"Ciao mamma"
Dissi abbracciandola con le lacrime agli occhi
"Ciao Dianna..."
Disse lei dandomi un bacio sulla fronte
La guardai allontanarsi e raggiungere l'arco di alberi, per poi scomparire nel nulla
Piansi
Poi una voce risuonò nell'aria, smorzando gli schiamazzi dei ragazzini
"Benvenuti"
Tutti si zittirono
Un uomo era sospeso al centro della sala, mi si fermò il fiato, non c'era nessun filo o nessuna imbracatura, era fermo nel nulla, come se avesse un pavimento invisibile sotto
"Benvenuti all'apprendistato della scuola di Knever, prima di ottenere delle spiegazioni, dovrete superare un...test d'ammissione...poi fare una scelta"
Si sentirono dei brusii
"Tutti i ragazzi del primo anno raggiungano le segrete, alla sala principale troverete le convocazioni ai test"
Vidi una massa di ragazzi dirigersi verso un portone in fondo alla sala e decisi di seguirli.
La porta dava a delle scale nella penombra, illuminate da alcune torce, le superai rischiando di cadere due volte, e infine raggiunsi una saletta, mi guardai intorno e mi accorsi che tutti i ragazzi erano scomparsi, ero sola.
Improvvisamente mi accorsi di avere una gran sete, la mia bocca era arida e le labbra secche, mi guardai intorno e vidi un tavolino, sul tavolino c'era una brocca d'acqua, con un bicchiere accanto.
Corsi e presi la brocca e la tivoktai verso il bicchiere
Non uscì niente
Guardai la brocca, l'acqua era li, al suo posto, come se non subisse la forza di gravità.
Misi una mano dentro la brocca e toccai il liquido, era acqua, non c'erano dubbi, intanto la sete aumentava.
Iniziai ad arrabbiarmi, strinsi la brocca con tutta la forza e presi a scuoterla, mi scivolo tra le mani e si sfracellò a terra, portando con se tutta la sua preziosa acqua
Sospirai
Improvvisamente la sete mi passò, e iniziai a provare un gran freddo, la brocca e il tavolino erano scomparsi e al loro posto erano apparsi un cumulo di paglia e un accendino,
Corsi a prendere l'accendino e provai ad accendere la paglia, non uscì nessuna fiamma
Era forse scarico?
Mi infuriai ancora di più e scaraventati l'accendino in terra, al suo impatto con la terra esplose in una fiammata che mi fece indietreggiare,
Ce l'avevo forse fatta?
Ero riuscita ad accendere un fuoco
Il fuoco si spense di colpo, e al suo posto apparve una piccola ventola
Iniziai a provare un gran caldo, così cercai di far girare la ventola, era bloccata, cercai di spingerla con tutta la forza, non si muoveva di una virgola, urlai per la frustrazione e per il caldo, e iniziai a prendere la ventola a pugni, chiudendo gli occhi.
Quando li aprii al posto della ventola c'era un masso, e vicino al masso vidi un buco nel pavimento, dal quale fuoriusciva della sabbia, mi avrebbe soffocata.
Provai a spingere il masso, ma non funzionava, proprio non si muoveva.
La sabbia mi arrivò alle ginocchia
"Aiuto"
Urlai
La sabbia mi arrivò alla pancia
Il masso non si era spostato di una virgola
La sabbia mi arrivò al collo
Non riuscivo più a muovermi
"A-aiuto"
Chiusi gli occhi
La sabbia scomparve
Riaprii gli occhi, ero in una stanza larga, con altri ragazzi che guardavano una tabella in fondo alla parete
Mi avvicinai e guardai
Trovai il mio nome
"Dianna Heller
Prova 1
Fallita
Prova 2
Riuscita
Prova 3
Fallita
Prova 4
Fallita
Dominatrice
Fuoco"
Cosa? Una dominatrice?
Cosa significava?
Qualcuno mi pose una mano sulla spalla, io mi voltai voltai e riconobbi Lejla
"Ciao Dianna!"
"Lejla, anche tu qui?"
"Si, ho fallito tre prove"
"Anche io, scommetto che hai superato la...
"Terza prova!"
Rispose lei credendo che io intendesse quella
"No, io ho superato la seconda..."
"C-Cosa, ma come hai fatto a far funzionare quell'accendino, era vuoto"
"No, mi è bastato scaraventarlo in terra..."
"Dianna Heller?"
Mi voltai e vidi un ragazzo, aveva i capelli neri lisci, che gli ricadevano sulla fronte, i suoi occhi erano grigi
"S-Si?"
"Sei richiesta alla commissione"
Annuii, salutai Lejla e lo seguii
Mi portò in una stanza in pietra, al centro della sala erano seduti quattro adulti, due uomini e due donne, riconobbi l'uomo che stava sospeso nel salone principale
"Benvenuta Dianna"
Disse una delle due donne invitandomi a sedermi sulla sedia di fronte a loro
"Immagino tu ti stia chiedendo perchè sei qui e perchè stanno avvenendo tutte queste cose 'impossibili'"
"Si..."
Ammisi
"Bhe vedi, in questo mondo esistono umani dotati di 'poteri speciali', cioè in grado di controllare a proprio piacimento uno specifico elemento, quello che tu hai visto oggi, ne è una piccola dimostrazione"
"M-mi state prendendo in giro..."
"No, Dianna, in questo apprendistato vi insegneremo a controllare e a sviluppare il vostro potere...ed è per questo che ti do ufficialmente il benvenuto come dominatrice del fuoco dell'apprendistato di Kelver"
Detto questo si sentì un coro di esultazioni e mi ritrovai in una stanza piena di ragazzi in divisa rossa che mi davano pacche sulle spalle e mi battevano il cinque, un ragazzo biondo mi porse una divisa e mi strinse la mano
"Benvenuta tra di noi!"
Dopo qualche minuto di strette di mano e cinque, mi venne detto di cambiarmi e di raggiungere il salone mensa per il pranzo.
Annuii e mi diressi alla mia camera
Mentre stavo per aprire la stanza venni travolta da qualcosa che mi buttò a terra
Guardai il mio assalitore e vidi Jennipher, con un sorrisone in faccia
"Dianna, Dianna, sono una dominatrice del fuoco!"
Risi
"Anche io!"
A queste parole lei scoppiò in un urlo di gioia
"Siiiiii, Dianna, ma ti rendi conto, siamo speciali, non sono sono più la bambina normale che ero all'orfanotrofio..."
"Non credo che tu sia mai stata una bambina nella norma Jenny"
Dissi ridendo
Anche lei scoppiò in una fragorosa risata e mi abbracciò
"Sai Dianna, sei la prima amica che abbia mai avuto..."
Disse lei con le lacrime a gli occhi
Ricambiai l'abbraccio, quando qualcosa mi colpì alla testa, ebbi un capogiro, e prima di sprofondare nel buio completo sentii una frase
"Ecco cretino, l'hai colpita in testa"
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Elemental School Apprentices
FantasyDianna ha una vita tranquilla, vive da sola con la madre perchè il padre è scomparso quando lei era piccola Ma Dianna non è una persona normale, e c'è un solo luogo nel quale lei possa capire se stessa e il mistero di suo padre, l'Apprendistato dei...