4-Vorrei non provare sentimenti

26 3 3
                                    

Stasera ho l'addio al nubilato di Vicky. E il fatto che non mi abbia ancora detto niente su quello che ha visto tra me e Brad mi preoccupa. Vorrei sapere cosa pensa. E forse dovrei parlarle di Tiara.
Prima che tutti questi pensieri mi facciano esplodere la testa, prendo la mia adorata Canon. Salgo sulla terrazza dell'albergo, e scatto una miriade di foto della baia di Santa Monica. A volte mi ritrovo a pensare se fossi rimasta qui. Sicuramente avrei concluso gli studi, mi sarei laureata in una prestigiosa università e avrei il fidanzato modello. E quando considero questo, mi chiedo perchè mio padre mi ha lasciata? Perchè quella notte guidava ubriaco? Io lo aspettavo.
Mi siedo sul pavimento. Ho le lacrime agli occhi. Avevo solo 4 anni, e mi dispiace non avere molti ricordi di lui. Ma so che portava sempre con se la sua reflex. Una passione che abbiamo in comune, e che sento che mi tiene legata a lui. Sicuramente se da lassù mi sta guardando, la fotografia è l'unica cosa che lo rende fiero di me. Perchè per il resto sono un disastro. A volte vorrei dare una sistemata alla mia vita, ma se come mi è se da sole è difficile. Posso sembrare forte, ma in realtà sono debole. A volte vorrei stringere forte qualcuno e sentirmi sussurrare che andrà tutto bene.
Le miei riflessioni vengono interrotte da un messaggio.
"Kelly so che sei in città. Vorrei vederti."
Non ho intenzione di rispondere a mio zio. Ha avuto tante occasioni in questi anni per parlarmi. E' un capitolo chiuso.

Sono sulla limosine con le ragazze e Vicky. Stiamo andando in un Club esclusivo di Santa Barbara, il "The Sea". Stiamo tutte bevendo, e sono preoccupata: come farò a camminare con questi tacchi 12 così brilla?
Ma i tacchi reggono anche nel Club. Nonostante a volte qualcuno involontariamente mi urta.Tutto questa situazione io fuori con amiche è insolita per me. Il locale è molto figo con le pareti che sono dei veri e propri acquari. Spettacolare. Mi sembra di essere una sirena qua dentro. Okay sto delirando, non sono io a parlare ma l'alcol.
Ci lanciano tutte in pista, e ridiamo. Strano ma vero, sto andando d'accordo con Anna. Stasera indossa un abito molto corto e scollato giallo. E sta bene. Io porto invece un abito di Vicky, rosso e con la schiena tutta aperta. E' un amore di abito. Ho dovuto chiederglielo in prestito perchè purtroppo ho solo abiti da spogliarellista. E definirli abiti è già tanto, quando più che tessuto, mostrano pelle.
Balliamo insieme, e attiriamo molti sguardi. Poi lei mi si avvicina all'orecchio.
«E' vero che sei una spogliarellista?»
Annuisco. Perchè negare? Alla fine è un lavoro, e io non faccio niente di male. Ho la coscienza pulita.
«Mi piaci sai. Anche se hai attirato l'attenzione di Brad.»
Oddio è proprio evidente a tutti.
«Non ce l'ho con te. Io mi sono già divertita con lui. Sarei contenta se dovesse ricapitare. Ma va be, primo o poi viene sempre da me.»
Wow che serata di merda. Sempre Brad sulla bocca di tutte.
Faccio finta di niente e continuiamo a ballare. Ballare e bere.
«Ti stai divertendo?»
Si avvicina Vicky e sta letteralmente saltellando. E' ubriaca!
Vorrei poterle dire di no, che purtroppo sua fratello mi sta iniziando a piacere. Ma è la sua festa e dunque sfodero il mio sorriso migliore.
«La festa più bella a cui abbia mai partecipato! Ragazze perchè non troviamo qualche ragazzo con cui divertirci?»
Tutte mi seguono e iniziamo a presentarci ai ragazzi che rientrano nei nostri canoni. Anche Vicky contraria balla con un ragazzo. Ma è la festa che noi le abbiamo organizzato e lei per non dispiacere nessuna lo fa. Io inizio a ballare con un ragazzo moro, che assomiglia vagamente a Brad, ma gli occhi sono scuri e i capelli corti. Ma mi piace. Jacob si chiama e sa come flirtare. Sto andando su di giri con lui. Così lo prendo per mano e gli chiedo di andare nel hotel dove alloggio.

Arrivati, sentiamo arrivare musica a tutto volume dal piano di sopra. Incuriositi, Jacob mi carica sulle spalle e andiamo a controllare. E ci troviamo uno scenario a cui sono abituata, pali e spogliarelliste. Signori e signore questo è l'addio al celibato di Trevor. Brad si accorge di me. Gli altri ragazzi sono troppo indaffarati a guardare le ballerine.
«Sei venuta a dare una mano alle ragazze?»
Sono ancora sulle spalle di Jacob. E non intendo scendere perchè potrei prenderlo a calci in culo. Lo odio.
«Ti piacerebbe Brad, vero? Andiamo Jacob!»
«Hai un giocattolino stasera?»
Sento Jacob irrigidirsi.
«Aspettami nella mia stanza?»
E il ragazzo della discoteca si allontana. Ora la furia che in me può uscire tutta. Intanto i ragazzi in questa stanza continuano a non accorgersi di me.
«Dimmi che cazzo di problema hai?»
Non mi risponde e io come un vulcano continuo.
«E che cazzo te ne frega del mio lavoro? Non sono tuoi fottuti problemi. Viviti la tua vita e non rompermi. Che di coglioni come te purtroppo ne ho visti troppi. Sei solo un egoista pezzo di merda.»
Mi afferra per i fianchi, e mi trascina fuori dalla stanza. Siamo sulla terrazza dalla quale si vede la baia. Vorrei poter vedere la luna da quassù ma Brad ha svegliato la bestia che è in me.
«Mollami stronzo!»
Lo strattono. Tutti e due abbiamo il fiatone.
«Chi è quello?»
«Che te ne frega!»
«Hai bevuto Kelly?»
Ormai mi sento al pieno delle mie energie.
«Senti dimmi cosa vuoi da me. E finiamola con tutto questo arrabbiarsi. Non ci sto capendo più niente.»
Si avvicina e con forza mi prende per i capelli, ma non mi fa male. Mi guarda negli occhi per un istante, e riesco a dimenticare tutto. Vedo solo lui, e i suoi occhi azzurri. Mi sfiora le labbra con la sua bocca. Ma il suo sguardo cambia, non ne scorgo più il desiderio, ma collera.
«Come non detto. Ti lasceresti baciare, quando hai un'altro uomo che ti aspetta. E' proprio vero che ognuno ha il lavoro che si merita.»
Gli mollo uno schiaffo. Scappo via. Mi bruciano gli occhi dalle lacrime. Non mi sono mai sentita così umiliata e non sono mai stata trattata nei tre anni che faccio la spogliarellista da puttana. Perchè mi ferisce così? Non gli ho fatto un cazzo di niente! Mi sento come se un treno mi fosse passato sopra. Mi ha fatto sentire come mi sento ogni maledetto giorno, una fallita ragazza interrotta.

Nel mio letto Jacob dorme. Non lo sveglio. E io che speravo di concludere la serata con una scopata. Invece nemmeno un fottuto bacio ci siamo scambiati. Ma ora voglio solo farmi una doccia e riposare. Svegliarmi domani mattina e ritrovarmi nella mia stanza a Las Vegas.

Quello che vorrei  ( #wattys2016 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora