E così come un soffio di vento ci ritroviamo alla fine della scuola... alla fine di mille eventi e disgrazie avvenute ad un "comune" gruppo di ragazzi nella cittadina di new york.
È strano come le cose da un momento all'altro possano cambiare...
È strano come questo soffio di vento possa portare con se malinconia ed ogni altra sensazione che ha pervaso me e i miei amici in questo anno pazzoide.Giugno è uno dei miei mesi preferiti.
Perché? Oh semplicemente perché la scuola finisce, l'estate inizia e la libertà è assicurata.Il cellulare vibra dalla tastca posteriore dei miei jeans.
Il nome di Britt compare tra le notifiche dei messaggi.*Devo dirti una cosa davvero molto importante... vediamoci a central park tra una mezz'ora*
Il messaggio mi fa salire per una frazione di secondo, un brivido tra le dita.
Poi mi rassicuro che non si tratti di nulla di grave e mi preparo.***
È una domenica mattina davvero stupenda;
il sole è alto, le nuvole sono svanite e il caldo si fa sentire.
Central Park è dominata da tanti, tantissimi bambini che corrono per i prati...E... come una stella al buio... la vedo lì splendere nella stretta via del parco...
Britt ha un vestito rosa senza maniche.
Alza lo sguardo e mi vede... mi vede lì propio come aveva detto.
Il suo viso si rabbiua, cammina più lentamente... non emette nessuna espressione.
È come... paralizzata.-Ciao- mi avvicino a lei per baciarla, ma lei scosta il viso e mi evita
-Ciao...- si allontana da me
-Vieni, sediamoci- le indico la panchina accanto a me
-No...- fa una pausa e si sposta i capelli biondi all'indietro -Voglio che sia una cosa diretta, non voglio girarci intorno ok?- fa una pausa e guarda qualcosa da dietro di me, come se volesse evitare il mio viso -Senti... non è facile dirlo.- rivolge lo sguardo al terreno umidificato dagli irrigatori.
-Allora dillo e basta- mi avvicino a lei...
Sento la pelle d'oca nelle gambe e un senso di disagio. Non si è mai comportata così con me.
Io... non ho fatto niente per il quale lei dovrebbe essere arrabbiata con me. Non capisco il suo modo di fare, i suoi gesti... la sua voce traballante tra una frase e l'altra.-Tutto quello che è successo... l'ostaggio... l'arresto di mio zio e di mio padre. È accaduto tutto troppo in fretta. Mi ha scombussolato molto- mi spiega facendo una smorfia.
-Beh si anche a me... posso capirti- la rassicuro facendo un sorrisetto imbarazzato e incostante.
-No. No Dylan non puoi capirmi... io, io non so quello che voglio...- gli occhi azzurri si riempiono di lacrime.... Essa avvicina un dito per asciugarle prima che inizino a scorrerle per le guance
-Britt... adesso non capisco propio che cosa vuoi dirmi- il mio tono si fa serio e freddo
-Io... sto cercando di lasciarti Dylan- le parole le escono come dei missili infuocati che sparano sul mio petto
Si è fermato tutto. Come quando in un film metti pausa per fare qualcosa... e nel mio caso per pensare. Per realizzare ogni sua singola parola... lettera...
-Tu... tu cosa?- non riesco a realizzare
Britt si irrigidisce e annuisce.
-Dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo tutte quelle volte che ho cercato di proteggerti tu... mi stai lasciando?- le mie lacrime bruciano ai bordi degli occhi. Cerco in tutti i modi di trattenerle e di non mostrarmi debole.
-È propio perché ne abbiamo passate tante Dylan! Io non credo di essere pronta a mantenere una relazione seria... con te.- i suoi occhi incrociano i miei
-...Con me- annuisco.
-Quindi tu non vuoi più stare con me... capisco. Va bene Britt. Da ora in poi torniamo nella nostra normale vita. Tu nella tua e io nella mia. Non ci sarà mai un noi- sbotto-...Già- dice con disprezzo, fissando il terreno come se volesse sprifondarci dentro, come se essere risucchiata dalle sabbie mobili potrebbe farle evitare questa conversazione.
-Già- ripeto con disprezzo -Buon proseguimento di giornata allora- improvviso un sorriso tirato.
La rabbia a preso il posto della tristezza, ormai. Ed ho paura che se continuo a parlare, possa dire qualcosa di davvero offensivo.Mi giro e cammino dalla parte opposta a dove l'ho lasciata, inizio a camminare dritto senza guardarmi indietro.
-Dylan aspetta! Non ti arrabbiare- mi richiama
Mi fermo senza girarmi. E rifletto per un attimo sulle 5 parole che ha appena detto. "Non ti arrabbiare" . Lei mi pianta in questo modo, in questo momento... con questi toni e poi mi chiede di non arrabbiarmi?
-Vaffanculo- esclamo andandomene senza lasciarla parlare.
Non voglio più ascoltare neanche una parola. Nessuna spiegazione. Sono abbastanza incazzato.
La prima ragazza... la prima rottura. Rottura di cazzo. Perché cazzo ha voluto lasciarmi? Ho fatto qualcosa di sbagliato? O sono sbagliato io?
Pff... vorrà uno di quei biondi palestrati... non un coglione che ha perso la testa per lei.
STAI LEGGENDO
Different 2||Dylan O'Brien -LAST SUMMER-
RomanceDopo la coinvolgente storia di Dylan e i suoi amici... ci ritroviamo in un sequel tutto nuovo, pieno di cambiamenti. L'estate è appena iniziata; Dylan e Britt dopo la serie di avvenimemti accaduti in precedenza, decidono di lasciarsi. Tyler, vedendo...