<Sopra Dylan>
Ho già capito che intendeva dire che loro, cioè le altre 'persone' che mi circondano potrebbero usarmi come spuntino.
Esatto, mi trovo proprio in un bar per licantropi e questo lo ho capito dall'odore che mi ha inondato appena varcata la soglia. Ma ovviamente ho fatto a finta di niente per non farmi scoprire, ma adesso che le cose si mettono così.
"James calmati perfavore" interviene Dylan "e invece, vieni di la con me un attimo così possiamo parlare.
James lo segue a ruota più furioso che mai e poco dopo i due ragazzi spariscono dietro l'angolo.
Io, con lo sguardo di tutti i miei amici puntati addosso, dico che devo andare in bagno e mi allontanò in fretta per pensare a cosa fare.
Dal bagno delle ragazze si sentono i due discutere
"Lo sai vero che così ci può scoprire? Volete davvero rischiare così tanto per una stupida umana che non conta niente per nessuno?" Le parole di James mi feriscono e non so nemmeno bene il perché. Infondo è vero, lo conosco da un giorno perché mai dovrebbe importargli di me? Tanto a nessuno, se non ai miei genitori o a quel signore che mi ha aiutato nel mio periodo più buio è mai interessato qualcosa di me. Quindi le parole di uno sconosciuto non dovrebbero ferirmi così eppure non posso fare a meno di starci male.
"Non dire così. Lo sai benissimo che lei non è una semplice umana, non so se hai sentito il suo odore ma è diverso. Non come noi ma nemmeno come quello di una persona comune" dice Dylan e il panico si impossessa di me. Devo mascherare meglio il mio odore, devo stare più attenta. "E poi, se non lo hai notato a noi sta molto simpatica e poi è davvero bella" continua Dy, facendomi arrossare di botto. Perfortuna non mi può vedere.
"Non dirmi che tu, Dylan Scott ti sei preso una cotta per una ragazza?!" Dice James divertito.
"No ma cosa dici! Ho detto così... per... per dire" risponde l'altro ragazzo balbettando. E io davvero non riesco a credere di poter piacere ad un ragazzo così bello e perfetto. "Ma non è questo il punto" continua Dy, ma viene interrotto da James che dice: "lo so che il suo odore è diverso, ma si vede che non è un licantropo. Okay, è alta e magra caratteristiche tipiche, però questo non vuol dire niente. Credo che se sarebbe una di noi Isa lo avrebbe scoperto quando la ha portata con sé dalla parrucchiera. Ti devo ricordare cosa succede ad un mezzo lupo quando si bagna con lo shampoo utilizzato da Amalia? Quello inventato appositamente oer scoprire chi è un licantropo e chi no? Se non te lo ricordassi si inizia a perdere pelo, insomma capelli e Isa mi ha garantito che non è successo niente di tutto ciò. Quindi non è una di noi"
"Va bene afferrato il concetto, però è diversa e..."
I due continuano a discutere ma io esco dal bagno non volendo più ascoltarli. Quindi Isa mi avrebbe portata con sé quel giorno solo per verificare se non una di loro? E perché questo 'shampoo' apposito su di me non ha avuto effetto? È forse per il profumo che mi spruzzo tutti i giorni per mascherare il mio odore? Altre mille domande mi si affollano nella testa ma nessuna di queste ha una risposta. Inoltre il profumo che uso mi era stato regalato da Mike, il licantropo che mi aveva aiutata. Mi aveva dato la ricetta poco prima di morire assicurandomi che con indosso questo tutte le prove per dimostrare che io non sono umana sarebbero sparite. Però i ragazzi si sono accorti del mio odore, quindi c'è qualcosa che non va.
"Hey Alaska tutto bene? Scusa per ciò che ha detto James quando è entrato, ma deve aver fatto a pugni con qualcuno prima di venire qua. Infatti non so se hai notato il sangue sulla sua maglietta" o si che l'ho notato e dall'odore che emanava si è capito subito che si trattava di un cervo, quindi non me la bevo "perciò scusalo ma a volte a questi attacchi d'ira" conclude Megan.
"Sì tranquilla immaginavo che era successo qualcosa" ma quanto sono diventata brava a mentire? Riesco perfino a controllare il battito del mio cuore, nemmeno la macchina della verità saprebbe riconoscere quando dico bugie "ma perché ha detto che non dovevate portarmi qua? Almeno mi sembra che si riferisse a me" chiedo facendo l'ingenua.
Meg sta per rispondermi, ma viene anticipata da James che ci ha raggiunto insieme al biondo.
"Scusa per prima ma..." eheheh non sai cosa inventarti vero? Sono quasi tentata di dirgli "... ma, non pensavo che saresti venuta qua a fare colazione. Sai, i tipi in questo bar non sono molto... ehm... raccomandabili e mi è sembrata una cosa strana perché di solito i miei amici non portano mai persone nuove qua e poi..." lo interrompo stanca di sentire le cavolate che sta sparando e dico con un sorriso tirato: "lascia stare, preferisco che stai zitto piuttosto che mi menti. Se non vuoi dirmelo è lo stesso."
Lui mi guarda un po stupito ma dopo un attimo si riprende e con un'alzata di spalle dice: "meglio così allora"***
Oggi si va a fare shopping! Almeno così mi hanno detto le ragazze.
La mattina è passata in fretta tra una chiacchierata e l'altra, e l'accaduto di questa mattina è stato evitato molto accuratamente.
"Pronta Skay?" Dice Meg riferendosi a me. Sinceramente non so perché mi chiama così, ma voleva a tutti i costi trovarmi un soprannome perché Alaska le sembra troppo lungo la pronunciare e allora mi chiama Skay. Non posso dire che mi piaccia, perché mentirei, però apprezzo l'idea.Dopo che tutte siamo pronte per uscire, insieme, ci dirigiamo ai centri commerciali in una città vicino al nostro paesino e dopo un breve tragitto con la macchina (di cui Isa ha fatto aggiustare la ruota) siamo arrivate.
Sono enormi. Piani e piani di negozi. Mai vista una cosa così. Credo che per vedere tutto dovremmo prenderci due giorni. Ma che dico due mesi!
" Skay non fare quella faccia. Lo so che è grande ma noi conosciamo i negozi perfetti, in cui entrare. E sono solo 4 quindi tranquillizzati" dice Kayla facendomi un sorriso, vedendo la mia espressione smarrita.***
Beh, inutile dire che siamo rimaste in quei negozi tutto il pomeriggio. Siamo arrivate la che erano le 2 e adesso ci stiamo preparando nel dormitorio che sono le 8 p.m.
Quindi siamo rimaste la dentro per quasi 6 ore! Ma ci rendiamo conto? Mai più.
Io ho comprato un vestitino grigio scuro, quasi nero, aderente che mi fascia il corpo alla perfezione. Ha una scollatura a cuore senza spalline e arriva fino a metà coscia. Sulla vita ha una specie di facia di diamanti che lo fanno risplendere. Le ragazze dicono che mi sta da dio e che mi dona molto perché mette in risalto il mio fisico slanciato, ma io non ne sono del tutto sicura.
Come scarpe, essendo già alta di mio, ho messo un paio di tacchi rossi non troppo alti ovviamente, anche perché non ci so camminare e in abbinamento una pochette dello stesso colore. Non mi sento molto a mio agio vestita così ma per una sera posso fare uno sforzo.
Isabella invece indossa un vestito verde smeraldo che le fa risaltare gli occhi, Megan un vestito oro con la gonna a balze, Kayla uno blu elettrico e Ashley, infine, indossa un mini abito rosso fuoco, con una scollatura che non lascia molto spazio all'immaginazione e delle scarpe tacco dodici nere. Ma in fondo da lei non ci si poteva aspettare altro.
Il mio viso, invece, è incorniciato dai capelli lasciati sciolti e piastrati e truccato con un po di matita nera sfumata e un rossetto rosso fuoco.
Mi posso perciò definire pronta, ed insieme ad Isabella mi dirigo dai ragazzi prima che la festa cominci.
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Shiver
WerewolfAlaska, una ragazza come tutte le altre all'apparenza, nasconde un grande segreto, o forse un grande ricordo. Ma cos'è un ricordo? Qualcosa che hai, o qualcosa che hai perso per sempre? Le immagini e le sensazioni nella sua mente sono ancora vivide...