•2. Lei, Mistero.•

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Luce.
Vedo il suo viso pallido accarezzarmi il volto e le sue labbra muoversi dolcemente.
Io non sento le sue parole.
Il che mi sembra molto strano.

Cerco di sorriderle e lei mi accarezza ancora un po'.
Mi sento come stregato, non so chi sia ma non mi importa precisamente in quel momento.

Ad un tratto si alza lentamente dal letto e ricomincia a parlare.
Sta volta la sento.
<<Ed è per questo che ho scelto te, forse non ci crederai ma io so che potrai aiutarmi in qualche modo.>>
La guardo spiazzato.
<<..Ti osservo da molto, ormai. Devi sapere che non sono propriamente umana.
Sono una specie di mostro e.. Riesco sempre a far soffrire le persone.
Sono rimasta sola e come vedi so' quasi 20enne.
Ma tu..>>
A quelle parole mi scappa un risolino e la guardo sbigottito.
Mando giù un po' di saliva e capisco che è seria.
<<E cosa c'entro io?>>
chiedo curioso.
<<Tu.. Io.. Ci divertiremo un po', che dici?>>
sussurra girandosi verso la finestra.
<<Ma io non voglio divertirmi.>>
dico in tono autoritario.

Ho sempre pensato che fosse inutile scopare con una persona che non ami.

<<Ma non parlavo di quello piccolo e ingenuo Ivan>>
Cerco di ironizzare ma lei comincia a sfregarsi le mani in modo frenetico.
<<Devi solo farmi qualche piacere, e vedrai, sarà l'esperienza più bella della tua vita.>>

Mi accompagna alla porta.
Mi porge una bottiglietta d'acqua e un biglietto.
<<Non parlarne con nessuno. O te ne pentirai.>>

Ripercorro tutta la strada ma i corvi non ci sono più.
D'altronde è normale che non ci siano.
Forse erano frutto della mia fantasia.
O forse ho talmente poca fantasia che non li ho mai immaginato alla fine della primavera.
Corro svelto verso casa e entro lentamente siccome è già buio e mia madre sta dormendo.

Decido dunque di leggere quel biglietto..
'Dobbiamo demolire le tue paure. In particolare quella di esser giudicato.
Rovescia quest'acqua sulla testa di Lucia, poi torna da me'

Mi sdraio sul letto e come sempre comincio a riflettere.
Voglio capire a che vuole arrivare ma.. non ci riesco.
Non comprendo la ragione di tutto questo.

Perché a me?
Perché l'acqua?
Come sa di Lucia?
Come sa di me?
    Perché continuo a perdere i sensi?
Che vuole?
Perché non prima?
Perché non dopo?

Troppe domande senza risposta.
Comincio a pensare che sia un altro scherzo di pessimo gusto.
Odio quelli a cui piace prendere in giro le persone.
Giocare su un punto debole, farle soffrire.
Perché si sa.. Chi è stato distrutto sa come distruggere e..
Tanto la faccio pagare a tutti.
Tutti.

La mattina seguente prendo tutto ed esco di casa prima del previsto.
Voglio tornare da.. Lei.
La chiamerò signora dei misteri.
Anche se è lei il vero mistero.
Quindi, voglio tornare da mistero.
Corro selvaggio in mezzo al bosco.
Sento la rugiada del mattino infrangersi contro le mie scarpe. Il che mi dà un senso di libertà assurdo.

Come se fossi io a decidere per me. E non gli altri, come sempre.

Sento le ultime foglie in decomposizione appiccicarsi sui miei risvoltini dei jeans.
Mi fermo e li guardo.

•STAY AWAY FROM ME•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora