Cinque giorni dopo stavamo per partire, le valige erano fatte e avevamo i pass. L'unico mio dubbio era il come arrivare, con quale mezzo saremo andati? Ronnie non volle dirmi niente fino a quella mattina.
La sveglia suonò e ricordandomi cosa sarebbe accaduto quel giorno, mi alzai subito. Dall'armadio presi dei vestiti, andai in bagno e feci una doccia tiepida; l'acqua che scendeva dalla testa per poi bagnare la schiena e infine cadere a terra lavò via la maggior parte delle mie preoccupazioni e, dopo aver preso un asciugamano, uscii dalla doccia.
Indossai dei semplici jeans strappati, una t-shirt larga nera e i miei timberland. Con i capelli ancora bagnati scesi al piano di sotto per fare colazione.
-Giorno bellissima- Ronnie mi baciò dolcemente la fronte scompigliandomi i capelli con una mano. -Giorno Ronnie- dissi con la voce ancora impastata dal sonno.
-Cosa vuoi per colazione?- mi sorrise mentre stava ai fornelli. -Non credo di avere fame... sono un pò nervosa per la partenza.- misi le braccia incrociate sul tavolo e feci cadere la testa su di esse. -Proprio per questo devi mangiare, ci aspetta un lungo viaggio, devi essere in forze, non voglio svenimenti- mi incitò -tieni, ho appena fatto dei pancakes, la mia ricetta speciale, non puoi dirmi di no- fece una faccia da pesce lesso e scoppiai a ridere. -E va bene.- anche se non avevo fame mangiai, non volevo che ci restasse male. Dopo averlo aiutato a sparecchiare e a pulire il tavolo salii in camera per prendere le ultime cose che avevo lasciato in giro e per assicurarmi di aver messo tutto nelle valige.
Quando fui sicura di non aver dimenticato niente, mi diedi un'occhiata allo specchio, mi truccai con una riga di eyeliner e un pò di rossetto viola scuro. Dopo aver finito mi guardai un'ultima volta.
In questi mesi cambierà qualcosa, deve per forza cambiare qualcosa.
La voce di mio fratello che mi chiamava mi distolse dai miei pensieri. -Carolyn! Scendi, dobbiamo sistemare le tue valige nel tourbus!- gridò. Presi il mio zaino, il telefono, le cuffiette e scesi le scale.
Il bus dei Falling In Reverse era immenso ed era parcheggiato davanti casa. Lo guardai con stupore, ero elettrizzata all'idea del Warped ma anche un pò tesa.
-Allora, vuoi salire o rimani a guardare il bus per le prossime ventiquattro ore?- Jacky mi prese in giro.
-Ha ha ha, quanto fai spaccare- gli diedi scherzosamente un pugno sulla spalla mentre prendeva le mie valige -quando si parte?- chiesi.
-Appena finiamo di caricare gli strumenti e le altre cose sul bus, poi partiamo.- disse allontanandosi. Quando i ragazzi ebbero finito con gli strumenti si avvicinarono a me. -Hey Carolyn! Emozionata per il tuo primo Warped Tour?- mi chiese Ryan sorridendomi. -Da morire, non posso ancora credere che Ronnie mi abbia detto di si.- ero emozionata all'idea di passare del tempo con Ronnie e i ragazzi. Dopo aver parlato un pò con i ragazzi salii sul bus: un odore di menta e tabacco mi pervase, era forte e allo stesso tempo dolce, mi piaceva.
Il corridoio era abbastanza sgombro, mentre ai lati del bus, dove stavano i letti, c'era un sacco di roba, numerosi fogli di carta, testi di canzoni, ipotizzai, pacchetti di sigarette mezzi pieni e bottiglie di birra vuote buttate qua e là.
Dopo circa venti minuti il tourbus partì e noi eravamo in viaggio verso una che sarebbe diventata una bellissima avventura.Ecco a voi il quinto capitolo! Spero vi piaccia, lasciate voti e commenti :) al prossimo capitolo!
Gre
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Hold Me Close
FanfictionCarolyn è una ragazza di diciassette anni, vive con suo fratello maggiore Ronnie a Los Angeles. Dopo tante suppliche, Carolyn riesce ad ottenere il consenso del fratello a partecipare con i Falling In Reverse al Warped Tour ormai alle porte. Là Caro...