8: Benvenuto nel mio posto segreto

439 22 0
                                    

POV Louis
Dopo pranzo andai al mio armadietto per prendere le mie cose per l'ora libera. Quando lo aprii, un foglio cadde. Diceva: Incontriamoci sul tetto. Usa la porta gialla dopo il laboratorio di scienze, poi sali le scale. –Harry x

Sorrisi e posai il foglio nell'armadietto. Seguii le direzioni di Harry e controllai che nessuno mi stesse seguendo. Giunto alla porta, la aprii e salii le scale. Quando arrivai, vidi un tetto ricoperto di fiori di tutti i tipi e Harry che mi stava aspettando.

"Wow! È come la jungla!", dissi continuando a guardarmi intorno. Quel tetto toglieva il fiato. Sarei potuto restarci tutto il giorno.

"Sì, proprio come la caffetteria", scherzò lui facendomi ridacchiare.

"Dove ho appena umiliato me stesso per il prossimo secolo". Stavo parlando dell'aver buttato addosso a Taylor l'intero pranzo. Io davvero non volevo! Sono solo scivolato su qualcosa e la cosa successiva che ricordo era il mio pranzo addosso a Taylor.

"No! Andiamo!". Afferrò la mia mano e ci guidò in un posto dove c'erano delle altalene. Le nostre mani non si separarono mai, il che era strano perché i ragazzi reagivano in maniera rozza al fatto che volessi tenergli la mano. Ma quando ero con Harry era diverso.

"Quindi questo è il tuo rifugio privato?", gli chiesi mentre eravamo seduti sulle altalene. Lui si mise seduto accanto a me e sorrise. Aveva un sorriso carino.

"Sì. Grazie al club di scienze. Il che significa che i miei amici non sanno della sua esistenza".

"Quindi credo che quando ti vedranno qui sopra, penseranno che sei strano per essere uno sportivo?". Lui ridacchiò alla mia affermazione. "Sei praticamente in linea con la scuola, non è vero, Harry? Sembra che tutti vogliano essere tuoi amici".

"Fino a che non perdiamo", disse e sembrò irritato.

"Sono sicuro che sia complicato essere il figlio dell'allenatore", gli dissi provando a farlo sentire meglio.

"Mi fa allenare più duramente, credo. Non so cosa dirà quando scoprirà del canto". Lui mi guardò con la preoccupazione negli occhi.

"Sei preoccupato?", gli chiesi.

"Gli amici dei miei genitori dicono sempre vostro figlio è un ragazzo da basket, dovreste essere così ...", fece una pausa, "orgogliosi". Si fermò di nuovo e si alzò. "A volte non vorrei essere il ragazzo del basket. Vorrei solo essere un ragazzo. Sai?", si voltò verso di me.

"Ho visto come hai trattato Demi all'audizione, ieri. I tuoi amici conoscono quel ragazzo?". Gli ricordai di quando avevamo aiuto Demi con i suoi fogli.

"Per loro, sono l'amico playmaker". E questo non è ciò per cui debba essere ricordato.

"Non ti conoscono abbastanza, Harry. Nelle altre scuole ero lo strambo ragazzo della matematica. È stato bello venire qua e essere chiunque io voglia. Quando ho cantato con te, mi sono sentito come ... un ragazzo", dissi sorridendo. Era la verità. Lui mi rendeva felice.

"Ci somigli perfino", scherzò facendomi ridacchiare.

"Ricordi, all'asilo, quando conoscevi un bambino e non sapevi nulla di lui, dieci secondi dopo stavi giocando con lui come se eravate migliori amici e non dovevi essere niente se non te stesso?", chiesi con un sorriso mentre lui si sedeva accanto a me.

"Sì".

"Cantare con te mi fa sentire così".

"Beh, uhm ... non avevo mai pensato al canto. E questo è sicuro", si fermò di nuovo e poi mi guardò. "Fino a te".

"Quindi vuoi davvero fare l'audizione?".

"Hey, chiamami strambo ragazzo dei provini", scherzò di nuovo facendomi ridere.

"Sei un bravo ragazzo, Harry. Ma non per le ragioni che i tuoi amici pensano. E grazie per avermi mostrato il tuo posto super segreto. Come all'asilo", dissi fissandolo negli occhi. Avrei potuto guardarli tutto il giorno, ma poi la campanella suonò, sia io, sia Harry ci lamentammo e lui afferrò la mia mano e corremmo giù per le scale.

POV Harry
Mostrare a Louis il mio posto segreto era stata un'idea brillante. Volevo passare del tempo da solo con lui, perché siamo compagni e tutto il resto. È un grande. Entrambi facevamo le prove con Demi e ci esercitavamo da soli. Ma a entrambi erano successe cose strane.

Quando stavo provando negli spogliatoi, qualcuno aveva provato ad aprire la porta, come se mi stesse ascoltando e volesse provare a capire chi fossi, ma non ci erano riusciti.

Louis aveva vissuto una cosa ancora più strana. Stava cantando nell'auditorium vicino ai camerini. Poi sentì qualcuno nell'auditorium con lui. Si bloccò nel mezzo della stanza e vide Taylor. Aveva preso a calci una porta per controllare se qualcuno fosse dentro, ma Louis era sopravvissuto.

Qual è il problema in questi giorni?

NOTE
Scusate per il ritardo, ma mi sono presa un po' di giorni di vacanza. Sono stata a Sorrento con i volontariato e, per quanto abbia faticato, mi sono rilassata e non ho davvero avuto tempo di accendere il pc e tradurre. Infatti, la nuova storia, è in fase di correzione. Penso che entro domenica arriverà.

Un bacio e buon agosto!

Jo ❤️❤️

High School Musical - Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora