La casa tanto desiderata

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Il mese era già passato, era Febbraio e faceva tanto freddo mio padre come tutti i giorni si incamminò per il lavoro pioveva ma lui non si spaventava di così poco,fra se e se si ripeteva

"ma cosa faranno mai 4 gocce d'acqua",

puntuale come un orologio svizzero arriva al cantiere, era tutto bagnato,intanto arriva il suo capo e gli altri operai e lo vedono in quelle condizioni, ridendo gli dicono

"ma Pino ( così lo chiamavano tutti gli amici e nell'ambiente lavorativo) sei caduto in una pozzanghera?"

Lui ridendo rispose

" ma no, è che vengo da Monreale , la strada e lunga quindi mi sono un po bagnato",

il capo lo guarda stupito e gli disse

"ma tu fai tutta questa strada a piedi tutti i giorni? "

Mio padre rispose prontamente

" io per mia moglie e mio figlio farei questo ed altro" ,

lui lo guardò e non aggiunse altro, gli diede solo una pacca sulla spalla, si rivolse agli altri operai e chiese se qualcuno aveva qualche indumento da prestare a mio padre per farlo cambiare.
Si cambio i vestiti e inizio a lavorare, le ore passarono in fretta quel giorno e la pioggia non voleva smettere di cadere, verso le 16 arrivò il capo e iniziò a chiamare uno alla volta i suoi operai in ufficio, era il tanto atteso giorno dello stipendio, arrivò il turno di mio padre , il capo gli diede i suoi soldi e gli chiese:

"Pino hai trovato la casa dove portare a vivere la tua famiglia? "

Lui con un cenno di testa rispose di no,

" stai tranquillo ci ho pensato io, sali in macchina andiamo a prendere tua moglie e tuo figlio, vi porto a vedere una casa qui vicino",

mio padre non credeva alle sue orecchie e disse che non aveva capito cosa gli aveva detto, il capo ridendo gli rispose

"hai capito bene dai sali in macchina".

Arrivati a Monreale mio padre corse in casa disse a mia madre

" sbrigati a prepararti e prepara anche Antonio il mio capo  ci porta a vedere una casa tutta per noi".

Mia madre indossò il suo vestito più bello si mise un filo di trucco,lei non ha mai amato truccarsi tanto, preparò mio fratello,prese la borsa con pannolini e latte e uscì di casa.
Salirono tutti in macchina e si diressero a Palermo, li ad aspettarli c'erano un uomo e una donna, si presentarono e li portarono a vedere la casa.
Era una bella casa, aveva due camere da letto, la sala,cucina abitabile, bagno ,una veranda coperta e un lungo corridoio.
Una bellissima casa ma tanto vuota non c'era nemmeno un tavolo dentro,tanto vuota che quando parlavi si sentiva l'eco in tutto il palazzo.
Mia mamma guardò mio padre e quasi scoppiava a piangere, le piaceva quella casa, si era emozionata tantissimo.
I proprietari gli chiesero se per loro poteva andare bene..mio padre rispose che andava benissimo ma pensava che non poteva permettersi di pagare l'affitto.
Intervenne il capo e si mise d'accordo con i proprietari per la mensilità gli assicurò che mio padre era un gran lavoratore e che gli avrebbe pagato puntualmente l'affitto e conclusero l'affare.
La casa era di loro, ma tra caparra e dare il bianco alle pareti lo stipendio era gia finito.
Mia madre a questo punto chiese a mio padre

"adesso cosa facciamo?"

"Abbiamo la casa ma non abbiamo nemmeno un letto dove dormire".

UNA STELLA DI NOME PAPÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora