•3. Brioche di confusione.•

52 8 7
                                    

Passo il pomeriggio a gironzolare per la città come un vero vagabondo.
Con due centesimi in tasca, il telefono, le chiavi di casa e.. Il biglietto!

Cazzo, mi ero scordato di Diamante.

Ultimamente scordo troppa gente.

Gli effetti collaterali di Mistero.

'Forse se torno da lei almeno sta volta mi aprirà.'
Penso.
Spero.

Ansimo dalla stanchezza, avrò corso per circa sette chilometri senza mai fermarmi.

Il fatto è che tra un po' fa buio e non ho la minima idea di tornare a casa.
Domani non c'è scuola, è domenica.
Che culo.

Arrivo davanti casa sua.
Si beh di Lei.

Odio nominarla, mi fa strano, è come se lei sentisse tutto.
Strano e surreale.
Mbah.

Mi siedo davanti alla porta per ripararmi da un eventuale acquazzone.

<<Che ci fai lì? Vieni pure, entra.>>

Non voglio chiederle nulla, voglio solo guardarla muoversi per la casa con quello chignon scompigliato e quegli enormi occhi blu.
Non azzurri, blu.

<<Ce la stai facendo. Pensavo avresti mollato tutto, invece sei ubbidiente. Mi piace.>>
<<Perché una volta tanto non mi spieghi il motivo dei tuoi comportamenti?>>
<<Non capiresti.>>
dice lei.

Poi ricomincia a camminare, il pavimento scricchiola, è abbastanza inquietante.

<<E se invece capissi?>>
chiedo dopo qualche minuto di silenzio.

Si avvicina a me.
Non so che voglia farmi ma il cuore batte all'impazzata.
Un po' per paura, un po' perché non mi piace essere sottomesso da una donna qualsiasi.
Anche se so che lei non è 'qualsiasi'.
Non ho niente contro le donne ma..
Vabbè.

<<Vedo che ti agiti in fretta se mi avvicino. Mi piace. Credo che se dormissimo nella stessa stanza tu non chiuderesti occhio quindi tu dormi in camera mia e io sul divano. Ti va?>>
Resto impalato.
Guardo le travi di legno che rivestono tutto. Il muro, le scale, la porta..ma è carina come abitazione, accogliente.

Guardo più che altro il vuoto.

Annuisco e ritorno tra i miei pensieri.

'Dormire in una casa di legno, che non ho mai visto prima, di cui non so nemmeno il numero di stanze, in un bosco, con una ventenne misteriosa, dei corvi, in una camera matrimoniale che sa di lavanda lamponi e mirtillo, dopo aver litigato con mia madre.. Diamante.. Come vuoi che non voglia?' Penso fra me e me.

Sorrido e la guardo.
Sorride pure lei.

Entro nella sua stanza, è tutto spaventosamente ordinato.
Ogni cosa è riposta al suo posto quasi come fosse disegnata al muro.

È tutto semplicemente wow, è tutto alla Diamante.

Mi avvicino alla finestra e sposto la tendina nera, di seta.
È buio fuori e in effetti ho abbastanza sonno.
Appoggio il mio zaino e il mio telefono sul comò e mi metto sotto le lenzuola.

•STAY AWAY FROM ME•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora