Capitolo 2

70 6 0
                                    

Appena chiuso lo sportello inizia a parlare con una voce così sensuale. Quasi non gli resisto, ma no. Ce la devo fare!
"Allora bambolina, smettila di mangiarmi con gli occhi."
"Cosa? Io non ti mangio con gli occhi." -infatti immagino ben altro.
"Come dici tu. Che intimo indossi?"
"Che domande sono?! Spero che non hai idee perverse moro..."
"Certo, certo. I miei sono a casa ma dovrebbero andarsene in circa 20 minuti, il tempo di fare "conoscenza"- accenna un sorrisetto.
"Si,ovvio nei tuoi sogni."- forse nei miei.
Conversammo per tutto il tragitto su argomenti, fortunatamente, non perversi.

"Eccoci, questa è la mia villa."
Posso intravedere i genitori che escono di casa però non si accorgono della nostra presenza. Danno un'impressione curata, raffinata.

Entro in casa: wow. Una villa con i fiocchi!
Appena chiusa la porta lui inizia a togliersi la maglietta. Aveva degli addominali scolpiti come le statue greche. Poi si toglie i pantaloni e poi... L'ho fermato. Non voglio questo. Non sono una ragazza "usa e getta" e nemmeno una gatta morta. Se mi voleva doveva fare ben altro.
"Damon, smettila. Io non sono una zoccola."
"Bimba, ci stiamo solo divertendo. Ti sfido: se ci togliamo tutti i vestiti di dosso e non finiamo nel letto, ti lascio stare."
"Facilissimo,posso resistere quanto vuoi."
"Valerie, non ci contare. Sarò io a vincere."
Appena detto questo si tolse anche i boxer. WOW. Non pensavo avesse tanto coraggio.
Adesso è il mio turno: con alcuni leggeri movimenti mi tolgo la maglia, molto lentamente. Infine rimango solo in reggiseno e sleep. Tutt'e due erano di pizzo quindi davano un'impressione più sexy, il che vuol dire che avrei vinto. Feci delle mossette ed infine rimasi tutta nuda. Mi morsi il labbro in segno di sfida. Dopo alcuni secondi mi salta addosso, iniziamo a farlo, per tutta la casa: prima in soggiorno poi in cucina e poi in camera da letto. Era dolce e allo stesso tempo violento. Sul letto lui era su di me: mi baciava da tutte le parti; sul viso, sul seno, sulla pancia. E faceva dei versi molto sexy. Poi fu il mio turno. Lasciai una fila di baci umidi e delicati lungo tutto il suo corpo dal viso fino al suo ombelico. Ci abbracciavamo e al tempo stesso baciavamo senza sosta. Era perfetto. Credevo che questo fosse il limite ma no: inizia a toccarmi da tutte le parti facendo dei massaggi molto intensi, ci muovevamo in sincronia totale. Allora inizio anche a provocarlo con alcuni gesti: mi alzo e inizio a mordermi il labbro, ero vicino al muro. Lui si alza e mette un braccio vicino a questo per fermarmi e ci riesce. E riprendiamo a baciarci vorticosamente. Finiamo per terra: nudi. È stata molto forte come prima volta.

Alla fine di tutto lui mi abbracciava sul letto e io ero avvolta dal suo lenzuolo bianco di seta.
"Ho vinto io." -dissi.
"Ho ceduto. Quando ti ho vista non ci ho capito più niente."
"Che cosa c'è tra di noi allora?"- dissi con un po' di timore.
"Non lo so. Però credo di sapere una cosa: ti amo." Erano le parole più belle che avessi mai sentito. Così semplici ma al tempo stesso complesse. Cosa si definisce amore? Un legame che unisce due persone ovunque esse siano? Un sentimento inspiegabile? Forse. Ma sapevo che anche io lo amavo.
"Ti amo anche io."
"Quindi, finalmente sei mia. Solo per me è nessuno altro."
Dopo queste parole riprendemmo a fare l'amore ancora più violentemente di prima. Non mi ero accorta dell'orario: erano le 17 precise. Stef! Mi ero dimenticata! In fretta e furia mi rivesto.
"Dove vai Val? Ne vuoi un altro assaggio?"-fece un sorrisetto maligno.
"Devo andare da Stef, mi aspetta."- sbuffò.

{...}
"Ciao Stef!"-cerco di essere più naturale possibile.
"Che è successo? Tua madre mi ha chiamato chiedendomi di te, ti ho retto il gioco ovviamente."
"Si, ehm... Sono andata a casa di Damon, il ragazzo nuovo. Ehm..."
"L'avete fatto, vero?"
"C-cosa?! Ehm... Forse... Cioè si. L'abbiamo fatto tutto il pomeriggio."
"Lo sapevo. Anche se quello non mi piace. Se ti fa soffrire lo vado a prendere sotto casa lo riempio di botte!"
"Tranquillo, va tutto bene."
Dopodiché giocammo alla playstation tutto il tempo fino alle 7. Proprio a quell'ora mi dovevo vedere con gli altri: Paul, Nina e Caroline che sono amici di infanzia.
Al bar ci sedemmo e iniziammo a parlare del primo giorno.
"Allora Nina, com'è andata?"
"Benissimo. Anche se preferisco di gran lunga l'estate!" Tutti iniziammo a ridere.
{...}
Dopo un po' un ragazzo entra al Mystic Grill. Era il mio ragazzo.
"Damon!"-lo chiamo affinché mi raggiungesse.
"Ehm.. Ciao ragazzi! Io sono un nuovo arrivato. Mi chiamo Damon Salvatore."
"Lui è il mio fidanzato. Stiamo nella stessa classe."- ed è anche molto bravo a letto.
Tutti mi fissano un po' intontiti però poi gli danno il benvenuto.
Stef mi diede un pizzicotto sulla spalla ed in quel momento ridacchiai un po'. Per tutto il resto della serata Damon non parlò, d'altronde è fatto così. Un po' stronzo ma dolce quanto basta per farmi perdere la testa.
Finita la serata me ne vado a casa accompagnata da Stef.
"Ciao mamma!"
"Guarda chi si rivede! Certo che sei molto impegnata signorina."- scoppiamo a ridere come non mai.
Dopo aver cenato salgo in camera e mi metto il pigiama. Messaggio al telefono e si erano fatte le 2 di notte.
"Damon, devo andare. Sono le 2"
"Ne sei sicura? Vedi che non ci serve il telefono per parlare."
"Cosa intendi?"- amo quando fa il misterioso, anzi lo amo e basta.
"Guarda giù dalla finestra."
C'è lui, con un mazzo di rose in mano e una scala. Si arrampica ed entra in camera. Chiudo la porta a chiave e cerco di fare meno rumore possibile affinché mamma Angie non si svegli.
"Che cazzo ci fai qui?!"
"Sono venuto per darti la buona notte, bimba"
"Sei troppo dolce."- lo ringraziai con un tenero bacio sulle labbra.
"Ti amo."
"Anche io."
Mi è venuta la grande idea di farlo rimanere approfittando dell'assenza dei suoi e del sonno di mia madre. Appoggio i fiori sul comodino e iniziamo a sistemarci. Lui gioca con i miei capelli, io lo guardo incessantemente. Anche con i capelli scompigliati era perfetto. Un dio.
Ci baciamo molto delicatamente e dopo alcuni minuti ci addormentiamo. Lo amo. Anche se amare è un parolone a me non interessa. Voglio lui. Voglio tutto di lui. Voglio una vita con lui.
//Angolo autrice\\
Ragazzi, spero vi piaccia! Ho aggiunto dei particolari piccanti per dare un po' di movimento alla storia. Che ne pensate?

My heart is on fireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora