~Hope Pov.
Erano passati alcuni giorni dall'ultimo attacco di Mikael ed io, in quei giorni, ero rimasta tutto il tempo nella mia camera a pensare a ciò che avevo fatto e a dirmi che ero un dannato mostro.Era una giornata afosa, anche troppo e avevo intenzione di andare a bermi una granita per rinfrescarmi, quando qualcuno busso alla porta.
"Avanti"
"Buongiorno Hope, non trovi che oggi sia una bellissima giornata?"
Era lo zio Elijah, era vestito con una t-shirt bianca e dei pantaloni da ginnastica. Era piuttosto scioccante per me visto che l'ho sempre visto in giacca e cravatta."Si, fa abbastanza caldo"
"Già, comunque avevamo intenzione di andare al lago Pontchartrain"
"Fin là?! È...lontano.."
"Qualche oretta di viaggio non ti farà male, e poi resteremo là per una settimana"
"Ehm, OK!! Quando si parte?"
"Domani alle 6 e non fare tardi"
"Ah!! Va bene, e chi viene?"
"Beh, tutta la tua famiglia... e Marcel"
Iniziai a preparare le valigie e la mano dello zio si appoggiò sulla mia spalla.
Mi girai e lo guardai con un punto interrogativo stampato in faccia.
"Senti, lo so che sei ancora traumatizzata per la strage che hai fatto, ma ci devi passare sopra. Quello che è successo 5 giorni fa, accadrà ancora e ancora e ancora. É quello che si deve pagare per essere dei vampiri"
"Pensi che non lo sappia?
Lo so che dovrò uccidere tante persone per...non so neanche per cosa, ma so che dovrò ucciderle prima o poi. Tranquillo"
Mi sorrise per il fatto che mi fossi ripresa dal trauma e uscì dalla stanza.|il mattino seguente|
Suonò la sveglia. Erano le 5:25 ed ero stanca morta. Andai in bagno mi lavai i denti mi misi i vestiti e mi truccai. Sembravo uno zombie non riuscivo a stare in piedi, MA ERO PRONTA!!
Scesi le scale con la mia valigia, non guardai in faccia nessuno, che mi fiondai in una specie di pulmino affitato per il viaggio e mi misi a dormire.
Intanto entrarono tutti nel pulmino.
"Buongiorno anche a te!"
Rebekah mi baciò la testa e io mi addormentai subito.Mi svegliai. Ero nel parcheggio di un auto-grill e nel furgone non c'era nessuno...
"Finalmente ti sei svegliata"
Mi era venuto un infarto per lo spavento.
"NO NO NO! Tu cosa ci fai qui Shade?!"
Era lì, a un sedile di distanza da me con il cellulare. Gli parlavo e non mi guardava neanche.
"Sarà tuo padre a dirtelo, non voglio mica sentirti urlare per il resto del viaggio"
"Non voglio mica sentirti urlare per il resto del viaggio...bla bla bla"
Gli feci il verso.
Mi guardò con aria di sfida.Mi appiccicai al finestrino e vidi tutti che stavano venendo verso il pulmino. Mi fiondai da mio padre. Lo presi per la giacca e lo avvicinai al mio naso.
"PERCHÈ. C'É. SHADE?"
Lo guardai con le iridi gialle e lui fece lo stesso. Era una sfida a chi distoglieva lo sguardo per prima e lui vinceva sempre. Infatti vinse. Distolsi lo sguardo.
"Dimmi solo il perchè"
"Lui, diciamo, é la tua guardia personale che ti aiuterà nei combattimenti, ti insegnerà ad essere più furba eccetera, eccetera"
Sgranai gli occhi, non ci potevo credere.
Presi un gran respiro e..
"No"
"Si"
"No"
"Invece si"
"Lo sai che se voglio lo distruggo"
"Non ne sono sicuro, tu sarai molto forte ma lui è più veloce e furbo di te"Scese Shade dal furgone che immagino avesse sentito tutto.
"Tranquilla, la notizia non fa impazzire neanche me"
"E io dovrei stare con uno come lui"
Arrabbiata salii nel pulmino e rimasi in silenzio fino a che non fummo arrivati a destinazione.la "nostra" casa..no non era per niente una casa, era una villetta. Beh insomma era vicino al lago ed era a 2 piani. Decorata con colonne ricoperte da edera. BELLISSIMA!
Appena entrai vidi un soggiorno enorme e di fianco una cucina stupenda.
Passata la cucina si trovava un corridoio collegato a delle scale che portavano al 1° piano.
Non avevo mai visto così tante porte, diciamo che quel piano, fosse il piano delle stanze da letto.
Ognuno si sistemò nella propria stanza.Essendo appena arrivati e stanchi per il viaggio, la prima giornata la passammo a casa.
Presi la valigia e andai in camera mia.
Mi sdraiai sul letto e feci un sonnelino. Mi svegliai che erano le 19:37.
"Che fame! Chissà se gli altri stanno mangiando" pensai.
Passai davanti a tutte le stanze ad origliare e sentivo solo persone che dormivano come sassi.
Scesi in cucina e mi feci un panino.
Mentre mangiavo tranquilla una mano si appoggió sulla mia spalla che mi fece girare su me stessa.
E trovai la faccia della mia "guardia del corpo"."Cosa?"
"Domani iniziamo con gli allenamenti"
"Ma domani dobbiamo andare al lago"
"NO, la tua famiglia va al lago, noi ci alleniamo qua"
"E se io non volessi?"
Lo guardai.
"Useró le maniere forti.."
"Scusa ma"
Lui mi zittì.
"Senti, tuo padre mi ha dato un compito e io lo voglio portare a termine"
"Perchè ti piace essere lo schiavetto di mio papà? Non potresti prendere e andartene e vivere la tua vita?"
"...Non ti dirò mai la causa"
"Ma"
"Domani alle 8.."~
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Mikaelson
FanfictieHo deciso di scrivere questa fanfiction (che spero vi piaccia) perchè sono sempre rimasta affascinata dal soprannaturale e quindi, ho preso la decisione di farmi ispirare dalla serie televisiva "The Originals". Questa storia avrà come protagonista H...