamento è uno dei più carini che io abbia mai visto, davvero.È moderno e colorato, ispira allegria, proprio come lui.-
'Ti cambio le lenzuola, e poi ...'
'No Marco, davvero, va bene anche solo una coperta sul divano, davvero, grazie'
'Sei sicura?'
-mi accarezza la mano ma io mi scosto prendendo dei fazzoletti dalla borsa-
'Si davvero Marco, è solo per stanotte, poi vedrò come fare'
'Se non ti senti pronta puoi restare qui, davvero non c'è problema' -mi dice con la sua voce dolce-
'Non preoccuparti Marco, grazie mille, buonanotte'
- spegne la luce e va a letto, prendo la coperta che mi ha lasciato e la apro stendendomi sul divano.
Non riesco a dormire nonostante io sia stanchissima, il cellulare continua a spegnersi e accendersi a causa delle notifiche di Alessio, e credo anche di Jessica e gli altri, lo conosco, e se ha un minimo di senso di colpa lì avrà avvisati.
Ho paura seriamente di perderlo, perché non mi parla di quello che sta facendo se riguarda la sua carriera? Mi parla sempre di tutto, o non riguarda la sua carriera ma sue cose personali e quindi non vuole dirmelo?
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-Non ho chiuso occhio questa notte. Sono piena di occhiaie.
Il cellulare si sta bloccando a causa delle chiamate e dei messaggi da parte dei ragazzi, non voglio rispondere, non voglio nascondermi dietro i messaggi. Oggi torno a casa, devo affrontare la situazione, e Alessio deve dirmi la verità.
Sento dei rumori dalla cucina, credo sia Marco.
Mi alzo, di mala voglia, mi stiracchio e poi piego la coperta appoggiandola sul divano.
Metto le scarpe e vado in cucina, Marco non si accorge che sono arrivata, sta cucinando ogni tipo di colazione esistente al mondo, lui è così, fa sempre tanto per gli altri-
'Buongiorno'
-la mia voce è ancora rauca e così tossisco schiarendomela-
'Buongiorno, hai dormito bene?'
-mi sorride rompendo un uovo nella padella-
'Si, benissimo, grazie, e comunque a me andava benissimo anche un bicchiere di succo come colazione, davvero, non fare tutto questo per me'
'Ancora con questi complimenti, Sel io lo faccio con piacere, sai che tengo a te, ora accomodati che ti servo la mia modesta colazione'
-la sue modesta colazione consiste in uova, succo, crêpes alla Nutella e per finire, i biscotti della Milka-
'I biscotti Milka? HAHAHA davvero?'
-fa la faccia triste-
'Non ti piacciono?'
'Certo che si , ma davvero io non mangio così tanto, mi vedi così sciupata'
'No sei bellissima'
-non so se è serio o no perché lo ha detto ridendo, non voglio darci peso, non voglio creare guai, soprattutto ora.
Mi dispiace che si sia dato così tanto da fare soprattutto stamattina che non ho per niente fame.-
'Fanno schifo vero?'
-Marco è difronte a me e ha la bocca piena di biscotti e mi viene da ridere, è così goffo-
'No non è per questo hahaha solo che non sono tanto in vena'
'No devi mangiare ma lo vedi quanto sei magra?'
'Sisi magrissima, Belen proprio'
-dico toccandomi la pancia-
'Belen non ha neanche un pelo di te'
-dice mentre taglia un pezzo di crêpes-
'Si ma si vede che mi stai prendendo in giro '
'Non ti sto prendendo in giro' -dice serio alzandosi per poi sedersi sulla sedia affianco alla mia - 'soprattutto non ha la dolcezza che hai tu in tutto quello che fai, anche nel copiare gli appunti'
'Ma non ha senso quello che stai dicendo hahaha'
'Eh vabbè dai, almeno io te li faccio i complimenti '
-sono sicura che sta facendo riferimento ad Alessio.-
'Io devo andare ora, Jessica mi ha mandato un messaggio, vuole parlarmi'
'Ah..va bene'
-prendo la borsa sul divano e indosso il cappotto-
'Ti ringrazio per tutto davvero, sei stato gentilissimo a disturbarti così tanto per me'
'Non ringraziarmi, ti ripeto che ci tengo a te e che se vuoi puoi stare qui quanto vuoi'
'Ti ringrazio ancora ma devo affrontare la situazione con Alessio, non ho più 15 anni'
-dico riferendomi a quando avevo 15 anni e quando litigavamo non riuscivo nemmeno a parlargli-
'La proposta è sempre valida'
'Grazie' -sorrido - 'ci vediamo ai corsi allora'
'Ci sarai a quello di fisica o devo passarti gli appunti?' -dice ridendo-
'No ci sarò non preoccuparti!'
