Capitolo 5- Di armi e sfilate

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"Con Rose abbiamo deciso che quest'anno useremo uno stile semplice, che ricorda lievemente i costumi di un'antichissima civiltà, quella greca" mi espone con tono professionale Marcus, guardandomi mentre mi gira intorno. È di media statura, avrà una quarantina d'anni, capelli platino fino alle spalle e occhi piccoli. Ha un tatuaggio che parte dal lobo dell'orecchio destro fino ad arrivare alla clavicola. Quando mi è più vicino posso notare che sono i simboli dei distretti, più quello di Capitol, per un totale di 13 cerchi decrescenti. Il tredicesimo è piccolissimo.

"Come sarò vestita quindi?" Non che mi importi molto, in realtà. Non sono mai stata una ragazza vanitosa e so poco e niente riguardo alla moda. "Tu indosserai un corpetto di metallo che arriverà alla vita e una gonna al ginocchio dello stesso materiale che poi coloreremo d'oro. Certo il movimento non sarà agevolato, ma sui carri sarete stabili." 

Oro. Fantastico, dovrò sorbirmi gli urletti di gioia di Ester alla notizia. "In testa" continua Marcus " porterete sia tu che Cato un elmetto, anch'esso d'oro, con ai lati delle specie di ali.  Abbiamo voluto ricordare la forma dell'aquila, sai, nell'antica Roma era considerata di buon augurio". Mi sta augurando buona fortuna in pratica. "Bene" rispondo. Sono sempre a corto di parole in situazioni come questa, quando non sai cosa l'altro si aspetta. Vuole che lo ringrazi? O solo che faccia fare una buona comparsa al suo completo? Nell'indecisione rimango in silenzio. "Ti accompagno al secondo piano, devi parlare con Titus". Arrivati all'ascensore che deve portarmi nel mio appartamento mi saluta, dandomi appuntamento a questa sera per gli ultimi ritocchi al costume. Seduti sulle poltrone trovo Cato e Titus che mi aspettano. Appena seduta quest'ultimo inizia:" questa sera farete la vostra prima apparizione in TV. È un avvenimento molto importante per voi, in quanto vi mostrerete agli sponsor ed è fondamentale che facciate una bella impressione se volete qualche aiuto una volta nell'arena." Parla sempre con una voce calma e pacata. Non posso odiarlo molto, lui era come me,una vittima. "Dobbiamo decidere come mostrarvi al pubblico: docili ma in realtà letali, combattenti assetati i sangue, come una coppia o evidenziare fin da subito la vostra rivalità? Dovete scegliere assieme. Vi lascio carta bianca, mi farete sapere più tardi." Dicendo questo si alza e lascia me e Cato da soli. "Tu...tu cosa ne pensi?" provo per prima, tanto prima o poi avremmo dovuto discuterne e preferisco sbrigarmi. "Credo che dovremmo mettere subito della distanza tra di noi. Sai quanto me che anche se stringeremo un'alleanza tra di noi o con altri tributi, dovremo romperla per ucciderci, e non voglio illuderti, perchè, se sarà opportuno, non mi farò problemi a farti fuori. In fondo quasi non ci conosciamo, ci siamo allenati qualche volta nella stessa stanza ma per me questo non fa alcuna differenza. Credo che anche tu la pensi come me, solo che sei troppo educata per dirmelo." Rimango basita. Non mi ha guardato nemmeno una volta mentre parlava con la sua voce fredda, distante e impassibile. Non mi farò problemi a ucciderti, ha detto. Certo. Che sciocca sono stata a non capirlo subito. Cosa mi dovevo aspettare da uno come lui? Che mi dicesse che non mi avrebbe uccisa o che mi avrebbe risparmiata se ci fossimo ritrovati a combattere? Mi accorgo che sono l'unica rimasta ancora con la mente a casa, indietro, che non è entrata nella 'modalità tributo'. Devo darmi una svegliata. "Hai ragione" rispondo con la voce più piatta che posso. "Nemmeno io mi farò dei problemi, sappilo. Credo però che sia il caso, almeno all'inizio, di creare un'alleanza con quelli dell'1. Mi sono sembrati forti alla Mietitura e dovremo chiedere a Titus di parlare con il loro mentore." Cato finalmente si volta verso di me. Sembra sorpreso. Forse pensava che fossi rimasta scioccata dalle sue parole. In realtà mi hanno aiutata a mettermi difronte alla realtà, ma non lo ringrazierò di certo.

A rompere il silenzio che è sceso tra noi è proprio Titus che entra per chiederci cosa abbiamo deciso e noi lo mettiamo al corrente di tutto, anche dell'alleanza. "Per stringere degli accordi dovrete aspettare domani, il primo giorno di addestramento. Nella palestra potrete iniziare ad allenarvi con i ragazzi del distretto 1 fin da subito, poi medierò io con il loro mentore. Intanto, comunque, potete proporla a loro direttamente in via informale. Se seguono 'la tradizione' non faranno problemi. Ora iniziate a prepararvi per la sfilata. Da quello che mi hanno detto i vostri stilisti, gli abiti preparati non sono..ehm... molto flessibili" e ci spinge verso la porte con un ghigno.

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