Capitolo 22

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-In 4? Stai scherzando?-
-No giuro, devono partire per il viaggio della maturità-
-Ma che stronzi!-
-Vabbè dai meglio pochi ma buoni si dice-
-Sì vero e poi Leo sarà tutto mio-
-Io lo sapevo che arrivavi a dire questo- rise -Sara ho un'idea.. Simone vuole portarmi nella sua casa al lago per una settimana e se veniste pure voi?-
-Mia dici sul serio??-
-Sì, partiamo la sera dopo la cena del mio compleanno-
-Sìììì!- la abbracció fortissimo dalla felicità, avrebbe passato una settimana con il suo, anzi non ancora suo ma solo per poco, Leonardo -Grazieee!-
-Ma figurati, dico a Simone e poi ti faccio sapere-
Passarono il pomeriggio in centro ad entrare nei negozi e cenarono al Mc Donald poi tornarono a casa stanche e andarono a letto pronte per affrontare la pesante giornata di scuola dell'indomani.

Il giorno dopo..
Mia entró a scuola e vide Simone parlare con una ragazza, beh in realtà era la ragazza che gli parlava con un sorrisetto per niente innocente e Simone non le dava molta retta. Allungò il passo dirigendosi verso loro due e prese Simone a braccetto -Ciaaao amore mio!- e gli diede un bacio, la ragazza li guardò poi alla fine disse -Simo se non ti senti abbastanza soddisfatto chiamami che ci penso io a te- fece l'occhiolino. -Lara guarda ho una ragazza e ci pensa lei al mio piacere, sai non sono più il Simone di prima quindi non sprecare fiato a dirmi queste cose-
-Già Lara vedi di andartene un po' a fanculo, mh? Che ne dici?- eh sì Mia aveva perso la pazienza. Lara la guardó malissimo e se ne andó sculettando cercando di farsi notare, Mia rise poi tornó seria -Chi è la troia?-
-È una di quelle con qui mi divertivo, ma è passato pensiamo al presente-
-La prendo a calci in culo se ti parla ancora-
-Tranquilla io amo te, mi è piaciuto quello che le hai detto peró-
-So dire di peggio ma oggi mi sento particolarmente buona, domani deve stare attenta peró-
Simone rise -Gelosona che non sei altro, ma ti amo così-
-Oh beh ti conviene sai?-
-Ah sì sennó?-
-Sennó resti senza il tuo amico lì sotto-
-Oh mio Dio no, tu poi come fai?-
-Ma quanto sei scemo?- risero insieme poi si baciarono. -Ah amore ti va bene se vengono anche Sara e Leo al lago con noi?-
-Sai che pensavo alla stessa cosa? Sai a Leo piace Sara e..- lo interruppe -Sì e a lei piace lui quindi dobbiamo riuscire a metterli assieme-
-Sì brava, quindi ok ci saranno pure loro con noi-
-Evvaii!- gli saltó in braccio -Portami in classe schiavo-
-Guarda che ti lascio qui-
-E tu guarda che sparisce il tuo amico- Simone senza esitare la portó in classe e la mise giù vicino al suo banco. -Ora so come farti fare le cose-
-Non ti faccio nulla perché siamo in classe Mia- la guardó con un sorrisetto malizioso. -Penso che oggi dovremmo trovarci a studiare- mimó le virgolette sulla parola studiare. -Tu sì mi capisci piccolina- fece l'occhiolino poi inizió ad entrare gente e si misero ai loro posti fino a quando non arrivarono anche Sara e Leonardo. -Buongiorno!- dissero in coro Sara e Leonardo -Wow che sintonia stamattina eh?- Simone fece l'occhiolino a entrambi -Simo smettila è solo pura coincidenza- Leo gli diede una pacchetta sulla spalla, ma Sara arrossì. -Ma allora venite con me e Mia al lago sì o no?-
-Certo amico ci sto!-
-Sì anche io- rispose Sara timidamente
-Sì che bello!- Mia abbracció Sara.
Continuarono a parlare fino a quando non entró la prof della prima ora è tutto si misero al loro posto per seguire la lezione. Furono 5 ore davvero pesanti e grazie a Dio non era un giorno da 6 ore quello o ci sarebbe stata un'altra ora di suicidio. Durante la ricreazione Mia e Simone sentirono Sara e Leo mettersi d'accordo per vedersi quel pomeriggio e lei le chiedeva di aiutarla in matematica dato che lui era molto bravo in quella materia. Mia e Simone si diedero il 5 in segno di vittoria. A fine scuola, mentre Sara tornava con Leo, Mia e Simone si fermarono poco distante da scuola, pranzarono e tornarono a casa insieme. Aperta la porta Mia lo prese dalla felpa e lo trascinó dentro e dopo aver chiuso la porta e aver lasciato gli zaini a terra lo bloccó alla porta e lo bació. -Ehi piccola non dovrebbe essere il contrario?-
-Shh ti ho preceduto- riprese a baciarlo fino a quando gli slacció la felpa. Piano piano salirono le scale senza staccare le loro labbra e andarono in camera. Mia gli tolse la felpa lasciandola a terra e Simone fece lo stesso con la maglia di Mia prima di farla cadere sul letto e mettersi sopra, inizió a baciarla ovunque e si spogliarono a vicenda quando poi Simone entró in lei. Le sensazioni erano ogni volta sempre più forti e la stanza sempre più piena di passione, Mia questa volta allacció le sue gambe ai fianchi di Simone. Continuarono fino al piacere che arrivó quasi subito -Simo ti amo- disse quasi balbettando, Simone si mise al suo fianco e lei si accoccoló a lui -Anche io bambolina mia- si coprirono con il lenzuolo. Poco dopo a Mia sorse un dubbio, era il caso di parlarne o no? Sì probabilmente sì. -Amore, ma se capitasse che.. No vabbè nulla-
-No dimmi-
-Dicevo..se capita che io rimango incinta cosa.. Cosa succederebbe a noi due?-
-Diventeremo genitori no?-
-Sì ok ma intendevo se tu vuoi tenerlo-
-Certo che sì amore, non abbandonerei mai un figlio e tanto meno ti farei abortire uccidendolo. Faró il papà insieme alla mamma più bella del mondo-
-Guarda che accetto qualsiasi tua risposta, ti capisco cioè siamo giovani chi lo vuole un figlio ora cioè..- si rese conto della risposta di Simone, lo guardó e si appoggió su di lui -dici sul serio??-
-Certo amore io ti amo e quel figlio è frutto del nostro amore quindi amerei anche lui allo stesso modo-
Mia lo bació senza aggiungere altro. Sì Simone era cambiato davvero e merito di Mia che era molto soddisfatta di tutto questo.

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