Percy alle prime armi con la filosofia

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-Allora Percy, è molto semplice, ma devi ascoltare attentamente. Non è difficile se ascolti bene. Per Parmenide l'essere è e il non essere non è. Non puoi dire che la porta è la porta e la porta non è la lavagna perché staresti ammettendo che l'essere è e non è. Capito fin qui?-
-Certo vai avanti- disse Percy che in quel momento avrebbe preferito addirittura leggere un libro sul suo comodo letto in camera, piuttosto che studiare filosofia.
-Perfetto allora continuiamo. L'essere di Parmenide è statico,perché ammettere il movimento vorrebbe dire essere lì e non essere più lì. È uno, perché ammettere molteplicità vorrebbe dire ammettere differenza. È ingenerato e imperturito, ovvero non nasce e non muore. Ed è infinito. Capito?-
Percy annuì con poca convinzione. Ma tutta questa gente non poteva semplicemente rilassarsi sul divano di casa propria invece di formulare tutte queste cose che poi lui avrebbe dovuto studiare.
-inoltre- riprese Annabeth non essendosi accorta della momentanea assenza celebrale del ragazzo -l'essere è il logos ovvero ragione e verità. La doxa invece è falsità ovvero tutto ciò che noi percepiamo attraverso i sensi.- la ragazza si interruppe un attimo e poi riprese.-Mi sembra di averti spiegato tutti i concetti fondamentali. Alla luce di ciò che ti ho detto, hai dei dubbi o vuoi dei chiarimenti su cose che non hai capito?-
Il ragazzo appoggiò sul tavolo la penna con cui stava cercando di prendere appunti ed esordì -in realtà ci sarebbe una cosa che non ho capito-
-certo dimmi pure Perc-
-Con esattezza, di che sostanze stupefacenti si faceva Parmenide??-
-E io che ho perso tempo prezioso per spiegarti la filosofia quando potevo andare in biblioteca- disse esasperata Annabeth mentre si lasciava cadere sulla poltroncina blu.

Percy Jackson e le One Shots senza sensoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora