Non sentirsi adatti

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*Hope pov.

Mi precipitai verso l'uscita del deposito e vidi zio Elijah e papà che stavano lì, a fissarmi, sereni!! Come se non fosse accaduto nulla di male! Però questa volta non era l'ibrido originale o suo fratello ad essere furibondi no...lo ero io!

Andammo a casa, dove c'erano tutti i miei familiari preoccupati.
Visto che erano tutti là ne approfittai e iniziai a parlare.
"Ora..noi facciamo una bellissima riunione di famiglia! Perchè non è possibile che appena 30 minuti fa, mio nonno e se non avete capito, MIO NONNO, abbia cercato di uccidermi! OK? Soprattutto quando mi avete detto che era defunto a causa di mio padre!
Quindi mi sa che quella mervigliosa frase "Sempre e per sempre" non valga solo per voi fratelli ma anche per i nonni!!!
Perchè è morto già due volte, ma a quanto pare non gli è bastato..Ecco perchè "Non c'è due senza tre" quindi, chi viene con me? ;)"

Dopo il "sereno" discorso, mi guardarono preoccupati, per il ritorno del nonno, poi divertiti, per la mia perdita di pazienza...

"Sta tranquilla Hope, ci penseremo noi."
Dopo la risposta di zia Rebekah mi calmai ma allo stesso tempo ebbi un'espressione triste, perchè il mio lato più oscuro chiedeva la possibilità di uccidere il nonno, ma sapevo di non essere ancora abbastanza forte, e che in qualche modo quella che sarebbe morta sarei stata io.*

*Klaus pov.
Appena sentii che mio padre aveva messo le mani su mia figlia, mi arrabbiai come non mai, ma mantenni la calma.
"Ok, io, Rebekah, Elijah e Kol andiamo a vedere al deposito se nostro padre si trova ancora là. Marcel ho bisogno anche di te, fa un gruppo costituito dai tuoi migliori vampiri, per organizzare un imboscata coi fiocchi".
"NO! Marcel non rischierà la vita per missioni che riguardano noi!"
Mi chiesi perchè Rebekah non chiudesse mai la sua benedetta bocca.
"Tranquilla Rebekah, sarà un'opportunità per fare in modo che non ti accada niente".
Marcel lo disse con tanta dolcezza che stavo per rigettare la colazione.
"Ah si, Marcel ho un'altra cosa da chiederti?"
"Del tipo?"
"Vorrei che fra il tuo gruppetto ci fosse anche quel neo-ibrido creato per sbaglio..."

Si avevo creato un ibrido, come al solito quando minaccio le persone casca il morto, ma non avrei mai usato il sangue di mia figlia, per fortuna avevo una fiala vecchissima del sangue ancora buono di Elena.
Quindi decisi di salvarlo ma non perchè mi facesse pena, ma perchè era un lupo piuttosto duro, soppratutto nella lotta e sapevo che mi sarebbe tornato utile.
"Cosa hai creato un ibrido?! Sarebbe stato meglio se l'avessi ucciso fratello".
"Elijah, Elijah, Elijah...Ho già detto Elijah? Si, comunque lo fatto perchè sapevo che ci sarebbe tornato utile. Io non faccio le cose per niente".*

*Hope pov.
Aspetta! ASPETTA! Gli ibridi si creano?! Ma non possono metterli al mondo solo i miei genitori ed io? Mi dovevano spiegare molte cose.
"Ok Klaus, domani ve lo farò conoscere".
Finita la riunione andarono tutti a dormire. Invece io andai nella stanza di mia madre, avevo instaurato un bellissimo rapporto con lei e in poco tempo. Bussai alla porta.

"Entra pure tesoro".
Entrai.
"Ciao mamma".
"Ciao, hai bisogno di qualcosa?"
"Un tuo parere".
"Dimmi".
Mi sedetti sul suo letto e l'abbracciai, mentre una lacrima mi rigó la guancia.
"Ti senti male?"
"Non so cosa pensare, è tutta così improvvisa e strana questa situazione, non ci sono abituata, mi sento fuori posto".

Mia madre mi guardò addolorata per come mi sentissi.
"Mi sentivo anche io così appena arrivata in questa bizzarra famiglia, ma dopo ho capito che tutte le cose che fanno, le fanno per proteggerti".
"Grazie mamma, ti avrei voluta al mio fianco anche negli anni passati".
"Anche io tesoro, anch'io".
Augurai a mia mamma buonanotte e andai a dormire.

××××××××××××××××

Mi svegliai. Erano le 8:10,
Alle 10, mio padre e i miei zii, sarebbero partiti per andare a cercare mio nonno e farla finita una volta per tutte. Ero molto preoccupata. Mi alzai. Andai a lavarmi il viso e i denti in bagno, mi misi dei jeans elasticizzati, una maglia bianca a maniche corte con la schiena tutta in pizzo
e delle All Stars anche queste bianche. Mi truccai con eyeliner e mascara.

Quando finii vidi che erano le 8:52 e decisi di andare a fare colazione.
Thé e spremuta.
Oggi era una bellissima giornata con un sole che spaccava le pietre e gli uccellini che cantavano.
Erano arrivate le 10, nella piazzetta c'erano i 4 fratelli, mia madre, Marcel e il suo gruppetto e lontano dal gruppo c'era un ragazzo dietro ad una colonna.
Marcel inizió a parlare.
"Prima di partire vi presento Shade".
Era il ragazzo che stava nascosto dietro la colonna. Aveva i capelli neri con un taglio spettinato, alto un po' più di Marcel e teneva sempre le braccia conserte.
Inquietante.
Lo guardai negli occhi e lui lo notò, così distolsi subito lo sguardo e feci l'indifferente.

Prima che partissero corsi da mio padre e lo abbracciai, lui con un sorriso stampato in faccia ricambiò e mi diede un bacio sulla fronte.
"Stai attento.."
"Lo sai a chi lo stai dicendo?"
Gli sorrisi e lo lasciai andare.
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SPAZIO AUTRICE:
Scusate se vi ho fatto aspettare tanto per questo capitolo, almeno spero sia di vostro gradimento. Buona lettura! <3

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