-rido e gli dò un bacio sulla guancia-
'Ciao e grazie!'
'Ciao Sel'
-chiude la porta dietro di me e io, consapevole di dover affrontare Alessio e non Jessica, tiro un grande sospiro.-
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-Esco dall'ascensore e apro la mia borsa prendendo le chiavi di casa, la nostra casa.
Mi tremano le mani, tanto che ci metto qualche secondo in più ad aprire la porta.
Una parte di me vuole e ha bisogno di parlare con lui, di chiarire la situazione, ma un'altra parte vuole che lui sia in giro, che non sia in casa, perché sono una vigliacca e non ho il coraggio di parlargli.
Ho paura di sapere la verità, ho paura di quello che dirà, lo so, forse sono troppo esagerata, ma ho paura che possa rovinare tutto quello che abbiamo costruito in 8 anni.
Avevo 15 anni, solo 15 anni, quando mi sono innamorata di lui follemente, e ora ne ho 23, sono una donna matura, e in tutti questi anni, non mi ha mai sfiorato l'idea di non volerlo più amare, di finirla, non mi ha mai nemmeno sfiorato il pensiero, nemmeno durante le nostre litigate, le peggiori litigate, nemmeno durante i giorni, ma anche settimane, in cui a causa del nostro orgoglio del cazzo non ci siamo parlati, e questo pensiero non mi sfiorerà mai, mai, perché lui è tutto ciò che ho.
La porta è aperta ma non riesco a mettere piede dentro.-
'Sel entra ti prego'
-la sua voce mi fa rabbrividire, lui è qui e sa che io sono a casa.
Avanzo piano chiudendo la porta dietro di me, cerco di fare tutto lentamente per far arrivare più tardi possibile il momento in cui parleremo.
Sento il rumore dei suoi passi sulla mia destra, era nella nostra camera.-
'Dove cazzo sei stata?Mi hai fatto morire!Stavo per chiamare la polizia, ho avvisato tutti, perché non rispondevi?'
-si avvicina a me e ha lo sguardo serissimo-
'Ale avevo bisogno di stare da sola'
'Sei andata da lui vero?'
-mi guarda impaziente aspettando una risposta, che io non dò, e si sa, chi tace acconsente.
Quando capisce che la mia risposta è sì, si tocca i capelli e poi sbatte un pugno al muro-
'Cazzo Selene'
-mi viene da piangere, è arrabbiatissimo-
'Ale io..l'ho incontrato per caso..'
'No Sel, tu non dovevi andare via, hai avuto una reazione esagerata, non mi hai fatto nemmeno parlare, perché fai così?'
-ecco, è inevitabile che io inizi a piangere-
'Perché ho paura di quello che dirai, ho paura che possa rovinare tutto quello che abbiamo costruito insieme, per questo ho avuto quella reazione, perché ti amo'
-scoppio a piangere appena quelle paroline escono dalla mia bocca.
Alessio in un secondo mi abbraccia, mi stringe fortissimo, continuo a piangere sulla sua spalla mentre lui mi stringe e mi bacia la testa-
'Se solo mi avessi fatto parlare Sel.
Hai ragione, sono stato via tutta la giornata, non ti ho risposto, ma non ero con nessun'altra, perché per me le altre nemmeno esistono.È vero, ti ho mentito, Riccardo era tornato già da tre giorni, ma sono sicura che quando ti dirò il perché dimenticherai tutto'
-ascolto attentamente ciò che mi dice per poi staccarmi dalla sua spalla.Mi asciugo le lacrime e lo invito a continuare-
'Una parte è vera, sono stato con i ragazzi, ma per il resto, non è niente di quello che pensi tu'
'Ale che cosa? Lo sai che odio queste cose quando non so cosa stai facendo' -dico seria quasi urlando-
'Hanno offerto alla band un progetto, un album, in collaborazione con i Coldplay'
-resto immobile, non riesco a muovermi.
Ale sorride, sorride tantissimo, si avvicina a me e mi bacia, mi bacia come non ha fatto mai, sento tutta la sua allegria e felicità, mi prende in braccio facendomi girare, poi mi posa a terra, ma mi tiene ancora stretta.-
'E tu verrai con me.
Sono stato fuori tutta la giornata perché volevo trovare la casa giusta per noi a New York, per noi due e i bambini che nasceranno.
Voglio sposarti, Sel, voglio creare una famiglia con te, la mia famiglia.
Voglio discutere con te perché non ho buttato il cartone della pizza, o perché uno dei nostri figli è andato a scuola senza il libro di geografia perché lo ha dimenticato la sera prima sul tavolo e io non ho controllato se nello zaino fosse tutto apposto, voglio che tu mi dica che non so fare niente e che sono un imbranato, perché lo sono, ma voglio che poi la sera dopo aver dato la buonanotte ai nostri figli, facciamo l'amore, come lo facciamo sempre, stringendoci le mani, diventando una cosa sola.
Voglio fare la spesa con te, cucinare, anche pulire la casa se è necessario, ma voglio passare tutta la mia vita con te, ogni momento, ogni attimo, ogni respiro, senza mai cambiare idea.'#SPAZIO ME#
Ebbene si, anche l'ultimo capitolo di questa storia è arrivato.
Mi viene da piangere, davvero, sono stati 2 anni intensi, due anni di dubbi sul continuare o no, due anni in cui siamo cresciuti insieme.
Vi ringrazio per tutto, per ogni commento, ogni gesto anche piccolo, che mi ha fatto sorridere.
Questa storia è parte di me, e resterà per sempre nel mio cuore.
Resterà con me il tempo è la pazienza che ci sono voluti per far capire ad Alessio e Selene che il loro amore avrebbe superato tutto, che il loro amore sarebbe stato un amore senza fine, un amore diverso dagli altri, travagliato, ma con un lieto fine straordinario.
Resterà con me ogni abbraccio e ogni bacio di questi due, ogni litigata, ogni momento no.
Rimarranno nel mio cuore loro due, i Dear Jack, Jessica, Giusi, Cristian, Luigi, perfino gli hotel e i luoghi in cui sono stati.
Rimarranno con me tutti i momenti in cui dopo giorni di scrittura del capitolo, della storia, che aveva i suoi alti e bassi, finalmente pubblicavo il capitolo e aspettavo il vostro esito.
Vi ringrazio per tutto, per avere amato la mia storia.
Ringrazio chi c'è da poco e ha dovuto rileggere i capitoli dall'inizio, chi c'è dall'inizio, da due anni, chi c'è stato ma poi ha capito che questa storia non faceva per lei/lui, vi ringrazio tutti per aver speso parte della vostra vita a leggere il risultato delle mie fantasie , una ragazzina di 15 anni, che ama come voi quei cinque ragazzi, che siano insieme o no, più delle sua stessa vita.
Vi voglio bene, e voglio bene a questa storia che resterà sempre nel mio cuore, a questo mio piccolo angolo di sfogo e di fantasia, a questa mia piccola casa cresciuta sempre di più.
Grazie di tutto.❣️
STAI LEGGENDO
'Il mio cuore per te'
Фанфик'Ho bisogno di questo,ho bisogno della tua mano intrecciata alla mia,ho bisogno di sentire il tuo calore sulla mia pelle,ho bisogno dei tuoi abbracci,ho bisogno di averti qui con me,ho bisogno di te,ora e per sempre' Alessio e Selene,il fuoco e l'ac...