Capitolo 18

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Simone partì e si mise a ridere -Che hai combinato?-
-Nulla ho solo detto che sarei uscita con te e ho scandito per bene il tuo nome-
-Mio Dio ti sto contagiando, stai diventando ribelle-
-Meglio, sono stufa di eseguire ordini a destra e a sinistra-
-Io ho appena iniziato a chiamarla per nome mia madre, credo che ci stiamo cacciando nei guai lo sai?-
-A me va bene, mi basta starti vicino-
Simone la guardò e sorrise -Allora dove vuole andare signorina ribelle?-
-C'è la notte bianca in centro, andiamo lì? Io te, te io?-
-Va bene capo io te, te io-
E così si diressero in centro città, parcheggiarono a 2-3 minuti di distanza e quando scesero Simone la strinse a sè e iniziarono a camminare. Arrivarono in centro subito dopo: era pieno di luci e fiocchi bianchi che stavano a indicare la presenza della notte bianca. Mia lo prese per mano e lo trascinò alla prima vetrina -Guarda! Sono tutti belli quei vestiti! Andiamo a rapinare il negozio?-
Rise -Sei pazza tu-
-Sì di quei vestiti ma soprattutto di te- rise anche lei e lo trascinó ad un'altra vetrina: Pandora. Era il suo sogno avere uno di quei gioielli tra le sue mani e ogni volta che li vedeva si incantava. -Anche loro sono bellissimi, e così luccicosi-
-Vero sono molto belli, quale ti piace di più?-
-Tutti si puó dire?-
-No dai è troppo generico-
-Beh allora ti spiego, quello- indica uno dei bracciali -è il bracciale poi tutti attorno ci sono i charm che puoi scegliere e a me piacciono da morire quelli con i fiori-
-Mh credo di aver capito, tipo quello?- ne indica uno con i fiorellini bianchi
-Sì bravo!- si staccó da quella vetrina e proseguì camminando.
-Amore ma.. Alla fine quella Giusy ha detto qualcosa ai tuoi?-
-Tutto ha detto, filo per segno.. Me lo immaginavo-
-Che pettegola-
-Sempre stata così, nemmeno il figlio la sopporta ancora-
-Ma gli credo povero-
-Già poi figurati mia madre è andata su tutte le furie.. E finimmo per litigare-
-Mi sento un po' in colpa..-
-Ma che scherzi? Non devi nemmeno pensarci, non dobbiamo farcene una colpa se ci siamo innamorati.. È successo e basta-
-Lo so ma prima che noi stessimo insieme era tutto normale, non mi ero mai comportata così con i miei..-
-Ci stai ripensando?-
-No certo che no! Ti ho desiderato troppo-
-E allora che c'è?-
-C'è che voglio andarci in fondo a questa storia, tu non hai fatto nulla a loro e io niente ai tuoi.. Cos'hanno contro?-
-I tuoi probabilmente vogliono proteggerti-
-Da cosa? Da te? E perché poi?-
-Avranno paura che tu riceva delusioni o che ti faccia soffrire, in fondo sei la loro unica figlia-
-Sì ma tu mi faresti mai soffrire? O mi faresti mai del male?-
-No mai-
-Ecco vedi? Dovrebbero imparare a fidarsi un po' di più-
La strinse a sè -Dai tranquilla passerà-.
Poco più avanti c'era una panchina libera e Mia corse a prendere il posto. Simone si sedette con Mia che gli si sedette in braccio appoggiando la testa sulla sua spalla. -Non ho voglia di tornare a casa-
-E dove vuoi andare?-
-Non lo so ovunque, ma non a casa-
Le accarezzó i capelli e le diede un bacio sulla fronte -I tuoi si preoccuperanno..-
-Ho detto loro che sono con te e che non sapevo quando sarei tornata, che vogliono di più?-
-Stai diventando sempre più uguale a me- rise
-Meglio- fece una pausa non sapeva se dirglielo ma sarebbe stata la cosa migliore -Prima ho chiesto a mia madre che avesse contro di te e lei mi ha detto che..-
-Cosa?-
-Che un giorno capiró-
-Capirai cosa?-
-Non lo so.. Poteva dirmelo e invece no nulla se ne andó..-
-Sono strani lo ammetto, a volte ho paura di sapere la verità-
-Anche io. E se la verità ci dividesse?-
-Qualunque sia io voglio stare con te. Comunque preferisco pensare che vogliano proteggerti per via che sei la loro unica figlia-
-Sai in realtà avrei dovuto avere un fratello.. Anzi fratellastro-
-Davvero? E che fine ha fatto?-
-Mia madre mi raccontó che due anni prima di avere me ebbe una storia con un tipo, appena scoperto che rimase incinta la abbandonó e per sua fortuna trovó mio padre che le stette accanto, quel tipo peró si fece vivo poco prima che nascesse questo mio fratello e appena nacque fece di tutto per portarlo via e ce la fece purtroppo-
-Potresti cercarlo no?-
-Mia madre quando le chiesi se potevo cercarlo mi disse che probabilmente sono lontani perché questo uomo viaggiava molto per cui è impossibile sapere dove siano ora-
-È un po' triste sapere che esiste ma non puoi vederlo.. Come me con i miei genitori naturali-
-Sai dovremmo cercarli da soli-
-Dici?-
-Dico sì. Alla fine degli esami ci mettiamo all'opera e nessuno ci fermerà-
-Promesso?-
-Promesso-
Eh sì lo avrebbero fatto nonostante sotto ci sia una verità che nessuno dei due si sarebbe mai immaginato.
-Senti, dicevi che non volevi tornare a casa giusto?-
-Sì-
-Ho un'idea!-
-E cosa aspetti a dirmela? Su dai!-
-Mia nonna abita a mezz'ora da qui e potremmo dirle che siamo andati a fare un giro dalle sue parti, che siamo stanchi e quindi non ce la sentiamo di tornare a casa e le chiediamo se ci ospita lì per stanotte-
-Ma non le saremo un disturbo?-
-Certo che no, a lei piace quando vado a trovarla figurati ora che ho pure la ragazza e lei non è pettegola come Giusy-
-Ok allora ci sto! Partiamo subito.-
Si alzarono in piedi e si diressero verso la macchina per poi salire e avviarsi verso la casa della nonna di Simone.

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