•5. 'na sorpresa inaspettata.•

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Dopodiché decido di tornare a casa..
Non posso fermarmi  da lei, anche perché domani credo che lavori.

Che giovane per lavorare..

<<Ehm.. Diamante.. Io dovrei andare..>>
Balbetto appena ci stacchiamo da quell'abbraccio.

Lei si attacca di nuovo e mi stringe forte, fortissimo.

Anche se non avvolgo le mie braccia intorno a lei vedo che comunque rimane attaccata.
Così la abbraccio anch'io.

Non ho la minima intenzione di staccarmi finché non lo farà lei.

<<Piccolo mio..>> dice.

Sento il mio cuore all'impazzata.
Ho paura che mi venga un attacco cardiaco, cavolaccio.

Non so precisamente quanto sia durato ma credo tanto, sì.
Tanto.

Mi prende per mano e mi accompagna alla porta senza fiatare.
Poi mi da un bacio sulla guancia stando un po' sulle punte dei piedi, essendo più bassina di me.

La saluto con un cenno e sistemo lo zaino su entrambe le spalle.

Sicuramente mia madre sarà furiosa.

Percorro il sentiero immerso nei miei pensieri.
È inevitabile che debba trovare una scusa plausibile?
E se invece dicessi tutta la verità a mia madre?

Magari ne sa qualcosa.
Nah.
Non ora.

È quasi estate, fa un caldo bestiale, non posso rovinare le mie vacanze per una stronzata e di conseguenza rimanere in punizione.

Ma è quasi finita la scuola, la mia media è alta, quindi posso occuparmi di Diamante.
Devo risolvere questo enigma.
Con o senza aiuto.

Eccola la, casa mia.
Non voglio entrarci, è come una gabbia per me.

Scommetto che se papà fosse qui mi lascerebbe più libertà.

Mi avvicino alla soglia della porta.
Appoggio le dita sulla maniglia.
Giro la chiave.
Apro.
C'è un silenzio tombale.
Che succede?

Mi avvio lentamente verso camera mia.
Poi noto qualcosa di estremamente insolito.
Una macchia di sangue.

Sì, è lì, davanti a me.

In quel punto non ci vedo più dall'agitazione.
Non è possibile.
Non è come credo.

Butto lo zaino per terra e corro per la casa a cercare mia madre.

E mentre meno me lo aspetto..
La vedo.
È lì.
È lì pure lei.
Distesa.
Sul tappeto.
Di camera mia.

Ha una ferita all'altezza del fegato.

Sono furioso con me stesso perché non ci sono stato.
Ma anche tremendamente triste.

Mi avvicino cercando di trattenere le lacrime.
Non ci riesco.
Si, non riesco a trattenere le lacrime.

•STAY AWAY FROM ME•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora