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Quella stessa notte, decidemmo di passarla "giocando" con la tavola Ouija. Presi la videocamera e iniziai la registrazione. <<Tape uno, stiamo per documentare questa cosa... Sembra troppo da film horror! Mi ricorda Paranormal Activity, non vi pare?>> Mi voltai verso Daniel, alle prese con la caffettiera. <<Hai visto? Sto facendo il caffè! Fare il caffè è troppo horror!>> Disse scherzando. <<Comunque sia, sono già le 3:10! Fatevi vedere fantasmi!>> Poggiai la videocamera sul mobile e continuai. <<Questa cosa l'ho vista fare nei film horror; il protagonista fa il coglione coraggioso dicendo frasi del tipo 'fatevi vedere, spetti!' e robe simili. Puntualmente poi, uno glielo infila nel culo pesant...>> Non riuscii a finire la parola che mi sentii toccare la schiena e mi spaventai. Era Giorgio, che mi si era avvicinato alle spalle per farmi uno scherzo. <<Fanculo, brutto stronzo... mi hai fatto cagare in mano!>> Stoppai la registrazione per qualche minuto, giusto il tempo di ricompormi, sistemare videocamera e cellulare pronti a registrare; poi presi la scatola e la poggiai sul tavolo.

<<Vai...apriamo?>> Dissi guardando prima prima l'uno e poi l'altro; sollevai lentamente il coperchio. <<Bellaa>> Esclamarono i due. <<Sento già lo spirito che mi sale!>> Scherzò Daniel. <<Allora...>> continuai rivolto alla telecamera <<...questa è la tavola vera e propria; poi abbiamo... questo coso, che indica le lettere sulla tavola...>> <<E non c'è nient'altro?>> Apostrofò il mio amico. Guardai la scatola. <<Ma davvero, non c'è più nulla? Ma come!?>> Esclamai rimanendo abbastanza sorpreso. <<Cosa pensavi che ci fosse?>> Mi chiese Giorgio. <<Ma dai... sul serio!? Trenta euro per queste due cose? Il mio falegname con cinque euro la fa meglio!>> Poggiammo un dito ciascuno sull'indicatore. <<Spiriti potenti, vi invochiamo. Vegliate su noi, che stanotte balliamo...>> I miei amici sghignazzarono <<...va bene basta, ora seri. Ehm, che cosa dovrei dire?>> Chiesi. <<Una frase tipo 'oh potente spirito', non saprei... inventati qualcosa.>> Suggerì Giorgio. Mi schiarii la voce. <<Spirito che sei in questa stanza... dacci un segno.>> Pochi istanti dopo, il tavolo mosse. Mi voltai verso il mio amico. <<Ma vaffanculo! Tu non eri quello che aveva paura? Almeno non far cadere il telefono!>>

Riproviamo. <<Spirito che sei in questa stanza, dacci un segno...adesso.>> Lentamente, l'indicatore si sposto su una lettera. <<Ti spacco la faccia stronzo, l'hai mosso tu!>> Dissi infastidito. Giorgio accennò un no con la testa. <<Ma dai è una 'H', che cosa significa!?>> <<Non sono stato io! Non sono stato io, te lo giuro!>> Replicò. <<Neanch'io. Davvero, non posso essere stato io! Avrei dovuto fare così per muovere sto coso!>> Intervenne Daniel mimando il gesto. << Va bene, allora ci sono gli spiriti... si è mosso da solo!>> Dissi innervosito; ma nonostante ciò volevo provare ancora una volta. <<Spirito che sei in questa stanza, se ci sei... dacci un segno>> Nello stesso instante in cui terminai la frase, da fuori sentimmo suonare un antifurto. <<Ma che cazz...? No, ma... veramente!? Non ci credo!!>> Rimasi terribilmente sorpreso da ciò. <<No basta... smettiamola!>> Disse Giorgio alzandosi di scatto dalla sedia. Adesso non faceva più il simpaticone. <<Ragazzi ancora continua a suonare... sono le 4:00 di notte!>> Corsi ad aprire la porta che dava sul balcone ed uscii fuori. <<Lore rientra dentro, subito!>> Mi esortarono i miei amici.

<<Basta con questa cosa... accendete tutte le luci!>>

OtherWorld || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora