capitolo 2

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"Cloe svegliatiii!" urla mia madre lanciandomi un secchio pieno d'acqua in faccia.

"ma che faiii!" le urlo contro.

"muoviti! Tra mezz'ora abbiamo l'aereo!" Urla nuovamente mia madre

"coooosaaa!?" urlo saltando giu' dal letto.

Mi infilo velocemente i vestiti che avevo lasciato ieri sera sul comodino apposta per il viaggio e mi trucco velocemente.

"muoviti o faremo tardi!" urla mia madre facendomi innervosire. Odio quando urla. Ma io dico, perché urlare? Si può comunicare tranquillamente e soprattutto più civilmente anche senza urlare.

In meno di 10 minuti sono pronta e quando arriviamo all'aeroporto siamo addirittura in anticipo. Mi do un batti cinque mentale e decido di mettermi comoda e cercare di addormentarmi dato che il viaggio è lungo, ma invano. Ho dormito troppo e ho bevuto pure il caffè.

"Signore e signori cortesemente prestate attenzione alla dimostrazione delle caratteristiche e delle procedure di sicurezza di..." sento la voce metallica dell'assistente di volo ma io ignoro ciò che dice; sono salita parecchie volte in aereo e ormai so quello che dicono a memoria. Mi infilo le cuffiette e mi viene subito in mente Enea. Mi manca da impazzire e non ho più notizie di lui da quasi un anno ormai, ma non passa giorno che non penso a lui. Enea era il mio ragazzo, ma si è dovuto trasferire in Inghilterra. Abbiamo rinunciato ad una relazione a distanza per il semplice fatto che non avrebbe funzionato, o comunque non sarebbe durata. Dobbiamo continuare le nostre vite, e abbiamo deciso di dimenticarci. Ma non riesco. Ed è dura.

Dopo 13 ore di viaggio sento finalmente l'aereo atterrare.

"Signore e signori,vi informiamo che tra qualche minuto atterreremo al MIA aeroporto di Miami. Vi invitiamo a controllare che i bagagli siano stivati correttamente, il tavolino di fronte a voi sia chiuso, lo schienale della poltrona sia in posizione verticale con i braccioli abbassati e le cinture siano allacciate. Il Comandante informa che da questo momento, e fino alla riapertura delle porte, non è più consentito l'utilizzo di alcuna apparecchiatura elettronica. Grazie" rimbomba nuovamente la voce dell'assistente.

Tolgo le cuffiette e spero vivamente che non mi facciano male le orecchie, ma ovviamente, con la sfortuna che mi ritrovo, sento i miei timpani esplodere, e come se non bastasse è pieno di neonati che piangono. Wow che bella la business class.

Finalmente scendiamo dall'aereo e dopo aver preso i nostri bagagli, ovviamente buttati come sacchi dell'immondizia, ed eventuali controlli, usciamo dall'enorme aeroporto e vediamo il nostro autista che ci aspetta con un sorriso.

Arriviamo davanti a casa mia e decido di andare subito nella mia stanza e prepararla, adoro la mia casa, specialmente la mia stanza.

Subito dopo vado ad incontrare i miei amici che mi aspettano alla pista da skateboard.

Non appena li vedo corro ad abbracciarli uno ad uno e decidiamo di andare a spiaggia.

Una volta arrivati, mio cugino Ben e il suo migliore amico David si tuffano e vengono seguiti dai miei amici Dylan, Jim, Kody e Matthew.

Noi ragazze invece stiamo a prenderci il sole.

Ad interrompere il mio momento di relax è la palla di un ragazzo molto carino.

"scusami" dice il meraviglioso ragazzo dai grandi occhi azzurri.

E' alto, ha i capelli biondo scuro, gli occhi incredibilmente azzurri e un fisico scolpito.

"fa niente" dico. Mio dio ma sei uno schianto.

"oh ciao Nash" si alza Amber e va ad abbracciarlo. Amber conosce questa meraviglia di persona?!

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