"Sai già cosa farai?" mi dice Cato. Dall'ultimo giorno degli allenamenti è strano, sembra quasi più umano. Non conosco il perchè di questo cambiamento repentino, sopratutto nei miei confronti. Forse è un modo per farmi capire che vuole riappacificare le acque da quando mi ha fatto quel discorsetto molto poco rassicurante? O semplicemente vuole che le cose una volta nell'arena vadano per il verso giusto, ovvero come vuole lui. Si, decisamente mi sembra l'ipotesi migliore conoscendolo.
"Non ne ho idea, forse lancerò qualche coltello. Tu?" Sono stata sincera, non so davvero cosa fare per stupire gli Strateghi. "Titus mi ha consigliato di mettere in mostra tutta la mia forza, quindi penso che userò lance e spade." Si, me lo ero immaginato.
Usciamo dall'ascensore che ci ha portati circa un piano sotto il centro di addestramento. Davanti a me c'è una porta dall'aria spessa, tutto intorno gli altri tributi. Io e Cato ci sediamo accanto a Lux e Marvel e iniziamo a chiacchierare come se nulla fosse, prendendo il classico comportamento da Favoriti, fino a quando non chiamano la mia 'amica' dell'1. Così rimango sola tra i due ragazzi, che tranquillamente iniziano a parlare di armi e tecniche offensive come se io non ci fossi. Perciò mi do all'arte contemplativa, scrutando le persone che mi sono difronte.
La bambina del 7 è minuscola, sarà un gioco ucciderla. Ma non sarò io a farlo. Il ragazzo suo compagno è ben piazzato, avrei voluto averlo nel nostro gruppo, ci avrebbe fatto sicuramente comodo. Lo lascerò a Cato. Sposto lo sguardo più in là e li vedo, Katniss e Peeta.
Loro sono compito mio. Sono seduti vicinissimi e si tengono per mano. Poveri sciocchi, non capiscono che il loro amore non li aiuterà di certo a sopravvivere, agli Strateghi non importa nulla di queste perdite di tempo chiamate 'sentimenti', anzi proveranno un sadico piacere a costringerli a uccidersi. E io rimarrò in vita solo per vederlo o per provocare la morte di uno dei due davanti agli occhi dell'altro. Ho già deciso tutto, vedo perfettamente la scena prendere vita nella mia mente. Penso che ucciderò Peeta per primo, così lei non avrà la voglia nemmeno di proteggersi con il suo amore morto.
"Salter,Clove" sento chiamare da una voce metallica. È il mio turno e non me ne sono
nemmeno accorta. Mi alzo composta, lancio uno sguardo gelido agli innamorati e mi dirigo a testa alta nella tana del lupo.
***
Vedo davanti a me le sagome dei manichini muoversi in cerchi sempre più veloci.
Sento il freddo delle lame dei coltelli che ho in mano e il manico nero bagnato dal mio sudore.
Libero la mente da tutti i pensieri, come faccio sempre quando devo concentrarmi e aspetto di sentire quella vocina familiare che mi spinge ad iniziare.
'Vai' mi dice. Apro gli occhi, prendo la mira in pochi secondi e il primo coltello raggiunge il centro del petto del pezzo di gomma a me più vicino con un tonfo sordo.
'Ce n'è un altro a destra'. Preso in piena fronte. 'Sinistra- di lato-al centro-di nuovo un lancio- quella è Katniss- quello è Peeta- Cato e Lux e tutti gli altri tributi- Ester- Marcus- gli Strateghi- più veloce-di più. Basta.'
Una volta finiti i coltelli nella mia mano torno in me e vedo una distesa di teste, braccia e pezzi indistinti di gommapiuma che giacciono ai miei piedi. Dall'alto delle loro postazioni gli Strateghi non fanno una mossa. Ci sono riuscita, li ho stupiti. Percepisco il peso che fino ad ora avevo sullo stomaco senza essermene accorta sciogliersi in minuscole bollicine e la tranquillità invadermi. So che ho fatto bene la mia performance. Non possono darmi meno di 8, e con un punteggio tale posso anche cavarmela da sola nell'arena.
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The Wrong Games -Clove's POV-
FanfictionFanfiction sugli Hunger Games raccontati dal punto di vista di Clove, Distretto 2. Dal primo capitolo:""Signorina Salter Clove, giusto?" mi domanda con voce profonda. "Si" rispondo. "Quest'anno il Presidente di Panem le...