Percy Jackson e le One Shots senza senso

Chi fa da sè fa per tre

Nico non voleva farlo, non voleva proprio farlo. Era ancora in tempo per tornare indietro, buttarsi sul divano e guardare serie tv. Ma non poteva deludere così Will. Erano ormai quattro anni che stavano insieme e ogni loro anniversario, Will organizzava qualcosa solo per loro due. Quell'anno a Nico era venuta in mente la malsana idea di fare qualcosa di speciale per lui e per Will ma non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe potuto fare. Voleva chiedere a Jason e Piper ma i due erano partiti per una vacanza in Spagna. Aveva poi chiesto ad Annabeth ma la ragazza era talmente impegnata con l'università da non rispondere nemmeno al telefono. Hazel e Frank erano andati a trovare la nonna di quest'ultimo in Cina. Non c'era più nessuno. Eccetto che lui.

Con mano esitante aveva bussato alla porta del suo appartamento. A spuntare era stata subito la chioma corvina.

"Hey bello!" aveva esclamato il ragazzo.

"Ciao Percy" aveva risposto al saluto il più piccolo, leggermente esitante

"Senti dovrei chiederti una cosa" continuò timidamente "Insomma io-io vorrei, si insomma vorrei chiederti se, che, se una.... insomma dammi una mano a organizzare qualcosa di carino per Will per il nostro anniversario" disse alla fine tutto d'un fiato.

Percy lo guardò negli occhi e poi sorrise "O miei dei, che carino che sei" disse ironicamente pizzicandogli le guance.

Nico stava già per girarsi e andarsene via quando Percy lo fermò "Dai stavo scherzando, certo che ti aiuto"

Così i due ragazzi si erano diretti verso casa di Nico.

"Ho provato a chiamarti ma non mi hai risposto" disse improvvisamente Nico

"Stavo guardando un documentario sui leoni marini" rispose Percy tranquillamente

"Leoni marini?"

"Si, leoni marini. Sono un sacco simpatici. In un parco acquatico uno una volta mi ha raccontato una barzelletta che mi ha fatto morire dal ridere"

"Tu sei matto tanto quanto i leoni marini" disse Nico esasperato.

"Hey, sia io che i leoni marini siamo creature sensibili, non ci offendere"

"Appunto, matto"

Arrivati nell'appartamento, Percy cominciò a parlare "Stavo pensando di fare una bella cenetta all'italiana"

"okay" rispose prontamente Nico

"Come primo pensavo a un qualcosa tipo fettuccine"

"Okay"

"Per secondo una bistecca al sangue con patate per contorno

"Per dolce un tiramisù"

"Okay"

"E per concludere un bel bacio servito con la lingua  e speziato con la promessa di una serata focosa"

"Okay ... no aspetta COSA!" esclamò indignato Nico.

"Dai, non ti scaldare, scherzavo!" disse Percy. Poi continuò "So che fai proprio schifo a cucinare, quindi vai di là, fatti una doccia e preparati per il tuo bello. Quando sarai uscito, io avrò già concluso tutto e me ne sarò andato"

Nico si diresse verso la camera sua e di Will e cominciò a prepararsi. Quando un'ora dopo uscì dalla camera, trovò in salotto una bella tavola imbandita, con quattro piatti coperti sopra.

In quello stesso momento, Will entrò dalla porta d'ingresso.

"Sono a casa" aveva urlato mentre posava le chiavi sul tavolinetto all'ingresso. Arrivato nel salotto, Will era rimasto abbastanza scioccato dalla visuale del suo ragazzo vestito benissimo e della tavola imbandito.

Quell'anno purtroppo non aveva potuto fare niente per lui e per Nico perché l'università gli portava via un sacco di tempo. Ma provò una piacevole sensazione nel vedere che aveva pensato a tutto quanto il suo fidanzato.

"Ma cosa..." aveva cominciato a parlare Will ma venne subito interrotto da Nico "Per una volta volevo organizzare qualcosa di speciale io".

Will gli corse incontro e lo baciò.

Arrivati ormai al dolce, i due ragazzi erano ormai pieni. Will prese il piatto con il dolce e lo scoperchiò. Oltre al dessert, prese anche un biglietto blu lasciato al lato del piatto.

Il biondo lesse il foglietto a voce alta

"Spero che tu  e il tuo bello vi godiate la deliziosa cenetta che vi ho preparato. P.S. Ricordati la serata focosa che devi concedergli. XOXO. Percy"

Nico respirò profondamente e scandì bene le parole "IO LO AMMAZZO"