XXXII. Wanted

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La luce del sole riflette contro i miei occhi, dandomi fastidio, insieme allo scomodo divano dalle molle dure contro la mia schiena.
Sono costretto ad alzarmi a sedere sul divano, strofinando gli occhi ancora assonnati... per abitudine prendo il cellulare in mano, e premo
Il tasto home per vedere che ore sono, ma lo schermo non si accende, facendomi ricordare che l'ho spento ieri sera per evitare di ricevere altre telefonate.

-Caffè?- la voce di Michael mi fa sobbalzare. È appoggiato sul bancone della cucina, mentre sorseggia il caffè in una tazza.

-Ehm... si grazie- rispondo alzandomi dal divano, le cui molle fanno rumore non appena mi alzo.

-Tieni- mi passa una tazza piena di caffè bollente, di solito verso il caffè in una tazzina... questo è davvero tantissimo.

-Grazie- rispondo soffiando contro il liquido, per farlo raffreddare.

-Di nulla- risponde afferrando il suo cellulare, ed iniziando a scrivere qualcosa.

-No veramente, grazie per avermi ospitato- lo ringrazio ancora perché se non fosse stato per lui, avrei passato la notte sopra una panchina pur di non tornare a casa.

-Non mi dispiace avere compagnia a casa- fa le spallucce cintinuando a guardare lo schermo del cellulare.

-Avrei giurato il contrario, soprattutto se la compagnia te la do io- ridacchio

-Beh si in effetti non mi stavi così tanto simpatico- risponde finendo la tazza di caffè e mettendola all'interno del lavandino

-Ed ora?- chiedo

-Uhm adesso sei accettabile- ride dirigendosi in camera da letto, pochi minuti dopo torna con un computer in mano, lo mette sopra il bancone della cucina e si siede sopra uno sgabello -Devo finire una ricerca- mi spiega, mentre io annuisco, e vado con la mia tazza di caffè fuori.
Ho ancora due sigarette nel pacchetto.. caffè e sigaretta, la mia combinazione preferita, penso tra me e me accendendomi una sigaretta.

-Hey!- mi sento chiamare da sinistra, è Sam, il ragazzo di ieri

-Mi spii per caso?- chiedo

-No beh, volevo sapere se questo pomeriggio ti andava di fare un'altra partita-

-Non so, ti faccio sapere- sorseggio il caffè ormai freddato

-Non vedo che hai molti impegni però-

-Non hai da studiare?- chiedo cercando di zittirlo

-Nah, ho già fatto tutto Venerdì- mi riferisce
-Allora, ti va?- mi chiede

-DYLAN!- sento la voce di Michael alle mie spalle urlare.

-Hey ma che succede?- continua Sam mentre io non lo calcolo più e rientro, chiedendomi cosa stesse succedendo.

Michael è davanti il cellulare, con la faccia perplessa, quasi scioccata.
-Questo sei tu- dice facendomi vedere lo schermo de cellulare.

-Cazzo si- prendo il cellulare tra le mani, è un articolo da parte del sito web selle notizie di New York, dove la mia foto profilo di facebook è in primo piano all'articolo.

"Ragazzo Scomparso
Ieri sera, intorno alle ore 18 , in seguito ad una discussione con un amico, Dylan O'Brien si è allontanato dalla propria abitazione, ignorando chiamate e messaggi dei genitori e degli amici preoccupati fino al momento in cui le chiamate non venivano più mandate al mittente.
Si pensa appunto che il ragazzo abbia spento il cellulare.
Sono stati i genitori a fare denuncia in seguito al racconto dell'amico del ragazzo.
La moto del ragazzo è stata ritrovata alle ore 9;45 di questa mattina.
Sono in corso le ricerche, da parte delle autorità, dei familiari e dai volontari"

Leggo tali parole con quasi le mani che mi tremano, hanno veramente denunciato la mia scomparsa...
Senza pensarci esco nuovamente fuori in balcone, Sam non è più affacciato, e la mia moto è scomparsa. L'avranno presa per le 'indagini' cazzo, indagini. È così strano... non pensavo sarebbero ricorsi a ciò, sono del tutto spaventato all'idea.

-Non puoi stare qui- dice nervoso Michael, facendomi rientrare.

-Cosa?- chiedo

-Tu sei scappato di casa e hanno denunciato la tua scomparsa, se vengono a sapere che ti nascondo qui, potrebbero levarmi l'appartamento, o farmi una multa... non so-

-Ma non è vero- rispondo cercando di calmarlo

-Dylan non puoi stare qui, se qualcuno ti vedesse... aspetta!- esclama -CHI TI HA VISTO QUI?- chiede all'improvviso

-Solo Sam, il ragazzo della porta accanto-

-Solo lui?-

-Si- replico

-Ma... perché sei scappato?- mi chiede perplesso

-È una storia un po' complicata- eccome se lo è... cazzo.

-Ho tempo- risponde sedendosi sul divano scomodo

-E la tua ricerca?- chiedo cercando una scusa

-Può aspettare-

Perciò gli racconto, partendo dall'inizio, dal mio brutto periodo... che è iniziato precisamente un anno fa, fino a concludersi ai primi mesi dell'anno attuale. Lui sapeva di ciò, non so bene come ne fosse a conoscenza, ma ne era al corrente, però non sapeva che Colton mi ha bullizzato fin dal primo liceo. Gli ho racconto anche di Garret, di Tom e Colton che lavoravano per lui, di loro tre che sono finiti in prigione, e di Colton che è uscito per buona condotta e sovraffollamento. Gli racconto di quanto i miei due amici; Nicky e Tyler, ne parlassero così bene. Di Nicky che parlava continuamente di lui perchè ne era innamorata, fino alla notte in cui non l'ha scoperto baciarsi con Tyler... fin quando ieri sera non sono andato a scoprirlo io, gli racconto della nostra lite, e del fatto che ormai non so più di chi fidarmi.

-Wow...- sospira Michael non appena finisco di parlare -Dylan, sapevo cosa avevi fatto... sai il telegiornale- ecco come -Ma non sapevo di tutta questa storia-

-Già- commento fissandomi le mani

-Senti, hai ragione... hai pienamente ragione ad essere incazzato e soprattutto confuso. Fidati, anch'io mi allontano spesso per cercare di pensare, di distrarmi. Ma Dylan, sappi che la gente può cambiare- cerca di farmi ragionare

-Lui no.- rispondo secco

-E come puoi dirlo? Tu non hai passato del tempo con lui-

-E non ho intenzione di farlo-

-Dylan. Accetta la bisessualità di Tyler, cerca di conoscere meglio Colton, accertati che sia una brava persona... ma non abbandonare la tua famiglia e i tuoi amici così. Saranno preoccupati a morte-

-forse- blatero

-Forse? Ho appena letto un articolo dove annunciano la tua scomparsa su NewYork Today- ride ironicamente -Okay senti, puoi rimanere qui un'alta notte. Ma una notte sola. Domani mattina tornerai a casa ok?-

-D'accordo-

Different 2||Dylan O'Brien -LAST SUMMER-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora