Un raggio di luce attraversò le serrande della mia finestra e andò dritto sul mio viso interrompendo il mio sonno.
Mi alzai e scesi giù in cucina, intravidi mia madre ai fornelli.
'Buongiorno.' Mormorai.
Non sapevo se era ancora arrabbiata con me per la questione di mio padre però, in ogni caso, io ce l'avevo con lei per non avermi detto che ero stata adottata.
Lei non fece nulla, fece finta di non sentirmi e continuó a preparare la colazione.
Mi accomodai a tavola e addentai una mela.
'Mamma.' Sospirai.
'Che c'è?' Rispose dura lei, voltandosi verso di me.
'Senti é da un po' che voglio dirti una cosa ma con questo tuo tono arrabbiato non si risolve niente.' Mormorai. 'Qui l'unica ad essere arrabbiata con te, sono io.'
'Ah sì?' Domandò retorica. 'E sentiamo cos'ha da dire la piccola Brooke.' Mormorò dura e frustrata.
Mi alzai di scatto sbattendo una mano sul tavolo da pranzo.
'Vuoi sapere cosa ho da dire?' Urlai. 'Ho da dire il fatto che so di essere stata adottata e tu, in tutti questi anni, non me lo hai mai detto.' Urlai a pieni polmoni e quando respirai mi sentì più leggera.
Sembrava quasi che mi fossi tolta un enorme macigno dallo stomaco.
Mia madre rimase a bocca aperta.
'Brooke io-' Iniziò lei ma io la fermai prima di parlare.
'Inutile dire altre bugie.' Sospirai. 'Ho conosciuto la mia vera madre, si chiama Marie.' Mormorai.
Lei mi guardava incredula, sembrava quasi avesse visto un fantasma.
'Adesso se permetti.' Sospirai. 'Vado a scuola, buonagiornata.' Dissi e uscì di casa.
Fuori dalla porta trovai Katy ad aspettarmi in macchina.
Mi vide e mi sorrise debolmente, ricambiai il sorriso ed entrai in macchina.'Buongiorno.' Mormorai e le diedi un bacio sulla guancia.
'Buongiorno.' Sorrise.
Partì verso la scuola, oggi Katy sembrava essere felice.
Per la radio passavano alcune canzoni e la sentì canticchiare di tanto in tanto.'C'é qualcosa che devi dirmi piccola Katy?' Ridacchiai marchiando il suo soprannome.
'Mhh..fammici pensare.' Sorrise lei e mise una mano sotto il mento a mo' di pensatore. 'Non credo.' Concluse ridacchiando.
La fulminai con lo sguardo e da parte sua ottenni solo una rumorosa risata.
'Dovresti vedere la tua faccia.' Disse tra le risate mentre parcheggiava nel parcheggio della scuola.
Non le risposi e mi voltai dall'altra parte sorridendo senza farmi vedere da lei.
Spense l'auto e si girò verso di me.
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My Vampire.| Justin Bieber
FanficLei, Brooklyn Fork. Lui, Justin Bieber. Si incontreranno e da quel momento in poi non saranno capaci di stare lontani. Copertina: @thewriterwithnoname_