XIV. last day

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Ed eccomi qui, appena sveglio... per l'ultima volta in questa camera. È strano come in questo momento io mi sia affezionato a tutto. A tutto. Dal letto alla camera, dalla casa al mare, dal villaggio in se alle persone che ho conosciuto;
Cody, i due ragazzi nel locale, Kaesy, persino Michael! Ma soprattutto ad Holland... il suo sorriso, gli occhi verdi, il suo corpo perfetto...
Sarà difficile tornare a New York per poi non vedere la gente che ho conosciuto per... per chissà quanto tempo ancora

Decido di alzarmi vedendo Tyler alla mia sinistra sta già piegare i suoi vestiti nella valigia mentre io esco dalla camera per andare in bagno.
Dopo essermi vestito, lavato e pettinato i capelli, rientro in camera, e butto disordinatamente i vestiti che avevo uscito in precedenza.
Nella mia permanenza a Paradisea ho comprato due magliette... bene il mio zaino sta scoppiando. Sembra quasi una palla da basket e sono sicuro che se lo faccio cadere a terra potrebbe rimbalzare.

Scendo le scale in pietra bianca e mi dirigo in cucina dove a mi sorpresa non trovo le solite 4 persone ma un bel po' di gente.

-Ciao Dylan!- mi saluta Cody vedendomi spaesato tra tutta quella gente in salotto.

-Ehm... ciao- guardo i bambini saltare sui divani -Cosa succede?- chiedo sopra le urla dei bambini che giocano.

-Ah si, sono venuti a trovarci altri parenti, ed amici- mi spiega imbarazzato anche lui per il macello che si sta creando in quella casa.
-Vengono ogni anno-

-Ah...- non so che dire in realtà

-Aah che schifo i bambini!- si lamenta un gemello dai capelli neri, di cui non ho capito ancora il nome

-Si, che palle ora ci rovinano le vacanze- risponde suo fratello.

-Matt! Logan! Smettetela!- li richiama una donna dai capelli neri come i due bambini, di cui suppongo sia la madre

-E va bene...- rispondono contemporaneamente i due gemelli

-Matt e Logan odiano il baccano, preferiscono stare in disparte a commentare negativamente tutto ciò che gli sta intorno- commenta ironicamente Cody facendosi sentire volontariamente dai due gemelli, mentre loro rispondono con qualche smorfia, ora anche infastiditi dal comportamento di Cody.

-Che facciamo?- chiedo non vedendo neanche un minimo passaggio verso la cucina, per fare colazione.

-Ah giusto! Oggi come vostra ultima colazione in questa casa ho in mente una cosa speciale- ridacchia Cody, quasi emozionato per la sua "piccola" idea.
-Hol! Hol!- chiama la sorella in mezzo alla folla dei parenti.
-Hai preparato ciò che dovevi preparare?-

-Sta mattina mi sono svegliata presto proprio per questo- sorride

-Ok allora sai dove si trova Tyler?- chiede Cody

-Si, è già in giardino con Michael- fa cenno con la testa verso il portico sul retro.

Andiamo tutti e tre in giardino, e rimango quasi sbalordito dall'idea carina di Cody;
Il tavolo in giardino è quasi sommerso da piatti con tutti i tipi di cibo che si possano mangiare a colazione. Per noi ma anche per le famiglie arrivate questa mattina.
Mentre nel prato sono stese delle piccole coperte per sedersi e mangiare direttamente stesi sul prato.

Io e i miei amici iniziamo subito a prendere dei piatti ed iniziare a riempirli di cibo.
Prendo del Bacon, delle uova strapazzate e un bicchiere di succo d'arancia, mentre alla mia destra vedo Holland aggiungere solo una mela al suo piatto.

Ci stendiamo tutti sul prato, ma separatamente per via delle dimensioni delle coperte. Infatti Tyler, Cody e Michael sono seduti in cerchio sopra una coperta poco più indietro dalla colerta che condividiamo io ed Holland.
Essa poggia il piatto bianco in ceramica sopra i fili d'erba, per poi stendersi e sorreggersi solo con il gomito poggiato alla testa, mentre io mi metto difronte a lei con i piedi incrociati dove poggio il mio piatto con sopra le posate.

-È stata davvero un'idea figa, a New York non ho mai visto fare una cosa del genere- mi complimento per il lavoro svolto -Hai fatto tutto da sola?- chiedo

-Certo che no- addenta la sua mela rossa - sta mattina verso le 6:00 io, mia madre, e mia zia (la madre dei gemelli) ci siamo messe a cucinare. Subito dopo io ho mangiato un po' di cereali mentre mia madre ha svolto qualche faccenda domestica e mia zia è andata a sistemare le valige dei gemelli, loro vanno via oggi- mi spiega vedendoli giocare a pallone accanto a noi.

Annuisco mentre mi gusto il bacon accompagnato dalle uova.

-Dimmi un po'- allontana il piatto ormai vuoto mentre stacca i fili d'erba con le sottili dita -Quindi domani andate via- abbassa leggermente lo sguardo

-Purtroppo si... mi sarebbe piaciuto rimanere di più- riferisco un po' triste per il piccolo periodo di tempo concesso dai miei genitori

-Anche a me sarebbe piaciuto- risponde con un filo di vice, quasi non volesse far sentire quella frase

-Mi mancherà questa casa- faccio una pausa per ingoiare l'ultimo boccone -Anche le persone che ho conosciuto...-
Holland mi guarda quasi attenta a ciò che voglio dire.
-Soprattutto le ragazze della mia età che ci abitano- faccio un mezzo sorriso

Holland apre la bocca  ber dire qualcosa, con un espressione confusa ma subito dopo la chiude facendo spazio ad un sorriso accompagnato dalle fossette sulle guance e dal rossore delle sue guance.

Non credevo di poterla fare arrossire con così poco... mi piace. Mi piace santissimo.

Mi stendo accanto a lei e mi metto un braccio sotto la testa per sorreggermi.

-Quanto si accorcia il tempo...- mormora

-Cosa?- ripeto non avendo ben afferrato il concetto

-Il tempo è volato da quando sei qui. Dicono che quando ci si diverte passa velocemente il tempo- si spiega

-Non ti sei divertita negli anni passati?- chiedo

-Mai come quando sto con te- fa una pausa -Non perché abbiamo fatto chissà che... ma... non so- interrompe il discorso

-Mi fa piacere che tu lo pensa. E per me è lo stesso... insomma- interrompo ciò che dico per pensare meglio a cosa dire -Tu sei una persona diversa da quelle che ho già incontrato- la vedo sorridere -Ti porterei con me a New York- rido

-Allora un giorno mi ci porterai- ride lei più sonoramente

Mi arriva una palla da calcio in faccia, ed istintivamente la prendo in mano e mi alzo a sedere per vedere i due gemelli che pochi minuti fa ci giocavano. Ma noto a mia sorpresa che si trovano con loro madre al tavolo per prendere  da mangiare.
Sento delle risate alle mie spalle quindi mi giro di botto.
Sono Tyler, Cody e Michael... Tyler ride sonoramente mentre Cody e Michael mi sorridono e basta.

-Che c'è?- chiedo infastidito rilanciando la palla a Tyler

-Niente- Cody mi sorride nuovamente.

-Devo andare- dice secca, Holland

-No aspetta, rimani!- la richiamo, ma lei ignora le mie parole

Different 2||Dylan O'Brien -LAST SUMMER-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora