New York City (Capitolo2)

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"Rose, ti ho detto che non potrò venire nel fine settimana!" Imprecò qualcuno da un'altra stanza. "Ohh, sei una stupida bambina quando fai così! Ho da fare con i miei, adesso ciao." Aggiunse.
A quel punto dedussi che Josh era al telefono con la sua presunta "ragazza", ma sinceramente, da quel che so, non gli importava più di tanto, visto che stavano insieme da solamente un mese e lei era così tanto appiccicosa.. Cosa che Josh odia da morire.
"Hai finito di urlare?" Chiesi uscendo dalla porta, strofinandomi gli occhi.
"Non mettertici anche tu, Ally! Quella ragazza mi ha stancato."
Josh è sempre stato un bravo ragazzo, odia quei ragazzi da "una notte e via", ma credo che voglia passare questi ultimi anni da "adolescente" a divertirsi, senza pensare a qualcuna in particolare.
**
Scesi giù a fare colazione insieme a Josh, presi due tazze, una per me e una per lui e ci misi dentro del latte.
"La mamma?" Guardai Josh corrugando la fronte.
"Oh, è uscita con papà, ti ha lasciato questo foglietto." Mi porse il piccolo fogliettino bevendo un sorso di latte.
"Sono uscita con papà, ho lasciato della pasta in freezer, basta che la metti nel forno. Se esci, stai attenta! -mamma-"
"Oh bene! Non siamo neanche arrivati e.."
"Ally, è per lavoro!" Mi riprese Josh dai miei pensieri.
"C-cosa?" Mi stavo quasi affogando con il latte.
"Hai appena pensato ad alta voce, e ti ho sentito." Mi guardò per poi posare la tazza nel lavabo.
"È da quando siamo piccoli che i nostri genitori ci lasciano da soli in casa a fare il cazzo che ci pare, senza mai fregarsene. Solamente per uno stupido lavoro! Adesso siamo qua, in una nuova città, non conosciamo niente di New York e se ne sono già andati." Urlai quasi con le lacrime agli occhi.
"Smettila di fare la bambina, Ally! È un importante lavoro. So che è difficile, ma ormai ci abbiamo fatto l'abitudine. Adesso va' a cambiarti che usciamo un po'."
"No, esco da sola, grazie." Me ne andai salendo le scale il più veloce possibile.
Perché nella mia vita essere sempre così tutto difficile? Amavo alla follia i miei genitori, ma non sopportavo l'idea che sin da quando io e i miei fratelli eravamo piccoli, ci lasciavano con una baby sitter quasi ogni sera per andare ad importanti cene di lavoro, con persone che poi non avrebbero più rivisto in vita loro.
Mi preparai mettendomi un paio di shorts neri, una canottiera bianca e le mie converse, per poi precipitarmi alla porta e uscire, mente Josh urlava cose del  tipo "lo dirò a Tyler che ti verrà a prendere con la forza" "Ally, New York è pericolosa, torna subito qui."
**
Mi ritrovai a camminare per le strade di New York e neanche io sapevo dove stessi andando, quando ad un certo punto andai a scontrarmi contro qualcosa, o meglio qualcuno.
"Ei, stai attenta la prossima volta!" Una voce mi urlò nelle orecchie. Alzai gli occhi e trovai una ragazza bionda, dagli occhi cristallini, alta, con delle gambe da togliere il fiato.
"Scusami tanto, è che andavo di fretta e.." Non riuscì a finire la frase che la bionda mi bloccò con gli occhi spalancati. Che ho detto di sbagliato? Pensai.
"Ma tu sei la nuova arrivata alla decima dell'Avon Street? Quella con il fratello da urlo?" Imprecò Miss gambe da urlo.
"Ehm.. Si" trattenni una risata.
"Okay, allora ti perdono solamente se mi dici come si chiama tuo fratello." Furba la bionda.
"Quale dei due?" Chiesi mettendomi su un fianco per poi ridere.
"Oh mio Dio, ne hai due?" Cacciò un piccolo urlo. "Se occhi verdi è così, non oso immaginare l'altro." Dedussi che "occhi verdi" era il nomignolo che aveva assegnato a Josh, perché Tyler, diversamente da me e Josh, aveva gli occhi un misto  tra il nero e il grigio, non si capiva bene, ma erano comunque bellissimi.
"Oh beh.." Risi "dal tuo nomignolo deduco che lui sia Josh."
La bionda stava per parlare ma venne interrotta da un suono molto familiare. Oh beh, era il mio cellulare.
"Scusami un secondo." Presi il mio cellulare e leggendo il nome di Tyler alzai gli occhi al cielo. Stupido Josh!
"Che c'è?" Sbuffai rispondendo al telefono.
"Ally, si può sapere cosa ti è saltato in mente? Non siamo a Seattle, ma a New York!" Dal tono di voce potevo sentire che era veramente arrabbiato.
"So benissimo dove siamo, devi ricordarmelo ogni volta che mi parli? E comunque.." "Torna a casa Ally!" Odio quando non mi fanno finire i miei discorsi. "Si, faccio un giro e torno." Stavo per attaccare quando lui continuava a parlare. "Tyler, ho conosciuto una nuova amica, sta vicino a noi. Torno per pranzo." Attaccai la chiamata rimettendo il mio iPhone nella tasca posteriore dei miei shorts.
"Scusami, era l'altro mio fratello. Comunque io sono Allison, ma chiamami Ally."
"Io sono Brooke. Sappi che dovrai farmi conoscere i tuoi fratelli!" Mi diede una piccola spinta sulla schiena per incitarmi a camminare.
**
"Ecco a te Time Square." Disse lei mostrandomi tutta la meraviglia che avevamo davanti. Ero sbalordita. Avevo gli occhi e la bocca spalancati,era bellissimo. Sapevo che New York era davvero una città bellissima e gigantesca, ma non credevo che arrivasse a quei livelli. Gente che correva, taxi ovunque, grandi insegne ed enormi grattaceli: un sogno.
Brooke mi ha portato tutto il pomeriggio facendomi vedere tutta Time Square, tra cui il Madison Square Garden, dove i più grandi cantanti facevano i più grandi concerti.
"Quindi tu a che college andrai?" Mi domandò Brooke mentre sorseggiava il suo frappé al cioccolato. A quella domanda mi vennero in mente tutti i momenti più belli con i miei amici a Seattle. Ash, Luke, Morgana, Austin e tutti gli altri.
"Andrò al Lehman." Risposi secca.
"Oddio, ma anche io vado lì!" Alla bionda gli si illuminarono gli occhi e li vidi quanto era veramente bella. Oltre ad avere le gambe perfette, aveva anche i capelli perfetti, gli occhi, i lineamenti del viso. Sicuramente Brooke era la classica ragazza con un sacco di affamati ai piedi. "Quando inizierai?" Mi chiese di nuovo.
"Credo che martedì verrò a vedere la scuola, per cui mercoledì al massimo inizierò." Ero felice che almeno lei era con me al college, visto che i miei fratelli avevano ormai finito e mi sarei ritrovata completamente sola.
"Comunque adesso devo proprio tornare a casa, sennò mio fratello è capace di chiamare l'FBI." Risi andando verso la fermata della metropolitana.
"È molto protettivo nei tuoi confronti?" Chiese prendendo due biglietti per poi porgermene uno.
"Oh sì, forse anche troppo. Entrambi lo sono, ma Tyler molto di più di Josh, forse perché è più grande. Amo i miei fratelli, e anch'io molte volte sono gelosa e mi preoccupo per loro, ma Tyler esagera sempre."
"Secondo me è un bel bocconcino." Rise leccandosi le labbra."
"Ohh andiamo!" Chiusi gli occhi ridendo, dandole una pacca sulla spalla.
**
"Cosa ti frulla per la testa Allison?" Urlò arrabbiato Tyler.
"Ho diciassette anni, so badare a me stessa!" Urlai. "E tu.." Puntai un dito verso Josh, la prossima volta che lo chiami solamente per dirgli che sono uscita da sola, chiamerò Rose e le dirò direttamente come stanno le cose." Finii il discorso tutto d'un fiato.
"Oh, non lo farai." Disse convinto occhi verdi.
"Non sfidarmi, Josh."
"Smettete di fare i bambini! Allison lo sai che là fuori c'è un sacco di gente depravata, vero?" Mi disse guardandomi dritto negli occhi. So che a volte esagero, però deve smetterla di essere così oppressivo. Ha ragione, nuova città, nuove persone e poi siamo a New York, ma ho gli occhi da tutte le parti.
"Si lo so Ty, però so davvero badare a me stessa, e poi ho conosciuto Brooke, che sta qui vicino a noi e verrà con le al Lehman." Lo rassicurai sorpassandolo per poi passare davanti a Josh guardandolo male.

OKAAAAAY, ECCO IL SECONDO. HO VERAMENTE TANTA VOGLIA DI SCRIVERE, QUINDI SE LI LEGGETE E MI FATE SAPERE COME SI SEMBRANO, MI FAREBBE TAAANTO PIACERE. 😘

Il ragazzo "pericolo" dagli occhi nocciolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora