Quando Percy Jackson va in fissa con Harry Potter

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Percy non aveva mai visto Harry Potter. Triste e dura verità da accettare per Annabeth che ne era totalmente ossessionata. La ragazza, però, voleva rimediare a questa enorme lacuna presente nel ragazzo. Attrezzati di coperte calde e popcorn, Percy aveva dovuto vedere tutti e otto i film di Harry Potter di seguito, sotto minaccia di Annabeth. 

 La ragazza si era data mentalmente una pacca sulla spalla per aver tolto dal mondo un altro babbano. Ma si dovette ricredere presto. Quello che Annabeth aveva creato, era un mostro.


Percy e Jason si trovavano nell'arena, si fronteggiavano con le spade alzate, pronti a fare la prima mossa.  I due cominciarono a duellare senza esclusione di colpi. Improvvisamente Percy fece un affondo che andò a graffiare la parte destra del busto di Jason. 

"Bro!!" esclamò il biondo "Cosa fai, hai quasi rischiato di ammazzarmi!" continuò lui con tono melodrammatico.

Percy abbassò la spada e parlò "Percy non voleva uccidere, solo mutilare o ferire gravemente"

Jason lo guardò con faccia perplessa "Che razza di droghe ti ha dato Will ieri quando sei andato in infermeria"

"Ma io sto bene"

"Ho qualche dubbio a riguardo" disse il biondo un attimo prima di rialzare la spada e tornare a combattere con il moro.



A Nico di solito non piaceva uscire, a meno che non ci fosse Will con lui. Quando il figlio di Poseidone gli aveva chiesto di andare a fare una passeggiata l'aveva guardato storto, molto storto. Nonostante ciò non aveva rifiutato. Gli ordini del dottore erano di uscire più spesso e prendere aria. E così lui aveva fatto. Era uscito e aveva preso aria con Percy. La peggior scelta della sua vita.

Erano arrivati vicino al laghetto delle canoe quando Percy si era improvvisamente girato verso Nico.

"Quando parli con le persone sembri portargli via tutta la loro vitalità, lo sai?" gli aveva detto Percy nel tono più serio possibile.

"Non so  se ringraziarti o buttarti nel laghetto sperando che qualche anatra carnivora ti mangi" rispose Nico tranquillamente.

Percy lo stava fissando con gli occhi spalancati e dalla sua bocca non uscivano parole. Nico cominciò seriamente a preoccuparsi.

"Hey, tutto bene?. voglio dire so che non tutte le sinapsi nel tuo cervello funzionano ma questo va ben oltre i tuoi soliti standard e..." ma il ragazzo non riuscì a terminare la frase che il più grande si era diretto spedito verso le radici di un albero e aveva raccolto un esile ramoscello. Poi era tornato da Nico e glielo aveva puntato contro.

Nico era confuso. Molto confuso. 

"Expecto patronum" urlò Percy agitandogli la bacchetta in faccia.

Nico sospirò "Lo sapevo che avrei fatto meglio a rimanere  sul letto a dormire" ed esasperato si girò e se ne andò, lasciando Percy con il ramoscello a mezz'aria.



Percy e Annabeth stavano facendo un gustoso picnic all'ombra di un enorme albero. Era stata di Percy l'idea di concedersi un po' di tempo solo per loro e Annabeth non aveva di certo rifiutato l'idea 

"é bellissimo qui Percy" disse lei alludendo al paesaggio intorno.

"Si, mamma mi ci portava spesso quando ero più piccolo, mi piaceva rotolare giù dalle colline e rincorrere le anatre" disse lui con la mente proiettata nel passato.

"E poi c'è questo salice* che ci copre dal sole che è fantastico"

Annabeth sentì irrigidirsi il ragazzo accanto a lei. Percy girò lentamente la testa trovandosi davanti un enorme salice.

"é lui" disse Percy con la voce tremolante "è il salice schiaffeggiante. Annabeth non fare movimenti avventati"

La ragazza guardò Percy indecisa se scoppiare a ridere o lasciarlo lì da solo.

"si" disse la ragazza ironica"Hai perfettamente ragione Percy. Dobbiamo stare attenti. Potremmo farci uccidere"

"O peggio, espellere" disse il ragazzo terrorizzato, guardandola negli occhi.

"Ho creato un mostro" sospiro la ragazza tra sé mentre cercava di tranquillizzare Percy.



Will e Nico erano seduti vicino al falò. La mano del moro in quella del biondo e le gambe intrecciate. Erano là da venti minuti, a godersi una delle ultime sere di agosto.

"Senti Nico" disse improvvisamente Will "Io non vorrei essere sgarbato o cosa, ma questa situazione va avanti da venti minuti e sinceramente mi mette un po' in soggezione"

Nico annuì "Pensavo che prima o poi se ne sarebbe andato. Ha visto Harry Potter una settimana fa ed è andato un po' in fissa. Non volevo distruggere i suoi sogni da fanboy ma quando è troppo è troppo"

Nico si girò verso Percy, che stava a due metri di distanza dai due ragazzi, con un mantello nero che gli copriva tutto il corpo

"Per tutte le brache di Ade" esordì Nico  "Non è un mantello dell'invisibilità quello che hai addosso Percy, ti vediamo tutti e due benissimo!!"

Il ragazzo scattò subito in piedi e cominciò a correre per tutto il campo, con il mantello che continuava a coprirlo.


Sally Jackson era nota per la sua pazienza e per la sua calma. Ma detestava quando il figlio lasciava sparsi per tutta casa i suoi vestiti. Insomma non era un animale e le mani ce le aveva. Poteva benissimo chinarsi,  raccoglierli e fare il grande sforzo di metterli nel cesto dei panni sporchi. Percy si giustificava sempre dicendo che lo "stava per fare". Certo, e lei stava per diventare presidente degli Stati Uniti d'America. 

Quel giorno, però, Sally non l'avrebbe fatta passare liscia a suo figlio.

"Perseus Jackson" urlò dalla camera del ragazzo, il quale era sdraiato sul divano del salotto "Vieni immediatamente qua"

Il ragazzo si fiondò in una frazione di secondo nella sua camera.

"Quante volte ti ho detto che devi metterti a posto i vestiti. Quante!!"

"Tante mamma" disse lui facendosi piccolo piccolo.

"Adesso prendi queste cose, e sistemale"

Sally lanciò al figlio tre magliette  e un paio di calzini.

"La padrona ha dato a Percy un calzino. La padrona l'ha tirato e Percy l'ha preso, così Percy adesso è un elfo libero" detto ciò Percy lanciò i vestiti a terra e, con il calzino nella mano cominciò a girare per tutta casa saltellando e gridando "Libertà"

"E io che pensavo di averlo cresciuto bene"






*Nella nuova edizione di Harry Potter il Platano Picchiatore è chiamato Salice Schiaffeggiante e  mi serviva il salice, perché stare all'ombra di un albero di banane sarebbe stata una cosa abbastanza inconsueta.








Percy Jackson e le One Shots senza sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora