La mattina seguente io, Chiara e Alice ci svegliammo alle 7:26 e l'appuntamento per la colazione era alle 7:30. Tutte di fretta scendemmo nella sala e mangiammo qualcosa.
Lui era sempre lì, a quel tavolo, su quella sedia, già con le lenti a contatto, pronto per giocare la loro partita.
Usciti dall'albergo salimmo aull'autobus ed andammo verso il primo palazzetto, dove c'era la partita dell'under 17.
Questa seconda partita la vinsero, aggiudicandosi il terzo posto nel campionato.
Appena finita la loro partita andammo all'altro palazzetto dove ci sarebbe stata la nostra finale.
Il primo set lo perdemmo, il secondo tra tifi per la squadra avversaria e cori che ci incitavano, lo vincemmo con una rimonta assurda.
Infine, il terzo set, quello decisivo, lo vincemmo di molto, aggiudicandoci questa vittoria contro delle ragazze che facevano parte non solo di un under 13 ma anche di un under 16.
Fu il momento più bello della nostra vita, tutti si misero a piangere, anche il nostro allenatore, tutte le persone della nostra società dagli spalti scesero ed entrarono in campo ad abbracciarci, e naturalmente tra essi c'era anche il "mio" Matteo. Iniziammo a chiaccherare e lì per lì non mi sembrava nemmeno di aver vinto la finale.
Dopo la premiazione tornammo in albergo, contentissime per la vittoria. Purtroppo peró era finita la nostra "vacanza" e dovevamo tornare a Fiumicino.
Così, dopo pranzo, salimmo sul pullman, ed iniziammo il nostro viaggio di ritorno.
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Nessuno al di fuori di noi #Wattys2018
Short StoryQuesta storia sarà il mio punto di riferimento. Un modo per liberarmi, per poter parlare con qualcuno. È, diciamo, la storia del mio vero "primo amore" se così lo si puó definire. E niente, spero vi piaccia, soprattutto perché, essendo successo a m...