3. You.

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Il sole ormai era alto in cielo e dei piccoli raggi di sole colpirono il mio viso permettendomi così di svegliarmi.
Mi alzai svogliatamente e mi stiracchiai per poi alzarmi e scendere giù in cucina per fare colazione.

'Buongiorno.' Mormorai entrando in cucina dando un bacio sulla guancia di mia mamma che era ai fornelli intenta a preparare delle omelette.

'Tutto bene piccola? Ti vedo di buon umore.' Chiese e sorrisi.

'In realtà oggi la sento una giornata positiva e sai anche tu quanto io sia negativa con la vita.' Ridacchiai e iniziai a bere un po' di succo a mirtillo.

Mia madre mi sorrise e mi porse il mio piatto con le omelette che iniziai a mangiare velocemente, erano le 07:00 di mattina ma già sentivo una fame che se avessi potuto mangiare tutto ciò che c'era in casa l'avessi fatto.

Una volta finita la colazione posai il piatto nel lavabo. 'Vado a prepararmi.' Mormorai salendo al piano di sopra senza aspettare una risposta precisa da mia madre.

Entrai in bagno e iniziai a spogliarmi facendo una doccia veloce, uscì dal bagno e decisi cosa mettere. Optai per dei jeans chiari e un top bianco, ai piedi misi le mie all-star bianche, un po' di mascara ed ero pronta.
Scesi le scale velocemente e dopo avere salutato mia mamma con un veloce bacio sulla guancia uscì di casa.

Mi incamminai verso scuola, ero quasi arrivata ma decisi di fermarmi a prendere un caffè in un bar lì vicino.

Entrai e mi avvicinai al bancone, ad accogliermi c'era un ragazzo biondo -sicuramente tinto- e con dei bellissimi occhi azzurri.

'Ciao, sai già cosa ordinare?' Mi chiese sorridendomi.

'Un caffè da asporto, grazie.' Sorrisi e aspettai.

Sentì la porta aprirsi e chiudersi velocemente così mi girai trovando Justin.
Mi sorrise e venne verso di me.

'Ci rincontriamo.' Disse e si sedette accanto a me.

'Giá, come mai da queste parti?' Chiesi.

'Potrei farti la stessa domanda.' Sorrise e distolsi lo sguardo quando il barista mi porse il caffè presi il portafoglio per pagare ma Justin mi interruppe.

'Lascia faccio io.' Disse e pagò il mio caffè.

'Grazie mille Justin ma non posso accettare.' Mormorai.

'Troppo tardi.' Disse ammiccando al fatto che già avevo pagato.

'Sono in debito con te.' Dissi, controllai l'orario e stavo facendo tardi. 'Devo andare, ciao Justin.' Presi il mio caffè ed uscì dal bar camminando a passo svelto verso scuola.

Entrai e nel cortile intravidi Katy intenta a parlare animatamente al cellulare, mi vide e staccò la chiamata.

'Ehi.' Sorrise abbracciandomi.

'Ciao, contenta oggi?' Chiesi.

'Ho appena finito di parlare con Scott, domani sera ho un appuntamento con lui.' Sorrise.

'Sono molto felice per te amica.' Dissi battendole un pugno e ridacchiando, la campanella suonó e Katy dopo avermi salutata scappò via dicendo che altrimenti avrebbe fatto tardi.

My Vampire.| Justin BieberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora