●EIGHT●

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Mi sveglio in un letto nuovo, che non è il solito di casa mia, del signor Mike o del mio dormitorio.
Cerco di alzarmi ma la testa inizia a farmi un male tremendo. Cosa è successo ieri sera?
Vedo un braccio che mi copre la pancia e scopro che appartiene a James. Oh. Mio. Dio. Cosa ci faccio nello stesso letto con lui che mi 'abbraccia'? Inoltre indosso solo l'intimo... Non posso davvero averlo fatto e non ricordarmi niente.
La paura e la preoccupazione iniziano ad impossessarsi di me, così cerco di svegliare il ragazzo di fianco a me, ma è tutto inutile. Dorme con un ghiro.
Allora cerco di alzarmi ma il mal di testa e il suo braccio me lo impediscono.
All'improvviso sento ridere qualcuno, mi giro e vedo James con un occhio aperto e uno chiuso che cerca di trattenersi dal ridere.
"Allora eri sveglio!" dico io un po arrabbiata per avermi presa in giro.
"Sì era troppo divertente vedere come cercavi di alzarti. E poi la tua faccia quando ti sei svegliata e mi hai visto di fianco a te" dice lui scoppiando a ridere, ma poi vedendo la mia faccia aggiunge "stai tranquilla non è successo niente. Ieri sera avevi bevuto un po troppo e ti sei addormentata nel mio letto"
"E il vestito? Me lo hai tolto tu?" chiedo, e con questa domanda lo vedo un po esitare. Ma subito delle immagini un po confuse mi tornano in mente. Un ragazzo che mi tocca, si spoglia, mi tocca ancora e poi spoglia me. Io salvata dall'arrivo di James.
Senza accorgemene una lacrima inizia a scendere dal mio viso, ma viene subito asciugata da James. James il mio salvatore, che poi mi sussurrava parole dolci per tranquillizzarmi.
"Shh non piangere. Se ne è andato e non tornerà più. E in ogni caso ci sarò io a proteggerti" mi sussurra dolcemente.
Lo guardo fisso negli occhi. E lui, con quegli smeraldi verdi riesce a trasmettermi sicurezza e farmi sentire protetta.
Ma poi mi ritornano in mente le parole che ieri ha detto a Dylan. A lui non importa veramente di me, vuole solo scoprire cosa sono, e questo mw lo ha confermato anche con la sua domanda. E così mi ricordo anche che devo assolutamente spruzzarmi il profumo o lo scoprirà presto.
"Grazie James, davvero. Ma adesso devo andare." dico alzandomi dal letto con la testa che mi esplode "ci vediamo, ciao e grazie ancora"
Non gli do nemmeno il tempo di rispondermi che sono già fuori dalla sua stanza con addosso il mio vestito.

***
Sono appena arrivata nel mio dormitorio, dove non ho trovato nessuno. Chissà dove sono finite le ragazze.
Dopo essermi fatta una bella doccia ed essermi schiarita le idee vado a farmi una corsa. Ho voglia di rivedere la baita che ho trovato ieri.

Dopo una ventina di minuti sono arrivata. È rimasto tutto proprio come me lo ricordavo. Solo che il letto è sfatto.
Quindi potrebbe esserci qualcuno in casa in questo momento. Ma non sento ne odori nuovi nè passi.
All'improvviso il caminetto di fronte a me si apre e ne esce una donna, proprio quella della fotografia. O cavolo e adesso cosa faccio? Mi nascondo sotto il divano ed aspetto che lei se ne vada. Quando ormai sono sicura che sia uscita di casa esco dal mio nascondiglio e mi dirigo verso il posto in cui quella donna è uscita.
Deve essere un'entrata segreta, ecco perché il caminetto è così grande da poterci stare in piedi.

Dopo mezz'ora dove ho provato e riprovato a tirare leve, spostare statuine, libri, cercare bottoni da shiacciare, mi arrendo buttando sul divano bianco. Ed è qua che noto una cosa. Il telecomando. Che ci farà mai qua se in caso non hanno TV?  Provo così a premere il tasto di accensione e puff, il caminetto rivela la sua entrata.
Ma allora questa casa è tecnologica, chi lo avrebbe mai detto.
Entro nella stanza che ho appena scoperto e qua una specie di tunnel mi conduce ad un laboratorio pieno di fiale, provette e tutto il necessario per poter fare degli esperimenti. Ma dove sono finita?
Cerco un po qua e là sperando di capirci qualcosa, ma è tutto inutile, dato che le bocciette sono segnate con numeri strani di cui non capisco il significato.
Poi noto un'altra porta, davvero molto piccola perché bisogna gattonare per entrarci.
È bianca. Completamente. Ogni singolo oggetto, dalle pareti fino all'oggetto più piccolo e insensato è bianco. Ricorda quasi una stanza d'ospedale, di quelle spente, che solo ad entrarci ti deprimono e non vedi l'ora di uscirne. Ma c'è una cosa che mi trattiene, che mi constinge a restare. E credo propio che sia il diario nero che spicca su una scrivania bianca. L'unica cosa 'colorata'. Mi avvicino per aprirlo ma scopro che è chiuso con una chiave e che non è affatto un diario normale. Anzi non è proprio un diario, ma più che altro un libro antico. Sulla copertina sono disegnati dei simboli simili a quelli che James ha tatuati sulla spalla ed anche il titolo è in una lingua molto strana che al giorno d'oggi non si usa più. La serratura non è normale, infatti per aprirla non serve una chiave ma una specie di sigillo a forma di stella. 
I miei pensieri vengono interrotti da una porta che sbatte e subito la mia preoccupazione si fa sentire. Devo uscire il prima possibile da qua, ma come dato che non ci sono finestre?
Dai passi riesco a capire che la persona che è entrata in casa è salita al piano di sopra, perciò questa è la mia occasione.

***
Arrivo al dormitorio tutta sudata. Non so quanto veloce ho corso, ma non volevo correre il rischio che qualcuno mi vedesse la. Con me ho ancora la foto che avevo preso ieri, devo assolutamente rimetterla a posto domani, prima che si accorga.
"

Hey Skay ma dove eri finita?" Mi chiede Isabella ricordandomi che non sono sola.
Un'idea mi balena nella testa. E se quella donna fosse sua madre? Sua di Isa e di James? In fondo gli occhi sono lì stessi ed i capelli rossi sono uguali a quelli della mia amica, come il sorriso che si vede dalla foto. Quindi ciò che ho preso potrebbe ritrarre James in forma da lupo.
Oddio in che casino mi sono cacciata?

***
Dopo aver pranzato con le mie compagne di stanza, ritorno al dormitorio e dei cartelli in strada mi fanno ricordare che questa sera ci sarà luna piena. Devo trovare un posto dove andare se non voglio commettere qualcosa di cui poi mi pentirei. Oppure devo barricarmi in stanza in modo da non vedere la luna piena. Come avevo già detto ha un effetto ipnotico che mi fa perdere il controllo e dimenticare cosa ho fatto il giorno dopo. Ma questo avviene solo se guardo direttamente la luna o anche solo un suo riflesso ad esempio nell'acqua oppure in un vetro. Per questo motivo dovrò stare molto attenta questa sera, quando ci saranno le altre ragazze.
"Hey Skay oggi c'è l'incontro per matricole, ti va di venire? Ci fanno visitare un po l'università e ci spiegano i corsi. Si insomma le solite robe. Vieni?" Mi chiede Meg, quando entro in stanza.
"Certamente. Anche ora inizia?"
"Tra pochi minuti quindi dobbiamo muoverci se vogliamo arrivare la puntuali. Isa è andata a trovare sua mamma oggi, quindi non viene. Siamo solo io, te e Kayla. Ashley, invece, è ancora in coma da ieri." mi dice la mia amica sorridendo ed iniziando ad avviarsi nei giardini della scuola.
Io la seguo a ruota e il pomeriggio passa così. Tra una chiacchierata e l'altra e tra le spiegazioni sulla storia della scuola, dei corsi ecc.

***
La sera è già arrivata e l'ansia continua a crescere dentro di me. Non so cosa succederà, ma spero niente di grave da farmi scoprire.
"Skay vieni a fare due passi? Mi sento troppo chiusa in questa stanza, ho voglia di camminare" mi chide Megan e io, vedendo la sua faccia, accetto subito ricordandomi solo dopo che fra una ventina di minuti ci sarà luna piena. Perché mi devo sempre cacciare in questi guai da sola?
Usciamo dai dormitori e iniziamo a camminare dirette chissà dove.
"Possiamo passare un attimo dai ragazzi? Ieri ho dimenticato la una cosa" capisco che Meg sta mentendo, e che questa è solo una scusa per andare da loro, ma io non posso certo dirle di no, o capirà. Il giorni della luna piena i miei poteri si amplificano in una maniera assurda. Riesco a sentire gli odori e i suoni anche a km di distanza se voglio, e non devo nemmeno prestare attenzione al battito di qualcuno per sapere se dice la verità. Lo capisco e basta, proprio come è successo adesso.
"Vieni, entriamo, la porta è aperta " mi dice la mia amica sorridendo "chissà come mai."
Entriamo e non vediamo nessuno. Buio totale. C'è solo un forte odore di... lupo. Per l'esattezza di James. Non che mi dispiaccia, perché è davvero buono, ma quel ragazzo deve imparare a mascherarlo.
"Buuh!" Urla qualcuno alle nostre spalle facendomi saltare dallo spavento. Madonna che infarto. E io che pensavo fosse successo qualcosa!
Megan scoppia a ridere, quindi capisco subito che erano d'accordo, e dopo un breve tempo dove io li guardo male mi unisco a loro.
Sono proprio stupidi questi ragazzi hahah!
"Che avete da ridere?" Ed ecco James, ancora più bello del solito. I suoi occhi sono diventati più verdi e più intensi, i suoi capelli più neri, se possibile, e più lucenti, ed il suo viso sembra risplendere. Non lo ho mai visto così bello. La luna piena gli farà questo effetto.
"Oh niente niente. Ragazze vi va di fare una partita alla play?" Dice Theo.
"Certo! Così ti straccio ancora!" Esulta Meg e poi mi chiede: "tu giochi Alaska? Potremmo fare due contro due. Ragazze contro ragazzi"
Devo trovare una scusa per andarmene. Non posso passare la serata qua con la luna piena, mi scopriranno sicuramente.
"Io non ci gioco con Theo, fa troppo schifo" dice James ridendo e guadagnandosi un occhiataccia dal suo amico.
"Ma io non so giocare" dico sperando che cambino idea, ma Meg dice: "allora facciamo cosi: io e Theo contro te e James"
Okay non ho scuse, basterà concentrarmi a giocare e non guardare la luna piena.

La prima partita inizia con James che mi spiega un po i comandi, e dopo che gli ho capiti iniziamo a giocare seriamente.

La serata passa tranquilla, senza preoccupazioni, dato che i ragazzi hanno chiuso le tende, fino a quando qualcuno entra dalla porta e sullo schermo della TV si vede il riflesso della luna.

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