Se non è blu, non c'è gusto

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-Testa d'alghe se non ti decidi non riusciremo a salire mai su nessuna attrazione- disse Annabeth sbuffando con una mano puntata sul fianco.

-Ma è tutto così meraviglioso- le disse di rimando Percy, guardando ciò che lo circondava con la meraviglia di un bambino di cinque anni.

Quella mattina i due ragazzi avevano deciso, di comune accordo, di andare alla fiera che si teneva annualmente vicino a casa loro. Diciamo che Percy aveva pregato in ginocchio Annabeth di portarlo alle giostre, eccitato, in gran parte, dalla grande varietà di leccornie che avrebbe potuto comprarsi.

Arrivati alla fiera, lo spirito infantile di Percy, non sapeva scegliere da quale attrazione cominciare.

-Mettiamoci in fila prima per le montagne russe- disse la bionda prendendo il suo ragazzo per il polso.

-Montagne russe evvivaaaaa- disse il ragazzo saltellando, mettendosi in fila dietro una bambina di dieci anni con un variopinto lecca lecca in mano.

Venti minuti dopo, i ragazzi si trovavano seduti sui vagoni delle montagne russe.

Percy lanciava gridolini eccitati, molto poco mascolini.

-Ma la vuoi smettere- gli disse la bambina che stava nella carrozza davanti la loro con le braccia incrociate.

Percy, da ragazzo maturo quale era, le fece la linguaccia.

-Perseus Jackson- disse Annabeth accanto a lui, dandogli un pugno sulla spalla -Smettila di fare il bambino-

-Si mamma- disse Percy canzonandola.

-Se continui così non ti compro lo zucchero filato- continuò lei mentre la giostra si metteva in movimento.

Il ragazzo non ebbe più niente da ridire.

-Annabeth!- urlò Percy appena sceso dalle montagne russe -é stato fantastico-

-Meraviglioso- esclamò lei mentre cercava di non vomitare nella siepe lì accanto.

-Possiamo fare un'altro gi.....-

-No, no, no, assolutamente e categoricamente no-

Percy stava per replicare quando vide alle spalle della bionda un tizio che vendeva zucchero filato. Gli occhi di Percy si illuminarono.

-ZUCCHERO FILATO- urlò mentre prendeva la ragazza per il braccio e la trascinava fino al banco.

-Vorrei dello zucchero filato, per favore- esclamò il ragazzo al signore davanti a lui.

Il venditore comincio subito a prepararglielo quando Percy domandò -Posso averlo blu?-

-Solo rosa mi dispiace-

-Ma io lo volevo blu- protestò il ragazzo.

-Percy prendilo rosa e falla finita- disse la ragazza accanto a lui esasperata.

-Ma io lo voglio blu!!-

-Solo rosa, mi dispiace ragazzo-

-Non c'è gusto a mangiarlo rosa. Rosa è banale, blu è meglio. Io lo voglio blu- disse il ragazzo impuntandosi.

Annabeth prese con uno scatto lo zucchero filato dalle mani del signore e gli diede i soldi. Poi trascinò Percy fuori dalla fila e gli ficcò in bocca lo zucchero filato.

-Mangia e stai zitto!-

Percy sbuffò mentre Annabeth lo prendeva per il lembo della maglietta e lo trascinava verso le altre attrazioni.

-Vieni, andiamo a sparare- disse Percy dieci minuti dopo, ripresosi dal trauma dello zucchero filato rosa.

Si avvicinarono entrambi al tavolo dove erano appoggiate le pistole che servivano per sparare alle lattine. Pagarono il signore per fare una partita a testa.

-Guarda Annabeth- disse Percy indicando un peluche a forma di delfino -Riuscirò a vincerlo per te-

Non proprio. Il ragazzo si era rivelato essere una frana a sparare, aveva colpito una lattina su trenta e anche quella era stata fortuna perché una bambina gli era andata addosso deviando la sua traiettoria.

Annabeth invece era riuscita a prendere il peluche. Vedendo la faccia affranta di Percy, gli regalò la sua vincita, rendendo il ragazzo felice.

Si era fatta ormai sera quando la ragazza esordì -Testa d'alghe abbiamo tempo di fare un'ultima attrazione, poi dobbiamo andare a casa-

-Ruota panoramica- esclamò Percy mentre si dirigeva verso la sua meta.

L'enorme ruota panoramica svettava su tutto il resto del parco. I due ragazzi salirono nella cabina insieme, per una stramba coincidenza, alla bambina che aveva sgridato Percy quella mattina sulla montagna russa.

-Ci rincontriamo- le disse Percy assottigliando lo sguardo.

-A quanto pare la sfortuna mi perseguita- gli disse lei sedendosi dalla stessa parte di Annabeth.

-Ciao io sono Annabeth- esordí la bionda guardando la bambina -E questo è il mio ragazzo, Percy-

-Io sono Anaisse e mi dispiace per te- disse alludendo al ragazzo seduto davanti a loro.

-Hey!- esclamò Percy risentito quando Annabeth scoppiò a ridere.

-Quello è un delfino- Anaisse guardò con meraviglia il peluche in mano a Percy.

-Però- disse il ragazzo guardandola -Sei perspicace-

-Mi piace così tanto- esclamò lei ignorando le sue parole -Ho provato a convincere i miei a farmi giocare per vincerlo, ma non me lo hanno lasciato fare-

-Mi dispiace per te- disse Percy tornando ad accarezzare il suo delfino.

-Percy, credo che Anaisse farà un uso migliore del delfino che hai tra le braccia, perché non glielo regali?-

-Cosa!- urlò il ragazzo stupefatto -No, assolutamente no. é mio e non lo regalerò a nessuno- strinse più forte l'animale finto.

-Percy, Anaisse è triste perché non ha ricevuto niente, dagli quel delfino- gli intimò lei assottigliando gli occhi e acquisendo un tono di voce minaccioso.

-No mai-

-Percy!-

-Annabeth!-

-Anaisse!- disse la bambina attirando l'attenzione dei due. -Nessuno diceva il mio nome...- continuò lei, cercando di spiegarsi.

-Comunque non c'è problema- sospirò lei mostrando il labbro inferiore -Non avrò mai un peluche da mostrare alle mie amichette. Sapete loro ne hanno tantissimi, io nemmeno uno, i miei genitori non me li prendono. Così crescerò senza aver mai avuto un bel peluche-

Percy sbuffò sonoramente -E va bene- disse allungando la mano con il peluche verso la bambina -Ma trattalo bene-

-Siiii- urlò lei.

Scesi dalla cabina, la bambina si diresse verso i genitori, non prima di aver salutato e ringraziato i due ragazzi per il peluche.

Vedendo la faccia triste di Percy, Annabeth strinse la sua mano.

-Sono fiera di te Testa d'alghe- esordí appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.

-Mi manca già- disse il ragazzo.

-Si era una bambina simpatica-

-Parlavo del delfino-

Annabeth rise esasperata -Dai vieni, ti compro un peluche a forma di scimmia gigante-

Gli occhi del ragazzo si illuminarono -Evviva-

I due ragazzi si stavano avviando quando Percy esordì -Annabeth aspetta!-

-Cosa c'è testa d'alghe??-

-La scimmia-

-Si....- disse la ragazza incitandolo a continuare.

-Posso averla blu!?-












Percy Jackson e le One Shots senza sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora