"Dai Ally, sbrigati o faremo tardi!" Urlò mia madre dal piano di sotto.
"Arrivo, solo un secondo." Dissi dando un'ultima occhiata alla mia stanza.
Dopo lunghi mesi di continui spostamenti di lavoro,i miei genitori decisero che ci saremmo dovuti trasferire a New York dato che mio padre era un importante avvocato. Non volevo lasciare la nostra casa a Seattle, mi sarebbe mancato tutto.
Ero nata in quella casa, e ho i miei più bei ricordi insieme ai miei fratelli Tyler e Josh.
Josh ha diciannove anni, quindi solamente due anni in più di me, mentre Tyler ne ha ventuno già compiuti, ma loro hanno preso la notizia del trasferimento molto meglio di me.
Josh finalmente potrà realizzare il suo sogno, quello di andare alla New York University. Mentre Tyler ama cucinare, e come tutti sanno, a New York ci sono enormi pasticcerie di grande prestigio.
E io, beh io dovrò finire prima il college, e poi valutare qualche situazione. Potrei andare ad aiutare i miei, ma diciamocelo, odio il lavoro da avvocato e tutti quegli spostamenti.
"Allison Walker, se non scendi immediatamente dovrò venire a prenderti con la forza!" Mi riportò alla realtà mia madre urlando ancora dal piano di sotto.
Scesi le scale e trovai lei sulla porta fremente di partire.
Salii in macchina e mi misi nel mezzo a Josh e Tyler e immersa nei miei pensieri mi addormentai.
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"Piccola Ally, siamo arrivati." Mi pizzicò il braccio, prendendomi in giro, Josh.
"Mmmh." Mugolai strofinandomi gli occhi per poi aprirli e vedere immensi grattacieli e gente che correva a destra e sinistra per la città.
"Meglio se continuo a dormire." Dissi sbuffando.
"Dai Ally, non fare la bambina, vedrai che andrà tutto bene." Mi riprese Tyler.
Dopo circa dieci minuti mia madre iniziò a gioire, e da lì capii che quella che avevamo davanti era la nostra nuova casa. All'entrata del enorme cancello c'era un signore sulla cinquantina con un mazzo di chiavi in mano.
"Benvenuti signori Walker, queste sono le vostre chiavi." Disse l'uomo porgendo le chiavi a mio padre.
"Grazie mille signor Potter, è stato gentilissimo." Disse mio padre stringendogli la mano.
"Si figuri, è stato un piacere. Spero che qua a New York vi troverete bene. Qualsiasi cosa avete il mio numero." Disse avvicinandosi a mia madre per darle due baci sulle guance. "Arrivederci!" Aggiunse poi.
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Finii di aiutare a portare gli ultimi scatoloni in casa e poi decisi di andare a fare un giro per la casa. Era immensa: la cucina aveva una grande penisola in marmo con otto sgabelli intorno. Accanto si trovava la sala con un enorme televisore al plasma e un divano in cui saranno entrare dieci persone.
Accanto al salotto c'era un'altra stanza che poi portava al giardino, ma decisi di fare un giro al piano di sopra in cui c'erano ben cinque stanze, quindi dedussi che ognuno di noi avesse la propria. A Seattle dormivo in camera con Josh, non che mi dispiacesse, ma crescendo, ognuno aveva bisogno della propria privacy.
Quella casa era veramente gigante, e la cosa mi metteva abbastanza ansia, visto che a Seattle era una casa giusta per cinque persone, mentre quella era giusta per una squadra di calcio.
"Allison, vieni a sistemare le tue cose." Mi chiamò mio padre portando su i miei scatoloni.
"Quella è la tua stanza." Indicò la seconda porta a destra in quel enorme corridoio.
Annuii per poi andare ad aprire la porta della mia nuova stanza. "Ah papà.." Dissi guardandolo dritto negli occhi "È bellissima!" Aggiunsi, riferendomi alla casa. In realtà odiavo l'idea di essere in una nuova città, però non potevo negare che la casa fosse veramente bellissima.
Mi sorrise per poi scendere le scale.
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Finito di sistemare le ultime cose nel mio armadio gigante, decisi di andarmi a fare una doccia. Ah, sì, avevo il bagno in camera e la cosa mi eccitava parecchio, perché a Seattle dovevo scendere le scale per andare in bagno, e la maggior parte delle volte cadevo a causa del buio.
"Tesoro, lo vuoi del pollo?" Bussò alla porta mia madre.
"No mamma, grazie, ma sono distrutta." Dissi infilandomi i pantaloni del pigiama.
"Sei sicura? Non hai mangiato niente." Disse lei venendomi incontro per poi accarezzarmi una guancia.
"Oh no no, oggi pomeriggio Josh mi ha portato un pezzo di pizza mentre sistemavo la mia roba."
"Okay.." Disse convinta. "Oh, Ally.."
"Si?" Dissi guardandola mettendomi nel letto.
"Mi dispiace che vi abbiamo portato via da Seattle, dalla vostra città. So quanto ci stai male e mi dispiace veramente tanto, ma puoi andare quando vuoi a trovare i tuoi amici."
Leggevo nei suoi occhi un velo di tristezza.
"Non preoccuparti. Domani andrò a vedere un po' la zona e a fare due passi." Sorrisi per poi baciargli la guancia. "Buonanotte mamma."
"Dormi bene, buonanotte tesoro." Disse uscendo dalla porta.OKAY, AVEVO SCRITTO UNA STORIA SIMILE SU UN ALTRO ACCOUNT, MA HO DOVUTO RIFARLO PER VARI PROBLEMI. FATEMI SAPERE SE VI PIACE. 😘
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Il ragazzo "pericolo" dagli occhi nocciola
Fanfiction"CI VUOLE CORAGGIO AD INNAMORARSI DEL PERICOLO" Ally e Justin: due cose completamente opposte. Lei: timida, silenziosa, crede nel vero amore. Lui: pericoloso e classico tipo da discoteca e da sesso. Cosa accadrá?