Titus Barnes si presenta come lo farebbe un perfetto segretario di Stato: portamento da sovrano,impettito come un fagiano che mostra le sue piume alla compagna,altero e... totalmente immobile. Non fa un cenno quando io e Cato ci sediamo difronte a lui. La sua presenza aulica mi impietrisce.
Il primo a parlare e proprio lui e sono cosi sconvolta quando lo fa che inizio a fissarlo insistentemente e solo la voce di Cato riesce a distogliermi. "Io sono Titus Barnes,il vostro mentore per questa edizione dei Giochi. Voi siete?" A differenza del suo aspetto ha una voce dolce,carezzevole, per questo rimango spiazzata. Non poteva esistere corpo più sbagliato,viso dai lineamenti più duri per una voce tanto sottile e delicata, quasi da donna. Mi accorgo solo ora che durante la Mietitura non era presente sul palco assieme ad Ester.
"Io sono Cato e lei si chiama Clove". Lo ringrazio mentalmente per avermi ricordato di saper
parlare. "Piacere" è l'unica cosa che riesco a pronunciare per ilo momento. Mi dico che devo assolutamente riprendermi,mi sono ripromessa di dare una bella impressione. E lui è quello che devo convincere più di tutti, perchè sarà lui che mentre mi troverò nell'arena dovrà procurarmi sponsor. E può scegliere solo uno di noi due da far arrivare alla fine.
Titus ci squadra per qualche momento,poi ritorna a parlare:"bene. Questa sera arriveremo a Capitol City. Alloggeremo nel centro di addestramento fino al vostro accesso nell'arena. In questi giorni voi vi allenerete con gli altri tributi, apparirete davanti alla TV nazionale per le interviste e avrete una sessione privata con gli Strateghi che vi daranno un punteggio da 1 a 12. Per quanto mi riguarda, il mio compito è quello di procurarvi degli sponsor, i quali possono salvarvi la vita ma anche lasciarvi morire di stenti se quello che fate e come vi comportate nell'arena a loro non piace. Quindi ricordate: da quando metteremo piede a Capitol e anche dentro l'arena il vostro scopo è piacere alla gente. Domani parleremo di come dovrete comportarvi con gli altri tributi." A queste ultime parole mi si accende una lampadina:" hai intenzione di farci stringere alleanze?"
Da quando guardo gli Hunger Games so che in ogni edizione si creano delle alleanze tra alcuni tributi le quali possono avvantaggiarli sugli altri almeno per i primi giorni. Poi naturalmente dovranno combattersi anche loro. C'è un tipo di alleanza particolare che si ripropone ogni anno e vede uniti i tributi dei distretti più ricchi,l'1,il 2 e il 4, che di conseguenza vengono chiamati Favoriti. Io posso essere una di loro. E se se questo mi aiuterà ad arrivare più facilmente alla vittoria voglio esserlo. Scommetto che anche Cato ha avuto la mia stessa illuminazione dal modo in cui mi lancia uno sguardo, che però non riesco a decifrare. "Possibilmente." dice Titus. "Sarebbe la cosa migliore all'inizio collaborare. Ma sapete come vanno a finire le alleanze nell'arena. Potrebbero anche decidere di far fuori uno di voi prima del tempo,quindi è a vostro rischio e pericolo. Ma a tutto questo penseremo più tardi,ora mangiamo". Detto ciò si alza e si va a sedere al tavolo al centro del vagono dove lo attende Ester. Io e Cato o seguiamo senza fiatare e,sempre in silenzio, consumiamo il nostro sfarzoso pasto. Ad un tratto sento dei rumori provenienti dal vagone dietro al nostro ed Ester entusiasta dice:"oh,al momento giusto! Stanno mandando in onda le Mietiture dagli altri distretti. Forza ragazzi andate a conoscere i vostri compagni!" .
Compagni? Ha detto 'compagni'!? Non stiamo andando a fare una gita di piacere, sciocco esemplare della capitale, stiamo andando a morire! MORIRE! Vorrei urlarle tutto il mio disprezzo, ma mi trattengo e seguo Titus e Cato,che è diventato pallido come un lenzuolo alle parole di Ester, nel vagone dove si trova un grande schermo televisivo. Quando ci sediamo tutti e tre sul divano stanno già mostrando la Mietitura del distretto 1. Vediamo offrirsi volontari una bella ragazza, bionda e slanciata, di nome Lux ed un ragazzo muscoloso chiamato Marvel. Poi ci siamo io e Cato. Non faccio caso ai tributi del distretto 3, che salgono sul palco entrambi spauriti come cerbiatti. I ragazzi del 4 sembrano entrambi forti. Ho appena conosciuto i miei alleati,e mi appaiono tutti ben piazzati. Dal distretto 5 in poi non faccio molto più caso a chi viene sorteggiato.
Il mio pensiero torna sulla Mietitura dei ragazzi dell'1. Anche loro si sono offerti volontari e non posso non pensare che anche loro si trovano nella stessa situazione mia e di Cato: costretti a prendere parte a qualcosa che ci è stato tramandato per colpa di errori non nostri,a causa di una guerra persa in partenza e totalmente inutile. Forse siamo più simili di quanto immaginiamo.
Anche loro lasciano le loro famiglie,anche loro sono convinti di poter vincere.
Una voce di giovane donna mi distoglie da questi pensieri e fa ritornare la mia attenzione a quello che accade in televisione. Siamo già arrivati al distretto 12 e vedo una ragazza che si fa avanti tra la folla dicendo di volersi offrire volontaria. Una bambina bionda urla dietro di lei e un altro ragazzo la trascina via mentre dei pacificatori intervengono.
Non ci credo. Né io né i due che mi sono accanto. Non era mai accaduto che ci fosse un volontario in un distretto remoto e così povero come il 12. Mi chiedo quale motivazione abbia portato questa ragazza a sacrificarsi quando sento che è la sorella della bambina estratta. Per questo. Per salvare un familiare ha preso il suo posto, e ora rischia di morire e di non rivederla. Deve essere dotata di grande coraggio e forza d'animo per aver fatto un gesto del genere. Per un attimo provo ammirazione per lei, ma poi mi rendo conto che se ama a tal punto la sorella da partecipare ai Giochi al posto suo sarà altrettanto determinata a tornare a casa per riabbracciarla.
Se lei vince io muoio, e ciò non posso permetterlo.
Sarò io a tornare dai settantaquattresimi Hunger Games.
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The Wrong Games -Clove's POV-
FanfictionFanfiction sugli Hunger Games raccontati dal punto di vista di Clove, Distretto 2. Dal primo capitolo:""Signorina Salter Clove, giusto?" mi domanda con voce profonda. "Si" rispondo. "Quest'anno il Presidente di Panem le...